WEC
Toto Wolff: «Mercedes non sarà a Le Mans con un’Hypercar fino a quando ci sarà il Balance of Performance!»
Toto Wolff, responsabile motorsport Mercedes-Benz, ha sostenuto che non verrà costruita un’Hypercar Mercedes in tempi brevi: «Non ci piacciono i BoP»

Nell’ambiente dell’endurance e del WEC c’è tanta attesa per la possibilità di un imminente ingresso di Mercedes nel mondo delle Hypercar, per concorrere per la vittoria assoluta della 24 Ore di Le Mans. Un’eventualità che sembrava essere concreta, ma che Toto Wolff ha di fatto smentito categoricamente, in un’intervista podcast di Bloomberg Hot Pursuit e rilanciata dall’edizione Global di motorsport.com.
Wolff: «Per me Le Mans è seconda solo alla Formula 1»
Il fatto che Wolff parli per conto di Mercedes di qualcosa che non è Formula 1 non deve essere una sorpresa. Il team principal della scuderia Mercedes-AMG F1, e proprietario del 33% delle quote della scuderia, è anche il responsabile di Mercedes-Benz Motorsport.
A Bloomberg, Wolff ha spiegato quanto sia appassionato dalla 24 Ore di Le Mans: «Sono un uomo di corse. Le Mans è una delle gare più grandiose del mondo. La Formula 1 per me, ovviamente, è il meglio che c’è. Ma cosa viene subito dopo? La 24 Ore di Le Mans e la 500 miglia di Indianapolis. E, per gli addetti ai lavori, la 24 Ore del Nurburgring. Questo è il meglio del meglio, per me.
Se non sono durante un weekend di gara guardo la 24 Ore di Le Mans, soprattutto durante la notte. Conosco qualche pilota che ci corre, quindi è un interesse personale», ha spiegato il manager ed ex pilota austriaco.
Mercedes ha una storia travagliata nella celebre maratona di durata. Il marchio tedesco fu protagonista nel 1955 di una delle tragedie più gravi della storia del motorsport, quando la 300 SLR di Pierre Levegh fu coinvolta in un incidente che costò la vita al pilota e a 83 spettatori. Un evento che spinse Mercedes a ritirarsi dalle competizioni fino alla fine del secolo.
Il ritorno avvenne nel 1999 con la controversa Mercedes CLR, una vettura aerodinamicamente instabile che finì per “decollare” in pista più volte, costringendo il team al ritiro definitivo dal programma prototipi. «Le Mans non è uno dei nostri posti più felici», ha ricordato Wolff.
Mercedes è tornata in questo 2025 a correre a Le Mans, ma solo nella categoria LMGT3, schierando tre Mercedes-AMG GT affidate al team cesenate di Iron Lynx. «È qualcosa che abbiamo fatto per il nostro programma clienti», ha detto Wolff.

La Mercedes Iron Lynx #61 che ha corso a Le Mans nel 2025 (© ACO)
Wolff su un’Hypercar Mercedes: «Non ci piacciono i BoP. Dateci un budget cap»
Le premesse per un prossimo ingresso di Mercedes nelle Hypercar sembrerebbero comunque esserci tutte, con le parole di Wolff sull’importanza della 24 Ore di Le Mans nelle corse. Se non fosse per un “piccolo” particolare: «Ola Kallenius (CEO Mercedes-Benz, ndr) e io siamo persone di corse. Non ci piacciono i Balance of Performance. Non ci piace che qualcuno ci imponga la potenza, il consumo di energia, il peso, le abilità dei piloti…
Tu spendi tanto tempo, soldi e impegno per sviluppare la macchina più veloce, e dopo hai dieci chili di zavorra. Non voglio questo. Voglio solo costruire la macchina migliore. F1 ha dimostrato cosa bisognerebbe fare. Dateci un budget cap. Che ci venga detto: “Non potete spendere più di, quello che volete, 30-40 milioni. E in quei limiti fate quello che volete”. Naturalmente ci sarebbero i regolamenti, ma nessuna necessità di bluffare nei test pre-stagionali o nelle qualifiche. Dopo è guerra, pure corse.
Se succedesse questo, considereremmo sicuramente il rientro alla 24 Ore di Le Mans. Al momento, con il BoP, con dei giudici ufficiali che, se sei troppo veloce, ti aggiungono 10 chili o che possono toglierli a qualcun altro il giorno dopo, non è una cosa per noi», ha concluso il responsabile motorsport della Casa della stella a tre punte. Considerando la recente conferma fino al 2032 di questi regolamenti Hypercar, con quest parole Wolff ha confermato che Mercedes non ne costruirà una per molto tempo.

Ola Kallenius, CEO Mercedes-Benz, insieme a Toto Wolff (© Mercedes)
Ci sono delle somiglianze, sebbene con grandi differenze, tra quello che sostiene quindi Toto Wolff e ciò che ci ha detto Vincent Vosse a Monza. Il team owner di WRT ha infatti sostenuto che il BoP sia un modo più economico per avere un cost cap. Che, per essere gestito, necessità di una struttura tutt’altro che semplice. Una complicazione che è stata pesantemente criticata dal presidente FIA Mohammed Ben Sulayem, dicendo che il budget cap dà il mal di testa alla Federazione.
Quello che emerge dalle parole di Wolff è che, ad ogni modo, nelle corse è necessario un tetto allo sviluppo, che sia mediante un tetto di spesa o un sistema che livelli le prestazione tra auto diverse.