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Monoposto

L’IndyCar ha preparato un programma pluriennale per l’introduzione delle nuove vetture nel 2028

Il campionato americano ha definito le tappe principali del percorso che porterà al debutto della nuova monoposto Dallara nel campionato 2028. Tra sviluppo tecnico e test in pista la serie americana ha tracciato un programma pluriennale che coinvolgerà costruttori e team.

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Le vetture IndyCar in azione
Le vetture IndyCar in azione (© IndyCar)

La prossima monoposto IndyCar di Dallara che debutterà nel 2028 è il progetto che segnerà il prossimo grande cambio generazionale della massima serie americana a ruote scoperte. La nuova vettura, attesa al debutto tra due stagioni, segue un programma di sviluppo pluriennale già definito nei suoi passaggi chiave, che accompagnerà team e costruttori fino all’introduzione ufficiale in gara.

Un nuovo ciclo tecnico dopo il DW12

La Dallara DW12, introdotta nel 2012, continuerà ad essere utilizzata per altre due stagioni complete, fino al termine del campionato 2027. Un ciclo lungo, che ha visto la vettura evolvere profondamente nel tempo, dall’introduzione dell’aeroscreen fino all’arrivo del powertrain ibrido nel 2024.

Secondo i vertici dell’IndyCar, proprio questi aggiornamenti strutturali hanno accelerato la necessità di un progetto completamente nuovo, non più basato su adattamenti della piattaforma esistente.

Le caratteristiche tecniche della nuova IndyCar 2028

La nuova IndyCar 2028 è stata progettata per aumentare ulteriormente il livello di competizione della serie, risultando più efficace su tutte le tipologie di circuito: superspeedway, short oval, circuiti cittadini e tracciati permanenti.

Lo sviluppo del nuovo telaio, affidato a Dallara, fornitore esclusivo del telaio dal 2008 e partner tecnico della serie dal 1997 , ha fatto ampio uso delle più recenti tecnologie di simulazione, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei duelli in pista.

IndyCar in azione a Nashville

IndyCar in azione a Nashville (© IndyCar)

Dal punto di vista strutturale, il progetto prevede una riduzione di peso di circa 40 chilogrammi rispetto all’attuale telaio IndyCar, grazie al lavoro congiunto di Dallara e dei fornitori tecnici della serie. Sul fronte del motore, la nuova vettura adotterà un motore V6 biturbo da 2,4 litri, destinato a garantire maggiore coppia e potenza rispetto all’attuale unità.

La trasmissione resterà affidata a Xtrac, fornitore esclusivo dal 2000, con un nuovo cambio alleggerito di circa 25 libbre, progettato per condividere alcuni componenti con la futura trasmissione dell’Indy NXT by Firestone, semplificando la gestione tecnica per i team impegnati in entrambe le categorie.

L’evoluzione riguarderà anche il sistema ibrido a bassa tensione, introdotto nel 2024, che sulla vettura 2028 offrirà tempi di utilizzo più lunghi, incrementi di potenza superiori e un miglioramento complessivo delle prestazioni. L’impianto frenante sarà nuovamente fornito in esclusiva da Performance Friction Corporation (PFC).

La sicurezza rimane uno dei pilastri del progetto: la nuova Dallara presenterà un cockpit più ergonomico, un’aeroscreen integrata fin dalla progettazione e un nuovo roll hoop, elevando ulteriormente gli standard di protezione dei piloti.

Test in pista dal 2026: il primo vero spartiacque

Il calendario di sviluppo prevede che la nuova Dallara sia pronta per i test in pista all’inizio del 2026. Le prime apparizioni dei prototipi sono attese subito dopo la 500 Miglia di Indianapolis 2026.

«Dallara avrà in realtà alcuni componenti del telaio pronti in forma di prototipo già verso la fine di quest’anno, e questo ci metterà in una buona posizione», ha dichiarato Mark Sibla, Senior Vice President di IndyCar per la competizione e le operazioni, a RACER. «Il nostro obiettivo è far arrivare le vetture prototipo ai costruttori entro giugno 2026. I costruttori le riceveranno quindi in quel periodo e potranno avviare il loro programma di test».

Entro giugno 2026, i motoristi, Chevrolet e Honda, riceveranno quindi le prime vetture prototipo complete per poter iniziare il loro programma di lavoro.

Il ruolo dei team e la condivisione dei dati

I primi test verranno affidati a team affiliati ai costruttori, con una condivisione dei dati tecnica estesa a tutto lo schieramento, così da consentire una preparazione progressiva in vista del 2027.

La primavera del 2027 segnerà l’inizio della consegna delle nuove Dallara IndyCar 2028 ai team, che potranno avviare una fase completa di test prima del debutto ufficiale in gara. L’IndyCar sta valutando soluzioni come test collettivi post-gara o sessioni a fine stagione per contenere i costi, mantenendo sostenibile la fase di transizione tra DW12 e nuova vettura.

«La cosa che valuteremo sempre è come bilanciare quell’entusiasmo, quella voglia di scendere subito in pista a testare, con gli aspetti economici, perché fare tutto contemporaneamente è impegnativo sia per i team sia per il personale», ha aggiunto Sibla.

La nuova IndyCar 2028 Dallara arriverà al debutto con un percorso di sviluppo lungo e strutturato a tapper per salvaguardare le risorse finanziarie delle squadre e i gisuti tempi di immissione della nuova macchina in pista. Si aprirà così tra due anni il nuovo ciclo tecnico per la massima serie americana a ruote scoperte.

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