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KTM: procedura di insolvenza verso la fine, Bajaj principale finanziatore

L’insolvenza di KTM si chiuderà grazie alla Bajaj Auto International Holding H.V.. Stefan Pierer lascerà il Consiglio di Amministrazione.

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Gottfried Neumeister, a sinistra, con Stefan Pierer (© KTM)
Gottfried Neumeister, a sinistra, con Stefan Pierer (© KTM)

Dopo svariati mesi, la procedura di insolvenza che ha colpito l’azienda austriaca sta per avere la sua conclusione. I soldi verranno forniti da Bajaj, partner di lunga data di KTM, che ha giocato un ruolo fondamentale nella questione. Da giugno, momento in cui la situazione sarà ufficializzata, Stefan Pierer si dimetterà dal consiglio di amministrazione di Pierer Mobility.

Un mese fa un nuovo taglio alla produzione

Prima di giungere a questo punto della storia, KTM è passata per altre decisioni dolorose. Una su tutte, quella di un ulteriore blocco produttivo, dopo quello di inizio anno, a causa della mancanza di forniture. Il provvedimento è stato preso per il 28 di aprile e durerà fino al 27 di luglio. Contestualmente, è stato ridotto l’orario settimanale a 30 ore dal 1° maggio al 31 luglio.

La sede KTM a Mattighofen (© KTM Media)

La sede KTM a Mattighofen (© KTM Media)

Questo ulteriore provvedimento è stato accompagnato alla decisione di ridurre gli stipendi, nel periodo considerato, del 20%. Insieme a tutto questo, sono arrivati ulteriori tagli al personale, di qualche centinaio di unità. Il numero di dipendenti è sceso da 6.100 a 5.300, di questi oltre 4.000 lavorano sul suolo austriaco.

L’intervento di Bajaj per salvare KTM

Secondo gli accordi precedentemente stipulati, l’azienda austriaca avrebbe dovuto risolvere la situazione entro il 23 maggio, per evitare guai più seri. Il 22, giovedì scorso, è stato ufficializzato l’indispensabile intervento economico di Bajaj Auto International Holdings B.V., che ha concesso a KTM AG un prestito di 450 milioni di euro.

La sede di KTM, per la quale è stato accettato il piano di ristrutturazione del debito (© KTM AG)

La sede di KTM (© KTM AG)

La somma totale richiesta ammontava a 525, motivo per cui, sempre tramite Bajaj, sono stati depositati ulteriori 150 milioni nelle casse di Pierer Mobility AG. Parte di questa somma è stata spostata dall’affiliata alla casa madre, così da estinguere definitivamente il debito. Nel momento in cui i soldi arriveranno sul conto del curatore fallimentare, la buona riuscita verrà notificata presso il Tribunale regionale di Ried im Innkreis e l’insolvenza si concluderà.

Contestualmente, ci saranno altri due grossi cambiamenti all’interno del pianeta KTM. Il primo sarà che Stefan Pierer, dopo aver già ceduto il ruolo di CEO a Gottfried Neumeister, si dimetterà anche dal Consiglio di Amministrazione, in favore di Verena Schneglberger-Grossmann. Inoltre, la Pierer Bajaj, che detiene il 74,18% di Pierer Mobility AG, verrà prelevata da Bajaj stessa, che diventerà quindi proprietaria assoluta in futuro.

Bajaj-KTM: un rapporto consolidato da anni

La Bajaj Auto International Holding B.V. non rappresenta, per KTM, solamente la principale fonte economica per uscire dall’insolvenza. La partnership tra Bajaj e l’azienda austriaca cominciò in realtà molto tempo fa, per l’esattezza nel 2007. Da quel momento, il gruppo indiano è entrato sempre più dentro il mondo KTM, aumentando progressivamente il suo peso. L’esito di questa storia sembra quindi soltanto l’ulteriore step di un percorso iniziato tanti anni fa.

Il principale settore operativo della Bajaj Auto International Holding B.V. è quello automobilistico. Tuttavia, ci sono tanti altri settori in cui questo gruppo è operativo: i servizi finanziari, le assicurazioni, l’ingegneria elettrica e gli elettrodomestici. Il colosso indiano, che conta circa 30.000 persone al suo interno, ha un peso specifico molto importante nel mercato asiatico.

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