F1, il GP di Turchia è vicino al ritorno in calendario: trattative avanzate per un accordo pluriennale

Il calendario di F1 continua a prendere forma per gli anni a venire: dopo il ritorno di Portimao per le stagioni 2027 e 2028, anche Istanbul Park, sede del GP di Turchia, potrebbe tornare come appuntamento fisso del Mondiale. I negoziati tra i promotori locali e Formula One Management sono in stadio avanzato: sul tavolo c’è un contratto pluriennale.

F1, proposta quinquennale per il ritorno del GP di Turchia

Istanbul Park è stata una tappa fissa del Mondiale di Formula 1 dal 2005 al 2011, prima di sparire per nove anni. Come Portimao, il circuito ha beneficiato della riorganizzazione forzata del calendario nel periodo della pandemia, tornando in calendario nel 2020. Ha poi ospitato un altro Gran Premio nel 2021.

Secondo quanto riportato da as-web.jp, i promotori del tracciato vogliono riportare la Formula 1 in Turchia. I colloqui tra le parti sarebbero a uno stadio molto avanzato: durante l’estate sarebbe stata presentata una proposta di contratto quinquennale, che consentirebbe a Istanbul Park di rientrare in calendario come sede permanente, e non come appuntamento a rotazione.

Istanbul Park (© F1)

L’accordo però non è ancora stato finalizzato. La ragione principale riguarda le strutture del circuito: FOM ha chiesto di modernizzare l’impianto soprattutto in termini di infrastrutture, hospitality e servizi. I promotori locali sono quindi alla ricerca di investitori in grado di sostenere gli interventi richiesti.

In ogni caso, filtra grande ottimismo. La sensazione è che si tratti più di un “quando” che di un “se”: ci si aspetta che gli ultimi dettagli vengano definiti nel prossimo futuro.

Calendario sempre più affollato, ma Istanbul è favorita

Il possibile rientro di Istanbul Park si inserisce in un contesto di spazi sempre più limitati nel calendario di Formula 1, che spinge diversi circuiti storici verso il modello della rotazione. È il caso, ad esempio, del GP di Spagna a Barcellona, il cui contratto scade nel 2026 e che dovrà convivere con l’ingresso di Madrid come nuova sede di Gran Premio.

La soluzione più plausibile per il Circuit de Barcelona-Catalunya sarebbe un’alternanza con Spa-Francorchamps, già confermata per alcune stagioni future. Spa ospiterà infatti il GP del Belgio nel 2026, 2027, 2029 e 2031, lasciando liberi gli slot del 2028 e 2030 proprio per facilitare l’inserimento di altri eventi.

Spa-Francorchamps, l’iconica sequenza di curve Eau Rouge-Raidillon (© F1)

In questo scenario, la Turchia appare invece destinata a un ritorno stabile, senza ricorrere alla rotazione, probabilmente a partire dal 2027 o dal 2028. Rimane aperto anche uno spiraglio per il 2026: se il GP di Madrid dovesse dare forfait, Istanbul sarebbe in cima alla lista per sostituirlo.

GP Turchia: dove eravamo rimasti?

Il layout tecnico del tracciato, che favorisce i duelli ruota a ruota, insieme alle imprevedibili condizioni meteo della città turca, hanno reso negli anni la tappa di Istanbul una delle preferite dai fan. Le ultime due edizioni si sono disputate sotto la pioggia, e hanno entrambe visto il trionfo di Mercedes, con Valtteri Bottas nel 2021 e con Lewis Hamilton l’anno prima.

Hamilton taglia il traguardo al termine del GP di Turchia 2020 (© F1)

Il GP del 2020 è stato particolarmente spettacolare: in condizioni di scarsissimo grip, tanti piloti hanno faticato a tenere le ruote in pista. Hamilton, con una guida memorabile, ha domato la pioggia e festeggiato la conquista del suo settimo titolo iridato.

Nella storia del GP di Turchia spicca anche il nome di Felipe Massa. Quando era in forza alla Ferrari, il brasiliano ha trionfato a Istanbul per tre anni consecutivi tra il 2006 e il 2008. Questa tripletta lo rende il pilota più vincente nella storia della gara turca.

Il podio del GP di Turchia 2008 (© Scuderia Ferrari)