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Formula 1

Antonelli si racconta a La Gazzetta dello Sport, e rifiuta la Ferrari

Kimi Antonelli si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Una crescita personale continua, che passerà soprattutto da qualche miglioramento fuori dalla pista. Nessuna attrazione particolare per la Ferrari.

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Kimi Antonelli a La Gazzetta dello Sport
Kimi Antonelli a La Gazzetta dello Sport (© Mercedes)

In un’intervista rilasciata ieri a La Gazzetta dello Sport, Kimi Antonelli ha parlato delle principali sfide superate e di quelle da superare, soprattutto a livello personale. Una stagione in cui ha dovuto crescere molto in fretta, sia in pista che fuori. Dietro al talento che lotta contro i più forti al mondo, c’è un ragazzo di 19 anni che cerca di portare avanti la sua vita. Al momento non sembra abbagliato dal fascino della Ferrari.

Antonelli a La Gazzetta: «Quest’anno ho pianto parecchio»

Una prima volta in F1 arrivata molto in fretta. Non è stato facile trovare il giusto equilibrio per affrontare un mondo spietato come questo nel migliore dei modi possibili. Ma c’è una cosa molto importante che Kimi ha appreso da questo 2025: «Ho imparato ad ascoltarmi di più, anche in termini di guida, e a restare focalizzato senza pensare solo al risultato finale. A volte quest’anno mi è capitato di essere guidato dalla frustrazione e arrivavo ai momenti decisivi con la mentalità sbagliata, pensando più alla difesa che all’attacco».

Kimi Antonelli in griglia di partenza per il GP di Imola (© Mercedes AMG F1)

Kimi Antonelli in griglia di partenza per il GP di Imola (© Mercedes AMG F1)

Andando avanti nella sua analisi, Kimi ha anche rivelato un suo momento di debolezza. Durante la parte centrale della stagione, quella più complicata, le emozioni hanno preso il sopravvento: «Ho pianto parecchio. Ho fatto tanta fatica soprattutto mentalmente perché ho iniziato a dubitare di me stesso. Mi sono mancate anche la compostezza e la lucidità che hanno piloti più maturi di me nel gestire un momento difficile».

Il ragazzo di Bologna

«Sarò anche un pilota di Formula 1 ma sono comunque un ragazzo della mia età». Mai trascurare la propria vita personale. Per Kimi è importantissimo sfruttare tutti i momenti possibili per staccare dal motorsport, parlare di altro. Soprattutto quando torna a casa sua: «Ho ancora bisogno di tranquillità, di sentire la vicinanza di mia mamma, di mio papà, della mia sorellina. Poi quando sono a casa mi piace ‘fare balotta’ con i miei amici, parlare di cose normali».

Di tutti i membri della famiglia, quello che lo segue maggiormente è sicuramente il padre: «Con lui sono cresciuto come pilota quindi era fondamentale averlo con me anche in F.1. Il prossimo anno verrà meno, perché ho già accumulato esperienza». Lui è la figura più presente, ma non è l’unica su cui poter fare affidamento: «Sapere che posso contare su di lui, come su mia mamma, mia sorella e la mia fidanzata, è molto importante».

Anche il bravissimo Kimi ha ancora una lacuna abbastanza importante. No, nulla che riguardi la tecnica di guida o cose di pista in generale. Si tratta di un qualcosa di ben più importante! «Devo imparare a fare le faccende di casa, sono un disastro – presto andrà a vivere da solo, ma qualche consulenza sarà sempre ben accetta – spero che mia mamma mi venga comunque ad aiutare perché non sono per niente pratico come uomo di casa».

Il futuro di Kimi, lontano dalla Rossa

Tornando alle questioni di pista, tra le sue figure di riferimento c’è sicuramente Toto Wolff: «Mi conosce da quando sono un bambino e abbiamo un legame speciale che quest’anno si è rafforzato». Inizialmente anche le cose con Russell sembravano andare a gonfie vele, poi però i risultati di Kimi sono migliorati e…: «Ovviamente nel corso dell’anno è cambiato, perché si vuole sempre battere il proprio compagno». Sempre ottimo invece il rapporto con Max Verstappen: «Mi ha definito un talento, ricevere questi complimenti da lui è speciale».

Il 2026 desta grande curiosità. Le voci uscite negli ultimi giorni fanno tremare i motorizzati Mercedes, ma la carica di Kimi rimane: «Sono molto emozionato e non vedo l’ora di scoprire a che punto saremo rispetto ai nostri avversari – in generale, l’idea del cambio di vetture non gli dispiace per niente – cambiare in qualcosa di molto diverso, come sarà con i prossimi regolamenti, sarà bello perché richiederà a tutti spirito di adattamento, tanto lavoro e flessibilità».

Kimi Antonelli con Valentino Rossi

Kimi Antonelli con Valentino Rossi (© Mercedes)

In Italia i suoi fan si moltiplicano. Uno in particolare, leggenda delle due ruote e dello sport in generale, lo sta seguendo sempre più da vicino: «Valentino Rossi? Mi ha detto di fare del mio meglio e restare sempre me stesso. In passato abbiamo anche organizzato delle giornate in kart con i ragazzi della VR46 Academy, spero di farne altre simili in futuro». Sempre in tema di grandi campioni italiani, c’è qualcun altro sulla lista, anche se arriva da uno sport “leggermente” diverso: «Anche con Sinner si potrebbe fare, pare sia molto veloce sui GT!».

Essendo ormai sotto Natale, la domanda sulla richiesta a Babbo Natale è d’obbligo: «Avere una macchina che ci permetta di battagliare là davanti. Vincere gare e magari, chissà, anche lottare per il Mondiale». E poi, il richiamo della Ferrari, che Kimi non sembra subire più di tanto: «Per me la Mercedes è tutto: hanno creduto in me e mi hanno aiutato a crescere. Voglio vincere con loro».

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