Formula 1
È morto Andrea de Adamich, ex pilota e storico volto dei motori
Il triestino è mancato nella mattinata di oggi. Dopo i successi con l’Alfa Romeo nel Campionato Europeo turismo, de Adamich aveva guidato anche per molti marchi molto noti nel mondo della F1. Molto conosciuto anche per la sua carriera giornalistica.

All’età di 84 anni è venuto a mancare Andrea de Adamich. Il suo nome era molto legato al mondo dei motori, di cui ha fatto parte sia come pilota di F1, che come giornalista e conduttore televisivo. Un passaggio, quello dalla pista alla comunicazione, forzato da un brutto incidente avvenuto nel 1973, che mise la parola fine alla sua carriera da pilota.
La carriera da pilota di Andrea de Adamich
In carriera vanta due vittorie nel Campionato Europeo turismo, nel 1966 e nel 1967, a bordo di una Alfa Romeo GTA. L’esordio in F1 avvenne proprio nel 1967, anche se in una gara non ufficiale, a bordo di una Ferrari, scuderia di cui era terzo pilota in quegli anni. Ufficialmente, il primo appuntamento a cui prese parte fu il GP del Sudafrica 1968, gara che non riuscì a concludere a causa di un incidente. Nello stesso anno, un infortunio al a Brands Hatch lo mise fuori gioco per quasi tutto il resto della stagione.
Nelle stagioni successive ebbe l’onore di correre per altri marchi molto prestigiosi. Andrea de Adamich, dopo l’avventura in Ferrari, corse anche per McLaren, March, Surtees e Brabham. Con questi ultimi due marchi, tra il 1972 e il 1973, ottenne per due volte il miglior piazzamento della sua carriera in F1: 4° posto.
Proprio nel ’73 però, durante il GP di Gran Bretagna, un brutto incidente gli causò fratture multiple a entrambe le gambe. Da lì la decisione di appendere definitivamente il casco al chiodo.
Volto televisivo e non solo
Terminata bruscamente la sua carriera da pilota, de Adamich entrò quasi subito nel mondo della televisione. Cominciò con le telecronache della F1, insieme a Guido Schittone, per poi passare alla conduzione. Nel 1982 gli ottenne da Mediaset la conduzione del programma Grand Prix, storica trasmissione che andava in onda su Italia1. Rimase nel settore della comunicazione sportiva fino al 2009.
A lui va dato atto anche della fondazione del Centro Internazionale Guida Sicura, nel 1991, progetto a cui si è sempre dedicato intensamente. Nel 2022, per i suoi meriti, era stato proclamato Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.









