Formula 1
Ayrton Day a Imola: l’incontro tra passione ed emozione
A Imola si è svolto, come da tradizione, l’Ayrton Day. Una giornata piena di emozioni, in memoria di due grandi campioni.

Oggi, 1° maggio, come tutti gli anni, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola è stato lo scenario dell’Ayrton Day. Una giornata dedicata alla memoria sia dell’asso brasiliano, che di Roland Ratzenberger, pilota austriaco deceduto il giorno precedente a causa di un incidente alla curva Villeneuve. L’evento è stato, come al solito, nutrito da un grandissimo seguito. Tante persone, giovani e adulti, hanno deciso di partecipare alla commemorazione.
Ayrton Day: il successo della camminata benefica
Il primo evento andato in scena nella giornata odierna è stata la camminata non competitiva all’interno dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Per prendervi parte, bastava presentarsi all’interno dell’impianto in mattinata, dalle 8:30, e fare una donazione libera di minimo 5 euro. I soldi raccolti saranno destinati alle associazioni Insieme a Te e Fondazione Montecatone.
Elena Penazzi, Assessore del Comune di Imola e dell’Autodromo, ha così commentato il traguardo raggiunto: «Oltre 500 persone hanno partecipato con affetto alla camminata organizzata in favore delle due associazioni: Insieme a Te, che si occupa di uno stabilimento in Romagna per accogliere persone con disabilità e Fondazione Montecatone, che da sempre collabora in sinergia con il nostro Autodromo».
L’assessore ha poi spiegato il motivo che ha spinto verso l’organizzazione di questa iniziativa: «Abbiamo voluto ricordare l’attenzione che aveva Ayrton verso i più deboli, per questo è stata organizzata la raccolta fondi – e il risultato è stato notevole – Sono stati raccolti oltre 2500 euro, grazie mille a tutte le persone che hanno partecipato».
La processione nei luoghi dei due incidenti
Alle 13:45, dalla griglia di partenza, è partito il corteo verso la prima tappa del viaggio: il Tamburello, sede del tragico incidente di Ayrton Senna esattamente 31 anni fa. Arrivati lì, ci sono stati una serie di interventi. Il primo a parlare è stato il Sindaco di Imola, Marco Panieri che, dopo aver introdotto gli altri partecipanti, ha ricordato così i due piloti: «La figura di Ayrton è stata importante anche come persona, oltre che come pilota. Nell sua vita ha sempre guardato ai più deboli. Oggi abbiamo anche deciso di ricordare Roland Ratzenberger, altro grande campione chi ci ha lasciati».

L’inizio della camminata verso il Tamburello
Dopo le sue parole, sono arrivate quelle di Elena Penazzi e poi è toccato a Giancarlo Minardi. Nel suo intervento, ha subito ricordato quanto fu straziante quel giorno: «Alle 14:17 di 31 anni fa si spense la luce, fu uno dei giorni più brutti della mia vita. In quel momento persi un amico». Un pensiero anche dedicato a Ratzenberger: «Qui con noi abbiamo Leavy, un rappresentante della sua famiglia. Giusto che tutti gli anni si ricordino entrambi nella stessa giornata».
Dopo le parole di Alessandro Rasponi, curatore del monumento dedicato ad Ayrton e di Don Pasini, definito dal Sindaco Il Parroco dei motori è andata in scena la posa dei fiori in entrambi i punti. Il tutto accompagnato dalla benedizione proprio del Parroco.
Le emozioni dell’Ayrton Day a Imola
L’entusiasmo dei molti presenti, talvolta trasformatasi in malinconia e lacrime al momento dei minuti di silenzio dedicati ai due piloti. L’Ayrton Day di Imola è stato un continuo mix di emozioni, messe in scena da persone appassionate, che hanno partecipato con trasporto all’evento. Una giornata speciale, nel ricordo di due personaggi che sono stati purtroppo protagonisti di una delle pagine più tragiche della storia della F1.

I fiori posati sulla curva Villeneuve, in memoria di Roland Ratzenberger
Al momento della posa dei fiori per Senna, i pianti di Minardi e di tanti altri dei presenti, hanno subito lasciato spazio ad un coro dedicato al grande campione brasiliano, cantato all’unisono. Molto bello anche vedere la partecipazione della famiglia Ratzenberger. In sua rappresentamza oggi c’era Peter Leavy, regista del documentario uscito l’anno scorso sulla carriera di Roland. Peter ci ha tenuto ha ringraziare tutti i presenti, anche da parte della famiglia austriaca.