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Maserati in vendita? L’indiscrezione di Reuters, ma Stellantis smentisce
Secondo l’agenzia di stampa, Stellantis starebbe valutando la vendita di Maserati, ma il gruppo smentisce. La crisi del marchio emiliano però rimane

Secondo un’esclusiva Reuters, Stellantis starebbe valutando una possibile vendita del marchio Maserati, nell’ambito di una riorganizzazione del suo ampio portafoglio composto da quattordici brand. Tuttavia, tramite un portavoce ufficiale, il gruppo smentisce queste voci.
McKinsley valuta gli scenari, tra cui la cessione. Stellantis smentisce: «Maserati non è in vendita»
Secondo quanto riportato da Reuters, Stellantis avrebbe incaricato McKinsey, società di consulenza strategica, di analizzare l’impatto dei dazi americani sulle vendite di Maserati e Alfa Romeo e di elaborare scenari futuri. Tra le ipotesi allo studio figurerebbe anche la possibile vendita di Maserati. Anche se le fasi sono ancora preliminari. Le fonti interne interrogate da Reuters hanno precisato che tutte le opzioni sono aperte. Non vi sarebbe però un mandato specifico alla ricerca di un acquirente.
All’interno del consiglio di amministrazione di Stellantis emergerebbero visioni contrastanti. Alcuni membri ritengono che il gruppo non sia più in grado di rilanciare il marchio in modo sostenibile, mentre altri vedono in Maserati un asset strategico di alto valore, la cui cessione rappresenterebbe un danno reputazionale importante per Stellantis.
Tra i potenziali interessati a un’acquisizione, si fanno già i nomi di alcuni costruttori cinesi, come Chery, arrivata in Europa dal 2024 con i marchi Omoda e Jaecoo, interessati ad acquisire brand europei per aumentare la loro credibilità sul mercato del Vecchio Continente. Un’operazione simile a quella che vide Geely acquisire Volvo nel 2010 o SAIC rilevare MG Motor nel 2007.
Nonostante le indiscrezioni, Stellantis smentisce tramite una dichiarazione ufficiale di un portavoce del gruppo, raccolta direttamente da Reuters: «Maserati non è in vendita». McKinsey, dal canto suo, ha rifiutato di commentare. Resta dunque incerto il futuro del brand, unico rappresentante del lusso automobilistico nel portafoglio Stellantis.

La sede Maserati a Modena (© Maserati)
I numeri di un’azienda in crisi
Le riflessioni sul futuro di Maserati sarebbero iniziate ancor prima della nomina di Antonio Filosa come nuovo CEO del marchio, incarico che inizierà ufficialmente lunedì. A gestire questa fase transitoria è stato il presidente John Elkann, che ha inserito proprio la sostenibilità dei singoli marchi come criterio centrale nel processo di selezione del nuovo amministratore delegato.
Nel 2024, Maserati ha venduto soltanto 11.300 auto, segnando un crollo di oltre il 50% rispetto all’anno precedente. Inoltre, il brand ha registrato una perdita operativa di 260 milioni di euro. Il marchio è diventato un caso, anche politico, dati i fermi di produzione.
Di fatto, è in crisi. Nel primo trimestre del 2025, sono state 1700 le auto vendute, con un ulteriore calo del 47% sullo stsso periodo dell’anno precedente. In più, solo 1000 auto sono state prodotte a Modena nei primi tre mesi di quest’anno. Attualmente, non sono previste nuove uscite di modelli e l’ultimo piano industriale è stato messo in pausa da Stellantis nel 2023.
Il responsabile del brand, Santo Ficili, ha annunciato che una nuova strategia sarà presentata a breve, proprio dopo l’insediamento di Filosa. Urge un cambio di passo, e alla svelta. Con questi numeri, se non sarà vendita a un gruppo che sa come valorizzare Maserati, l’alternativa potrebbe diventare solamente la chiusura.