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Weekend di vittorie per Iron Dames

Le Iron Dames sono tornate alla vittoria con Doriane Pin e Marta Garcia. Ora occhi puntati sul COTA per il sesto appuntamento del WEC.

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Doriane Pin, vincitrice di Gara 2 della F1 Academy a Zandvoort
Doriane Pin, vincitrice di Gara 2 della F1 Academy a Zandvoort (© Iron Dames)

Questo weekend si sono consumate due vittorie per le Iron Dames; Dorieane Pin in F1 Academy in Gara 2 a Zandvoort e Marta Garcia che ha trionfato al debutto nelle gare a ruote coperte nella Ligier European Series. Ora l’attenzione si sposta sul WEC ad Austin, perché è arrivato il momento della Lone Star Le Mans al COTA.

Un successo per il morale

Doriane Pin è tornata all’attacco in Olanda, durante la quarta tappa del calendario della F1 Academy. Dopo aver sofferto nelle ultime gare, la giovane francese è tornata competitiva, alla caccia di Abbie Pulling che però resta solida, davanti a tutti. Infatti la pilota dell’Academy Alpine ha ancora un vantaggio ampio in classifica ed è riuscita a vincere Gara 1 del fine settimana olandese, confermandosi sempre più leader.

Doriane però ha risposto presente dopo un momento di grossa difficolta. Pin ha firmato la pole nelle qualifiche 2 e poi si è presa di forza il successo nella seconda gara in programma. Il distacco dalla collega inglese è aumentato, ma più che pensare a riprendere Abbie, per Doriane era importante tornare sul gradino più alto e ritrovare il feeling con la sua F4 Tatuus, targata Mercedes Academy.

Mancano solo tre round alla fine del campionato. La matematica tiene Pin ancora in lotta per il titolo, anche se con una Pulling così sarà difficile recuperare i 71 punti di distacco. La francese però punta a crescere e migliorarsi sempre di più, in quello che è il suo primo vero anno in monoposto.

Marta Garcia e la prima vittoria in rosa

La giovane spagnola è arrivata quest’anno a vestire i colori Iron Dames. La realtà di Deborah Mayer ha visto il talento della dominatrice della prima stagione della F1 Academy e ha deciso di investire su di lei, affidandole una macchina per il campionato FRECA.

Al primo anno nella categoria sta ancora apprendendo e cercando di migliorare gara per gara. Non è facile distinguersi in una nuova competizione, ma Marta con Doriane, sua compagna di squadra, stanno dando il 100% per crescere di gara in gara.

Questo fine settimana in Belgio ha avuto l’opportunità di provare un’esperienza nuova. Dalla monoposto alle ruote coperte, a Spa ha partecipato alla Ligier European Series, campionato che fa da contorno all’ELMS, tranne per la tappa di Imola. Marta si è trovata subito a suo agio.

In Gara 1 era arrivata seconda al traguardo, ma a causa di una penalità arrivata nel post gara, ha chiuso quinta. Sicuramente l’essersi qualificata bene l’ha aiutata. La spagnola ha sfruttato bene la seconda casella in griglia, dalla quale ha raggiunto la vittoria in Gara 2. Questo trionfo marca il primo successo per Garcia, ottenuto al suo debutto nella classe JS2 R. Una vittoria che risulta essere anche la prima per Iron Dames nella competizione.

Marta Garcia festeggia la sua prima vittoria nella Ligier European Series

Marta Garcia festeggia la sua prima vittoria nella Ligier European Series (© Iron Dames)

Dovrebbe Marta valutare un futuro nelle ruote coperte? Se lo chiedessimo ai piloti, il sogno di tutti è al Formula 1 o comunque costruirsi una carriera nelle competizione a ruote scoperte. C’è chi prima di passare alle vetture coperte, decide di volare in America a tentare la fortuna.

Sicuramente con Iron Dames Garcia ha l’opportunità di poter scegliere quale strada sia la meglio per il suo futuro. Essendoci più campionati dove corre il team di Mayer. Vista la velocità di adattamento potrebbe valutare questa scelta e magari cominciare a costruirsi un percorso nelle vetture GT o nei prototipi, per chissà, un giorno arricchire l’equipaggio delle dame che compete nel WEC o IMSA.

A proposito delle tre pioniere del progetto: Michelle Gatting , Sarah Bovy e Rahel Frey, per loro il weekend belga dell’ELMS non è stato dei migliori. Prima un brutto incidente nelle prove che ha richiesto la ricostruzione completa della loro Porsche 911 e poi un contatto in gara, dopo il quale le Iron Dames si sono dovute ritirare.

Una botta d’arresto dopo la vittoria a Imola, ma che non scalfisce le ambizioni delle ragazze, pronte per il ritorno del WEC e la gara al COTA che le aspetta questo fine settimana.

Dopo un weekend di vittorie per le Iron Dames, ora lo sguardo punta Austin

Proprio al danese ha analizzato il momento di forma dell’intera squadra. Dopo la vittoria in Bahrain lo scorso hanno, hanno faticato a ritrovare la velocità mostrata in LMGTE con Porsche e a San Paolo hanno accusato un problema tecnico. Le ragazze però non si arrendono e guardano con entusiasmo a questo sesto round del mondiale, su una pista affascinante come il COTA.

«Non è andata proprio come volevamo, ad essere onesti. Sapevamo che sarebbe stata dura quest’anno, ma abbiamo annusato ii podio a San Paolo. Ci siamo detti: “Forse non possiamo vincere, ma forse possiamo salire sul podio”. Purtroppo non ci siamo riusciti perché la macchina ha avuto un problema tecnico, per il quale non abbiamo potuto fare nulla. Quindi, direi che quest’anno per il momento è stato frustrante».

«Abbiamo avuto la fortuna di andare al COTA l’anno scorso per fare due giorni di test, che credo siano stati molto utili perché è una pista impegnativa. Penso che sia una pista un po’ vecchia scuola e anche un po’ moderna. Il tracciato presenta molte sconnessioni, quindi sarà fisicamente estenuante. Penso che il caldo sarà una sfida enorme per tutti, e poi la pista stessa è molto fisica. Non vedo l’ora di correre lì”.

E sulla sua parte preferita del circuito afferma: «Non so come si chiamano… tutte quelle esse al centro. È una bella sfida, ma divertente, soprattutto con un set di gomme nuove. È sempre bello passare di lì».

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