Seguici su

Formula 1

Aston Martin può essere la sorpresa del 2026 grazie ai motori Honda

Con i nuovi regolamenti e l’arrivo dei motori giapponesi, la scuderia di Lawrence Stroll sogna il salto di qualità.

Pubblicato

il

aston martin honda 2026
Aston Martin passerà alle power unit Honda nel 2026 (© Aston Martin F1)

Aston Martin ha chiuso in crescendo la prima parte di stagione: dopo un inizio da dimenticare, gli ultimi aggiornamenti portati sulla AMR25 hanno consentito a Fernando Alonso e Lance Stroll di centrare la zona punti per 5 volte nelle ultime 6 gare. Gran parte degli sforzi della casa inglese però sono focalizzati sul 2026: con i nuovi regolamenti e i motori Honda, Aston Martin sogna in grande.

Da cliente a costruttore: Aston Martin e Honda insieme dal 2026

Nel 2026 Aston Martin non produrrà internamente i propri motori, ma grazie all’accordo con Honda siglato nel 2023 non sarà più cliente di un team rivale. Quindi, il team inglese avrà il controllo totale sulla progettazione della vettura.

Una condizione essenziale per ambire a titoli mondiali, come dimostrano gli esempi recenti di Mercedes – dominatrice dal 2014 grazie al proprio motore – e Red Bull, che proprio con Honda ha costruito l’era vincente iniziata nel 2021.

A rafforzare le ambizioni del team di Lawrence Stroll ci sono le nuove infrastrutture di Silverstone: galleria del vento, simulatore e campus tecnico già pienamente operativi. Adrian Newey, entrato in squadra la scorsa primavera, sta già lavorando per ottimizzare la correlazione tra dati in fabbrica e prestazioni in pista.

newey stroll aston martin

Adrian Newey e Lawrence Stroll (© Aston Martin F1)

Il 2026 si annuncia come un punto di svolta tecnico senza precedenti. Cinque costruttori (Ferrari, Mercedes, Honda, Audi e Red Bull-Ford) porteranno in pista i propri motori. In questo contesto, la competitività della power unit sarà un fattore decisivo, con margini enormi sia di successo sia di fallimento.

Wolff: “Mi aspetto molto da Ferrari e Aston Martin”

Anche Toto Wolff, team principal di Mercedes, riconosce il potenziale del nuovo scenario. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’austriaco ha indicato Ferrari e Aston Martin come le principali minacce per il 2026: «Mi aspetto che Ferrari sia molto competitiva. Anche Honda ha dimostrato di essere forte. Mi aspetto molto da loro insieme ad Aston Martin».

Per ora non c’è nulla di concreto, ma la griglia potrebbe essere molto equilibrata al debutto dei nuovi regolamenti. Questo è sicuramente quanto si augurano F1 e FIA, che per garantire competitività hanno anche introdotto l’ADUO (Additional Development and Upgrade Opportunities). È un sistema di sviluppi a favore dei costruttori, basato sulle performance, che offrirà benefici a chi è rimasto indietro nello sviluppo.

La prova del nove per Aston Martin

Per Aston Martin, il 2026 sarà un banco di prova definitivo. Dopo l’exploit del 2023 e la flessione degli anni successivi, la squadra si gioca la credibilità come progetto di vertice. L’arrivo di Adrian Newey, l’ingresso di Andy Cowell e la partnership con Honda hanno alzato le aspettative: ora il team non avrà più alibi.

Il rischio è alto, ma anche la posta in palio. Con infrastrutture moderne, ingegneri di prim’ordine e un motorista campione del mondo, Aston Martin ha finalmente la possibilità concreta di diventare una protagonista stabile della Formula 1. Il 2026 dirà se la scommessa Honda sarà davvero la carta vincente.

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *