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GP Messico

Penalità Verstappen in Messico, le regole non sono cambiate. Norris è stato più furbo

Penalità Verstappen in Messico, è cambiato l’approccio dei commissari FIA? No, è Norris che ha imparato a essere più furbo, disinnescando le manovre di Max

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Norris all'inseguimento di Verstappen nel GP Messico 2024 (© Red Bull Content Pool)
Norris all'inseguimento di Verstappen nel GP Messico 2024 (© Red Bull Content Pool)

Penalità Verstappen in Messico, sembra che qualcosa sia cambiato. Questo è il verdetto che ci lascia il GP Messico 2024. Dopo anni di impunità, infatti, il comportamento nei sorpassi e nelle difese di Max Verstappen è stato punito severamente.

Negli ultimi anni, sino almeno dal 2021, Max ha adottato una tecnica che sfruttava un’area precisamente definita dal regolamento. Il pilota che arriva all’apice della curva, infatti, ha il diritto di traiettoria.

La tecnica di sorpasso e di difesa del tre volte campione del mondo è diventata quindi molto semplice: lasciare i freni cercando di mettere (o mantenere, in caso di difesa) il muso davanti all’avversario per poi mandarlo largo. Ieri le cose non gli sono però andate per il verso giusto.

Cos’è successo dopo Austin?

È necessario fare un passo indietro. Ad Austin Verstappen si è difeso dal sorpasso di Lando Norris proprio come descritto sopra, ma non è riuscito a raggiungere l’apice della curva prima del pilota McLaren. All’inglese non è restato altro da fare che andare largo, prendendosi la posizione in maniera irregolare, all’esterno della pista e venendo sanzionato di cinque secondi. McLaren ha presentato una richiesta di revisione di questa decisione, che è stata respinta.

Venerdì scorso però tutti i piloti, nel briefing pre-gara, hanno discusso lungamente su questo punto, arrivando alla decisione che le nuove linee guida devono essere introdotte dal GP del Qatar.

Come riportato da motorsport.com, il direttore della GPDA (l’associazione dei piloti, ndr) George Russell ha rivelato prossimi cambiamenti al riguardo: «Credo che la discussione più importante sia stata quella di voler aspettare fino al 2025, in modo da rendere coerente la modifica per tutto l’anno. Direi che 19 piloti su 20 hanno detto: ‘Beh, se non è corretto, fate la modifica oggi’.

Sono contento di vedere che questi incidenti sono stati puniti e sospetto che in futuro in Brasile non sarà più possibile fare quello che abbiamo visto qui in Messico e quello che abbiamo visto a Austin.

A volte cambiare sembra essere più difficile di quanto dovrebbe. Dobbiamo votare per decidere. Ma come ho detto, 19 su 20 siamo d’accordo su come dovrebbero andare le cose».

George Russell, presidente della GDPA (© F1.com)

George Russell, presidente della GDPA (© F1.com)

Penalità Verstappen in Messico, le motivazioni

In Messico sono arrivate ben due penalità a Verstappen. La prima per la difesa in curva 4 su Norris. Queste le motivazioni scritte nella decisione dei commissari sportivi della FIA: «Norris stava tentando un sorpasso all’esterno di Verstappen alla curva 4.

Norris era davanti a Verstappen all’ingresso, all’apice e verso l’uscita della curva quando ha iniziato a essere spinto fuori pista. I Commissari Sportivi ritengono che la manovra sia stata effettuata in modo sicuro e controllato e che Norris sarebbe stato in grado di effettuare la manovra in pista se non fosse stato costretto fuori pista da Verstappen.

Norris ha tagliato la curva ma ha immediatamente restituito la posizione guadagnata a Sainz. La penalità è quella standard in questi casi».

Per la sanzione in curva 8, in occasione del contro sorpasso di Verstappen su Norris, questa la motivazione: «I commissari sportivi hanno esaminato le prove video, le telecamere a circuito chiuso e i video di bordo.

Dopo l’incidente alla curva 4, Verstappen ha tentato di superare Norris all’interno della curva 8. Verstappen era in testa all’apice della curva 8 e avrebbe avuto diritto allo spazio di gara.

Tuttavia, non è stato in grado di completare la manovra in pista, è uscito di pista e ha mantenuto il vantaggio duraturo guadagnando la posizione, costringendo incidentalmente Norris a uscire di pista. La penalità è quella prevista per l’uscita di pista e l’acquisizione di un vantaggio duraturo».

È davvero cambiato qualcosa?

Pensandoci bene, le regole non sono cambiate. È stato applicato ciò che è stato applicato nel GP USA. Quello che ci sembra sia cambiato è semplicemente il fatto che, questa volta, Verstappen è stato penalizzato.

Questo è successo perchè le cose questa volta non sono girate come Verstappen avrebbe voluto. L’olandese non è riuscito a difendersi nella sua maniera in curva 4, essendo più indietro di Norris. È se mai Norris stato abile ad applicare la stessa tecnica di Verstappen, girandola a suo favore.

Secondo i commissari sportivi FIA, l’inglese sarebbe riuscito a completare la curva se non fosse stato spinto all’esterno da Verstappen. Secondo Chris Horner, telemetria di Norris alla mano, questo non sarebbe accaduto, perchè il pilota McLaren è entrato in curva 15 km/h più veloce rispetto al suo best lap. Guardando le immagini, probabilmente Horner non ha tutti i torti.

In curva 8, è semplicemente stata applicata la stessa regola che ha determinato la penalizzazione a Norris a Austin. Norris è quindi stato più scaltro di Verstappen nel corpo a corpo, utilizzando le attuali linee guida sui sorpassi a suo favore. In Brasile vedremo certamente il terzo atto di questa saga, che ci accompagnerà per tutta la stagione.

Il sorpasso di Verstappen su Norris sanzionato dalla direzione gara (© F1)

Il sorpasso di Verstappen su Norris sanzionato dalla direzione gara (© F1)

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