La stagione 2025 di Aston Martin: un sacrificio necessario. Il 2026 sarà l’anno della svolta?

La squadra guidata da Lawrence Stroll ha vissuto un 2025 al di sotto delle aspettative. È stato un anno di preparazione strutturale al 2026, in cui i nuovi profili inseriti nel team hanno iniziato a lavorare su un progetto di lungo periodo. L’obiettivo è chiaro: costruire oggi per raccogliere domani. La profonda rivoluzione tecnica e gerarchica messa in atto a Silverstone potrà davvero dare i suoi frutti?

La ristrutturazione del team

La settima stagione di Aston Martin ha confermato una tendenza in calo rispetto al biennio precedente e, soprattutto, rispetto al 2023, quando la squadra era stabilmente in lotta per il podio. Proprio dopo quell’exploit, Stroll ha avviato una ristrutturazione profonda del team, puntando sull’ingresso di figure chiave per portare la squadra ai vertici della Formula 1.

Il colpo più rilevante è stato l’arrivo di Adrian Newey, entrato nel team nel 2024 e impegnato nel 2025 esclusivamente sul progetto 2026. Si tratta del primo vero progetto Aston Martin firmato dall’ingegnere inglese. Accanto a lui è arrivato anche Enrico Cardile, inserito nell’area tecnica con lo stesso obiettivo: costruire la monoposto della nuova era regolamentare.

Risultati in secondo piano e focus totale sul futuro

In quest’ottica, i risultati del 2025 sono passati in secondo piano. A Silverstone il lavoro si è concentrato a 360 gradi sulla vettura del 2026, considerando anche l’introduzione della nuova power unit Honda, una scelta tecnica ambiziosa e non priva di rischi.

AMR25, Aston Martin F1 Team (© Aston Martin)

Per gran parte del campionato, Fernando Alonso e Lance Stroll hanno faticato nelle retrovie del gruppo, con poche apparizioni nella top ten. Il miglior risultato resta il quinto posto di Alonso in Ungheria, ma l’andamento complessivo ha confermato come il focus del team non fosse realmente sul 2025, se non in maniera marginale.

Sia lo spagnolo sia il canadese hanno sofferto in termini di performance pura, anche se nella fase finale della stagione è arrivata una maggiore continuità a punti. Una crescita limitata, senza exploit, soprattutto se confrontata con quella di alcuni diretti rivali a centro gruppo.

Le aspettative sul futuro

Il progetto 2026 resta il fulcro di tutto il lavoro svolto nell’ultimo anno. Le aspettative sono alte, non solo per chi ha lavorato sulla prossima vettura che verrà svelata il 9 febbraio, ma anche perché a Newey è stato affidato la gestione completa della squadra, diventando Team Principal proprio dal prossimo anno.

Adrian Newey, Aston Martin F1 Team (© Aston Martin)

Anche i piloti hanno puntato tutto sul 2026 fin dall’inizio della stagione. In particolare Alonso, determinato a sfruttare una vettura competitiva per tornare a lottare ai vertici. Potrebbe essere l’ultima vera occasione prima del ritiro, un fattore che aggiunge ulteriore pressione al progetto.

Guardando oltre, una delle voci più interessanti riguarda il 2027 e la possibile line up futura. Si parla di Charles Leclerc come profilo di grande interesse per Aston Martin, ma al momento si tratta solo di indiscrezioni da paddock, prive di riscontri concreti.

Un bivio decisivo per Aston Martin

Dopo un anno con più ombre che luci, il team inglese cerca una via d’uscita dalla battaglia di centro gruppo per sedersi al tavolo delle scuderie di vertice. È l’ambizione di Lawrence Stroll, che nei prossimi mesi troverà le prime risposte. Il 2026 è vicino e molti dubbi verranno sciolti: Aston Martin riuscirà davvero a compiere il salto decisivo? Le basi ci sono, ora serviranno i risultati.

Lance Stroll, Aston Martin F1 Team (© Aston Martin)