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Formula 1

Leclerc contro Sainz: cos’è successo nel GP di Spagna?

Leclerc contro Sainz durante il GP di Spagna. I due piloti non se le sono mandate a dire nelle interviste post gara. Vasseur dovrà gestire una situazione intricata.

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Leclerc contro Sainz dopo il GP di Spagna. I due piloti dovranno convivere in Ferrari fino a fine 2024 (© f1.com)
Leclerc contro Sainz dopo il GP di Spagna. I due piloti dovranno convivere in Ferrari fino a fine 2024 (© f1.com)

Il Gran Premio di Spagna ha regalato momenti di alta tensione all’interno della Scuderia Ferrari. Charles Leclerc e Carlos Sainz protagonisti di un acceso duello in pista nel primo stint di gara. Leclerc contro Sainz: nel GP di Spagna, questo è l’argomento che ha tenuto banco nell’immediato post gara.

I due ferraristi sono venuti al contatto in Curva 1, con Leclerc che ha avuto la peggio dopo l’attacco di Sainz, accusando un danno all’ala anteriore.

Nell’immediato post gara, ai microfoni di Sky Sport entrambi i piloti hanno rilasciato dichiarazioni contrastanti al termine della gara, sottolineando le difficoltà di mantenere un equilibrio competitivo all’interno della scuderia di Maranello.

Leclerc: «Lotta non corretta e ingiusta»

Leclerc non ha nascosto la sua frustrazione per quanto accaduto durante il GP di Spagna. Il pilota monegasco ha utilizzato parole dure nei confronti di Sainz.

“La lotta tra me e Carlos non è stata corretta», ha dichiarato il numero 16 Ferrari. Che ha aggiunto: «Non è stata giusta in quel momento. Dopo il briefing di stamattina sapevamo che dovevamo entrambi preservare le gomme. In quel giro ho fatto quello che dovevo fare, mentre Carlos non si è preoccupato delle gomme per niente e mi ha superato alla fine del rettilineo. Alla fine è andata così, ma non avremmo dovuto prendere quei rischi e fare come se la curva non ci fosse».

Sainz: «Non so di cosa si lamenti Charles»

Il punto di vista di Sainz è, come spesso accade, diametralmente opposto. Il madridista ha messo benzina sul fuoco. «Non so di cosa si lamenti, questa volta onestamente non capisco di cosa sia preoccupato», ha dichiarato Sainz ai microfoni di Sky Sport F1.

«Per me è molto chiaro», ha proseguito il numero 55, che dall’anno prossimo non sarà più pilota Ferrari. «Noi abbiamo una soft nuova, la Mercedes è con una soft usata. Dobbiamo andare all’attacco. Ho fatto esattamente questo. Non so cos’abbia avuto Charles nel primo giro, ma avevo la possibilità di superarlo. Non volevo stare dietro di lui tutta la vita».

Vasseur: «Non abbiamo perso niente»

Frederic Vasseur, team principal della Scuderia Ferrari, ha cercato di placare gli animi, in pubblico, in attesa di utilizzare tanto bastone tra le mura di Maranello. «Eravamo quinti e sesti in quel momento. Davanti a noi c’erano alcuni avversari che ci avevano fatto perdere alcuni secondi.

Credo che mancasse un giro per prendere Russell alla fine della gara. Siamo partiti quinti e sesti e siamo arrivati nelle stesse posizioni. Dobbiamo fare un lavoro migliore al sabato».

Sainz non ha bisogno di attenuanti, ma…

È indubbio che Sainz non ci sia andato per il sottile. D’altra parte, i piloti nascono per correre e sorpassare gli avversari, soprattutto quelli con la vettura dello stesso colore. Il momento della carriera dello spagnolo è particolare: è senza un volante per il 2025, nonostante le trattative con Audi, Williams e, notizia delle ultime ore, Alpine.

Tutti i piloti, una volta abbassata la visiera, non sentono ragioni. Questo vale ancora di più se parliamo di un pilota come Sainz, il primo a portare alla vittoria la Ferrari in questa stagione. Il figlio d’arte è stato anche il grande scudiero di Leclerc nel successo in casa del monegasco e, questa volta, aveva puntato il successo nella sua terra natìa.

Ragionevolmente, Sainz era all’ultimo tentativo, almeno per i prossimi due anni, di trionfare davanti al suo pubblico, accorso in massa per tifarlo. Il sostegno nei confronti di Carlos era già incredibile sin dagli eventi di contorno organizzati durante la settimana catalana. È naturale che volesse puntare al massimo risultato.

Leclerc, il capitano in attesa di Hamilton

Di contro, Leclerc si sta godendo gli ultimi chilometri da prima guida quasi indiscussa. Dall’anno prossimo, tutto sarà da definire. Il numero 16 potrebbe perdere i galloni del pilota di punta e, ora, vorrebbe la squadra tutta al suo servizio.

La sua lamentela nell’immediato post gara può tradire un po’ di nervosismo e timore del futuro. Dal 2025 avrà a che fare con il carisma fatto persona. Lewis Hamilton sarà ingombrante anche per il prescelto della Scuderia Ferrari, che fino a questo momento è sembrato poter godere della più ampia fiducia possibile. Fiducia che da gennaio non sarà più incondizionata.

Leclerc contro Sainz, il loro futuro in Ferrari

Mancano ancora 14 GP alla fine della convivenza in rosso di Sainz e Leclerc. In questi fine settimana che separano Sainz e Leclerc dall’ultimo atto da compagni di squadra, il compito più arduo ce l’ha Vasseur.

Il team principal francese dovrà fare in modo di far convivere piloti in momenti totalmente differenti della propria carriera. Sainz deve mettersi in mostra e garantirsi un posto al sole per il 2025. Vasseur ha una bella gatta da pelare: la missione è quella di non demoralizzare Leclerc in ottica 2025.

Gli interessi dei due piloti, giocoforza, spesso non coincideranno. Leclerc e Sainz continuano a crescere, sarà fondamentale per la Ferrari trovare un equilibrio che permetta ai suoi piloti di esprimersi al meglio senza compromettere il risultato del team. Il rischio è quello di bruciare definitivamente il pupillo della Scuderia. A Vasseur vanno i nostri migliori auguri.

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