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Cristina Gutierrez verso la Dakar 2026: «Il mio obiettivo è un Top-5 nella generale. Correre con Loeb e Al-Attiyah è un sogno ma anche una responsabilità»

«Abbiamo tutto per vincere la Dakar: piloti, macchina e ingegneri. Il veicolo è migliorato molto rispetto all’anno scorso, è più leggero e più affidabile. Abbiamo rinforzato le parti più deboli. Sarà complicato, ma andremo a dare il massimo».

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Cristina Gutierez al Rally Raid BP Portugal 2025
Cristina Gutierez al Rally Raid BP Portugal 2025 (© Red Bull Content Pool)

Cristina Gutiérrez affronta la sua decima Dakar nel 2026 con la stessa serenità che l’ha sempre contraddistinta, ma con una consapevolezza nuova. Alla vigilia della sua seconda stagione nella categoria regina con Dacia, la pilota spagnola ha raccontato, in un intervista ad AS, come l’esperienza maturata abbia cambiato il suo approccio alla gara più dura del mondo. L’obiettivo non è più solo imparare, ma puntare a risultati concreti, come una top 5 nella classifica generale e, se le condizioni lo permetteranno, una vittoria di tappa.

Obiettivi chiari

Il primo passo è stato sentirsi davvero parte del progetto. Dopo il debutto nella classe Ultimate, Gutiérrez riconosce un cambiamento evidente nel proprio approccio.

«A dire il vero faccio ancora fatica a crederci (ride). Ma rispetto all’anno scorso non mi sento più una rookie, mi sento più stabile nella categoria e nel team. È come se ora ci credessi davvero al 100% e questo ti dà una fiducia extra quando guidi». 

«L’anno scorso non avevo accumulato abbastanza tempo in macchina o in gara per sapere davvero dove sarei stata. Ora non abbiamo corso quanto gli altri, questo è chiaro, ma sappiamo come stanno le cose. Sappiamo che ci sono piloti molto veloci, ma anche più irregolari o inclini all’errore. Per questo mi sento di dire che il mio obiettivo è un Top-5 nella generale. Non è una certezza, ma lavorare con standard alti è l’unico modo per crescere».

Cristina Gutierrez durante il Rally del Marocco 2025

Cristina Gutierrez durante il Rally del Marocco 2025 (© Red Bull Content Pool)

Il Dakar resta una gara imprevedibile, ma l’esperienza maturata ha permesso a Gutiérrez di fissare un obiettivo chiaro. Non una promessa, ma una direzione chiara per raggiungere il traguardo in cui crede. «Quando ho vinto il Dakar ho lavorato così: dicendomi ‘voglio vincere’. E la vittoria è arrivata».

Più chilometri e più fiducia nel pacchetto tecnico

Alla crescita mentale si è affiancato il progresso sul piano del pilotaggio. Anche se i chilometri in gara restano inferiori rispetto a quelli dei rivali, il lavoro svolto ha dato risultati concreti. «A livello di guida, più chilometri fai meglio è. Anche se mi mancano ore di guida in, abbiamo sfruttato al massimo quello che avevamo e tutto il lavoro fatto fuori dall’auto è stato decisivo».

Le gare di avvicinamento hanno rafforzato questa convinzione. «Tra la Dakar 2025 e il BP Ultimate Rally-Raid Portugal sono passati sei mesi senza gare. Arrivavo con dei dubbi, ma vedermi tra i primi sei o dieci mi ha fatto pensare: “non sono messa così male”. Aver disputato due gare ravvicinate, in Portogallo e poi in Marocco, mi ha fatto sentire molto più pronta per la Dakar 2026».

Un Dakar più duro e deciso dalla gestione

Secondo la spagnola, l’edizione in arrivo sarà tra le più impegnative degli ultimi anni, soprattutto per la durezza delle tappe. «Le speciali saranno molto lunghe e la gente corre davvero al limite. Il 95% del percorso è da fare con l’acceleratore al massimo».

Proprio questo approccio aggressivo potrebbe diventare un’arma a suo favore. «In una Dakar molto pietrosa e sconnessa, la gestione della gara sarà decisiva. Se qualcuno si prende troppi rischi, può pagarlo caro».

Cristina Gutierrez durante il Rally del Marocco 2025

Cristina Gutierrez durante il Rally del Marocco 2025 (© Red Bull Content Pool)

Toyota e Ford nel mirino, ma Dacia cresce

Tra i favoriti, Gutiérrez individua Toyota come riferimento, senza sottovalutare Ford. Ma anche Dacia ha compiuto un passo avanti. «In questo momento Toyota è il riferimento per tutti: ha vinto l’ultima Dakar e ha molta esperienza nel rally raid. Ma attenzione anche a Ford, perché arrivano molto forti e hanno fatto tanti miglioramenti».

Anche Dacia ha compiuto un passo avanti importante. «Abbiamo tutto per vincere la Dakar: piloti, macchina e ingegneri. Il veicolo è migliorato molto rispetto all’anno scorso, è più leggero e più affidabile. Abbiamo rinforzato le parti più deboli. Sarà complicato, ma andremo a dare il massimo».

La vittoria di tappa resta un obiettivo realistico, seppur complesso.«È complicato, ma non impossibile. L’anno scorso ho fatto Top-5 partendo da zero. Dipenderà molto dalle circostanze, ma vogliamo provarci. Mi piacerebbe regalare una vittoria di tappa a Dacia. Credo che ce la meritiamo».

Rivali in squadra

Con compagni di squadra e rivali come Sébastien Loeb, Nasser Al-Attiyah e Lucas Moraes, la sfida è anche psicologica. «È un sogno, ma anche una responsabilità. Devi riuscire a brillare in un cielo pieno di stelle. Il lavoro mentale serve per sentirti davvero parte di quel gruppo».

Le dieci Dakar 

Ripensando alle sue dieci partecipazioni consecutive, Cristina individua una lezione fondamentale imparata nel tempo. «Nella Dakar può succedere di tutto fino all’ultimo metro. Bisogna vivere giorno per giorno e lavorare fino alla fine. Non avrei mai immaginato di fare dieci Dakar di fila. Ci sono stati anni difficili in cui mi anche io mi sono data per vinta, ma tutto questo è un premio allo sforzo».

«La mia Dakar a cui darei 10? Quella che ho vinto nel 2024 nella Categoria Challenger, senza dubbi per come è avvenuto tutto. Non fu una competizione perfetta, ma ero in grande sintonia con la squadra. La nostra unione ci fece vincere la Dakar nell’ultima tappa e fu incredibile».

Cristina Gutierrez durante il Rally del Marocco 2025

Cristina Gutierrez durante il Rally del Marocco 2025 (© Red Bull Content Pool)

Guardando al futuro, senza fretta di scendere

Il futuro resta aperto, ma la volontà è chiara: continuare a correre. «Spero di essere ancora al Dakar. Vorrei rimandare il lavoro da dentista e continuare a competere, magari anche nei rally su terra».

«Quando è arrivata questa opportunità con Dacia è stato come il culmine di una fase incredibile della mia vita. So benissimo che qualora finisca il progetto con i Sandriders poi non sono sicura del futuro. Spero ci potranno essere altre opportunità. Al momento però spero che questa avventura nelle corse possa durare il più possibile».

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