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Petizione per salvare Phillip Island: i deludenti dati di affluenza mettono a rischio il rinnovo

Una serie di organizzazioni locali hanno fatto partire una petizione per salvare il GP di Phillip Island, che rischia di uscire dal calendario dopo il 2026. La scarsa affluenza di pubblico e le difficoltà organizzative sarebbero le principali cause.

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Partenza del GP di Phillip Island 2025
Partenza del GP di Phillip Island 2025 (© MotoGP)

Il GP di Phillip Island è a rischio estromissione dal calendario, motivo per cui una coalizione di enti turistici e consigli comunali del Gippsland ha emanato una petizione. L’affluenza in circuito non decolla e la MotoGP rischia così di perdere uno dei suoi appuntamenti più spettacolari. Il contratto attuale dura fino al 2026.

Phillip Island: la petizione del Bass Coast Shire Council

Abbiamo detto giusto ieri che, dando un occhio generale, l’affluenza nei circuiti del motomondiale è salita vertiginosamente. Rimangono tuttavia dei singoli casi in cui questo dato non è ancora molto alto. Tra questi c’è proprio la tappa australiana, che quest’anno ha fatto registrare una leggera crescita, ma è rimasta di poco sopra le 90.000 presenze nell’intero weekend di gare.

Il Bass Coast Shire Council, sezione amministrativa del Bass Coast Shire, che è un’area governativa di Victoria, ha deciso di lanciare una petizione per cercare di salvare il GP di Phillip Island dopo il 2026. Questo è il testo con cui hanno deciso di presentare la loro iniziativa:

Il circuito di Phillip Island, sede del GP d'Australia

Il circuito di Phillip Island, sede del GP d’Australia (© www.phillipislandcircuit.com.au)

«Phillip Island ospita il MotoGP da quasi tre decenni, creando un enorme valore economico, culturale e comunitario per la Bass Coast e per Victoria. Con l’attuale contratto in scadenza nel 2026, abbiamo bisogno della vostra voce per aiutarci a ottenere un’estensione a lungo termine e a mantenere questo evento iconico proprio qui sull’isola».

A inizio mese inoltre, sempre la Bass Coast Shire Council aveva dato aggiornamenti riguardanti un altro progetto sportivo nell’area di Phillip Island. Sono stati stanziati 440.000 dollari con l’intento di rinnovare l’area sportiva Phillip Island Sporting Precinct. A dimostrazione di quanto l’amministrazione si stia impegnando sotto questo punto di vista.

Da oltre 30 anni in calendario, ma persistono difficoltà organizzative

Dalla stagione 1989, il GP di Phillip Island è una tappa fissa del motomondiale. Solo tra il 1991 e il 1996 il GP vene spostato all’Eastern Creek Raceway. Qui diversi piloti australiani in passato hanno scaldato le loro folle con prestazioni memorabili. Due su tutti, Casey Stoner e Mick Doohan, rispettivamente con 6 e 3 successi su questo circuito. Il tracciato è molto divertente e ha sempre regalato negli anni corse esaltanti, per via della particolare conformazione e del clima caratteristico.

MotoGP in azione al Phillip Island Circuit

MotoGP in azione al Phillip Island Circuit (© MotoGP)

Proprio questo secondo punto però ha sempre rappresentato un problema nell’organizzazione del weekend. Dal 2007, in MotoGP si corre sempre a ottobre e non più a settembre, così da disputare il GP nella primavera australiana, anzi che in pieno inverno. Un’altra difficoltà è sempre stata la difficoltà nel raggiungere la struttura. Tanto che paradossalmente per gli abitanti del nord dell’Australia è quasi più comodo andare a vedere la MotoGP in Indonesia.

Gli organizzatori non mollano

In passato, anche Carmelo Ezpeleta ha sottolineato tutte queste difficoltà. Non ha mai nascosto la possibilità di spostare la sede del GP d’Australia in un’altra regione, eventualità che per il momento non si è mai concretizzata. La Bass Coast però, come anticipato, ci tiene troppo all’organizzazione di questo evento, che da sempre è un grande motore di turismo per l’intera regione. Andrew Pickering, consulente per la difesa dei diritti e delle partnership, si è espresso così:

«La MotoGP è più di una gara. È un evento internazionale iconico che porta importanti vantaggi turistici, occupazionali ed economici alla nostra regione e a Victoria. Con le trattative contrattuali in corso, questo è un momento critico e una forte dimostrazione di sostegno da parte della comunità e delle organizzazioni contribuirà a mantenere questo evento di livello mondiale proprio qui, dove merita.

Lo slancio sta già crescendo e vogliamo sfruttare questa attenzione e incanalarla in un’azione comunitaria decisa. Ogni firma e ogni condivisione contano: insieme, possiamo rendere la nostra voce impossibile da ignorare». I gruppi locali che hanno deciso di partecipare nel lancio dell’iniziativa, sostengono che nel mese di ottobre, quello del GP, le spese interne alla regione aumentano per decine di milioni di dollari.

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