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I circuiti del motomondiale – Phillip Island Circuit

Il Phillip Island Circuit regala sempre gare molto spettacolari. Il tracciato segue le ondulazioni del terreno su cui si posa.

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MotoGP in azione al Phillip Island Circuit
MotoGP in azione al Phillip Island Circuit (© MotoGP)

Il circus della MotoGP si appresta a correre nel Phillip Island Circuit. La tappa australiana è ormai una grande classica del calendario, oltre ad essere uno dei tracciati che negli anni ha regalato le gare più spettacolari. Qui in passato si sono decisi anche diversi mondiali, essendo sempre stata una delle ultime gare della stagione.

Le caratteristiche del Phillip Island Circuit

Il tracciato, costruito nel 1956, è in calendario con continuità dal 1997. Il Phillip Island Circuit è lungo 4,45 km ed è composto da 12 curve, 5 a destra e 7 a sinistra. La pista segue l’ondulato terreno su cui è stato costruito, sul ciglio di una scogliera, elemento che lo rende molto divertente. Le insidie cominciano subito con le prime due curve, entrambe molto lunghe e molto veloci. In passato sono state teatro di incidenti tanto spettacolari quanto pericolosi.

Le due curve più lente sono i tornantini, punti più appetibili per eventuali sorpassi, visto che arrivano entrambi dopo dei tratti piuttosto veloci. Nel secondo, quello in discesa, in passato ci sono stati diversi sorpassi decisivi per le sorti di gare e titoli mondiali.

Una grande incognita del Phillip Island Circuit è legata al consumo delle gomme. Nel 2013, dopo una riasfaltatura, la gara si svolse addirittura con un cambio moto obbligatorio per garantire il massimo della regolarità In quell’occasione Marc Marquez prese bandiera nera perché effettuò il cambio con un giro di ritardo rispetto a quanto stabilito dalla direzione gara. Quest’anno i piloti correranno nuovamente con un asfalto nuovo, Piero Taramasso ha già espresso la sua preoccupazione a riguardo.

Circuito di Phillip Island

Circuito di Phillip Island (© Phillip Island Circuit)

Le statistiche

Il primo posto delle vittorie in top class se lo spartiscono attualmente due assolute leggende di questo sport: Valentino Rossi e Casey Stoner. Entrambi hanno infatti ottenuto 6 successi a Philip Island. L’australiano ha vinto consecutivamente dal 2007, anno del suo primo mondiale in MotoGP, al 2012. Valentino invece ha ottenuto 5 successi consecutivi, tra il 2001 e il 2005, per poi vincere anche nel 2014. Il pilota marchigiano è in testa nell’albo d’oro complessivo con 8 trionfi.

Tra i piloti in attività, il più vincente è Marc Marquez, che ha ottenuto 3 vittorie in MotoGP (2015, 2017 e 2019) e 1 anche in 125 nel 2010. L’ultimo successo italiano in top class risulta invece essere proprio quello di Valentino Rossi nel 2014.

Nelle due edizioni corse post Covid, 2022 e 2023, hanno vinto due outsider: Alex Rins su Suzuki e Johann Zarco su Pramac, alla prima vittoria in carriera. Per Bagnaia sono invece arrivati un 3° e un 2° posto pesantissimi in ottica titolo. In entrambi i casi ha guadagnato punti pesanti sui suoi diretti concorrenti (Fabio Quartararo caduto; Jorge Martin 5°).

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