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9 anni fa ci lasciava Jules Bianchi, il ricordo della F1

Il 17 luglio di 9 anni fa ci lasciava Jules Bianchi: il suo ricordo è ancora vivo nella mente e nel cuore degli appassionati.

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jules bianchi con la tuta della ferrari
Jules Bianchi in tuta Ferrari; guidò una Rossa in un test a Silverstone nel 2014 (© Ferrari.com)

9 anni senza Jules Bianchi: il 17 luglio 2015 ci lasciava il pilota francese. Il suo ricordo però ancora vivo nei cuori degli appassionati e di chi lo ha conosciuto, come dimostrato dai tanti tributi alla memoria del pilota condivisi nella giornata di oggi, sia dai protagonisti che dai tifosi.

9 anni senza Jules Bianchi: cosa ci ha lasciato

I fatti di quel tragico GP del Giappone del 2014 sono tristemente noti a tutti gli appassionati. In seguito, un coma di quasi 10 mesi prima delle sua morte esattamente 9 anni fa. Una vita e una carriera spezzate a soli 25 anni, quando Jules aveva ancora tanto da dare al mondo delle corse.

Il pupillo di Maranello: Bianchi era destinato a vestire il Rosso. Già nel 2014 aveva guidato la Ferrari F14T a Silverstone, e il suo percorso sembrava scritto.

Poi, l’incidente di Suzuka: sotto la pioggia, la Marussia di Jules Bianchi si infila sotto a una gru, entrata in pista per recuperare un’altra vettura. Quello fu l’inizio di una lunga battaglia tra la vita e la morte: il calvario di Jules terminò il 17 luglio dell’anno dopo.

Una tragedia che poteva essere evitata: spesso purtroppo, nel mondo delle corse, solo dopo eventi del genere si pensa a come migliorare le norme di sicurezza. Innanzitutto, è stata introdotta la Virtual Safety Car. Una via di mezzo tra bandiera gialla e Safety Car, ormai diventata una presenza stabile nei GP di F1.

Poi, nel 2018, il cambiamento più importante: da ormai 6 anni è stato reso obbligatorio l’Halo sulle vetture di F1. Un dispositivo di sicurezza a forma di aureola che protegge il capo dei piloti, senza il quale oggi sarebbe impensabile correre, specialmente alla luce di tutte quelle volte in cui l’Halo si è rivelato necessario.

Basti pensare al GP del Bahrain del 2020 e allo spaventoso scontro di Grosjean contro le barriere: un mare di fiamme, dalle quali lo svizzero uscì vivo proprio grazie all’Halo. Oppure, uno dei momenti di massima tensione della rivalità Hamilton-Verstappen nel 2021: fu l’Halo a proteggere la testa del britannico dallo pneumatico della Red Bull, che aveva preso quota dopo un contatto.

Non bisogna però mai abbassare la guardia, dando per scontate le misure di sicurezza. Due anni fa, proprio a Suzuka, Pierre Gasly criticò aspramente la gestione dei mezzi di servizio da parte della direzione gara, dopo l’entrata in pista di una gru, prima ancora che le vetture facessero ritorno ai box.

Fu a detta di molti una grave disattenzione: su tutti, fu proprio Phillippe Bianchi, padre di Jules, a criticare la direzione in quell’occasione.

Il GP d’Ungheria e il toccante tributo di Sebastian Vettel

Il nome di Jules Bianchi resterà sempre fortemente legato alla figura del Cavallino, e nella settimana che ci porta verso il GP d’Ungheria, è impossibile non pensare alla gara dell’Hungaroring di 9 anni fa.

Nel 2015, si corse a Budapest solo 9 giorni dopo la sua morte. Il dolore era fortissimo, specialmente per i piloti che lo avevano conosciuto da vicino. Nella gara, a trionfare fu proprio una Rossa, quella di Sebastian Vettel. Il tedesco dedicò in maniera toccante il successo a Jules, ricordando che sicuramente, prima o poi, sarebbe stato parte della famiglia Ferrari.

Forse Jules Bianchi sarebbe stato proprio compagno di squadra di Sebastian Vettel, e magari, in seguito, anche di Charles Leclerc. L’attuale pilota della Rossa ha sempre avuto un rapporto speciale con Jules, che per lui è stato un grande mentore. Anche per questo Charles è così legato al Rosso, il colore che il suo amico avrebbe dovuto vestire.

Il ricordo dei protagonisti

Come ogni anno, nell’anniversario della sua morte tanti protagonisti del mondo delle corse hanno tributato la memoria di Jules. A partire dai canali ufficiali della F1: «Un vero pilota, il cui sorriso brillava tanto quanto il suo talento. Ti ricordiamo, Jules».

Anche Ferrari ha voluto ricordare il pilota, indissolubilmente legato a Maranello e alla Scuderia: «Jules, scomparso ma mai dimenticato»; il messaggio è stato condiviso anche da Charles Leclerc tramite il suo profilo Instagram.

Il tributo più toccante però è stato sicuramente quello di Phillippe, padre di Jules. Ha ricordato la memoria del figlio con con un commuovente post sul suo profilo Instagram.

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