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Bandiere nelle corse in pista: cosa significano?

Bandiere nelle corse in pista: cosa vogliono dire? Ecco una breve guida per conoscerne il significato

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Una segnalazione alla curva Tosa dell'Audoromo di Imola (© Autodromo Imola)
Una segnalazione alla curva Tosa dell'Audoromo di Imola (© Autodromo Imola)

Le bandiere nelle corse in pista, come Formula 1, MotoGP o WEC, vengono sventolate dai commissari di percorso, o “accese” sui pannelli luminosi presenti lungo il percorso. Spesso se ne parla durante i pre e post-gara, in caso delle discussioni su eventuali sanzioni.

Ma cosa significano?  Ecco una breve guida su quello che troppo spesso viene dato per scontato.

Bandiere nelle corse: diverse tra auto e moto

Queste bandiere sono utilizzate dai commissari di percorso dislocati lungo la pista, in autonomia o su richiesta della direzione gara. Servono per comunicare lo stato della pista o della corsa durante le prove libere, le qualifiche e la gara.

La prima cosa da sapere è che, tra corse di auto e corse di moto, le bandiere possono avere significati diversi.

Bandiere nelle corse automobilistiche in pista

Bandiere utilizzate solo sul rettilineo di arrivo

Bandiera nazionale (agitata): è utilizzata per dare la partenza della gara, nel caso di mancato funzionamento o mancato utilizzo del semaforo. Ad esempio, per scelta dell’organizzatore, anche per esigenze di spettacolo e televisive, nella 24 Ore di Le Mans il via è comunicato utilizzando il tricolore francese.
Bandiera rossa (agitata): è agitata sulla linea di partenza quando è stata presa la decisione di arrestare una sessione di prove o la corsa. I sorpassi sono vietati. È esposta contemporaneamente anche in tutte le postazioni che si trovano sul tracciato. È mostrata su esclusiva indicazione della direzione gara.
Nell’Allegato H dell’International Sporting Code FIA, è precisato che «i piloti devono ricordare che in pista possono essere presenti veicoli di gara e di servizio. Il circuito può essere completamente bloccato a causa di un incidente. Le condizioni meteorologiche possono aver reso il circuito non percorribile a velocità di gara».
Bandiera a scacchi neri e bianchi (agitata): significa la fine di una sessione di prove, di qualifiche o della gara.

Bandiere fisse

Bandiera nera (fissa, esposta insieme a una tabella numerica): il pilota indicato dalla tabella numerica deve fermarsi al proprio box al primo passaggio utile. In gara è esposta per una squalifica.
In prova può essere utilizzata anche per costringere il pilota ad entrare per verificare un malfunzionamento ai sistemi di cronometraggio o di monitoraggio dell’auto da parte della Federazione. È esposta su esclusiva indicazione della direzione gara.
Bandiera nera con disco arancione (fissa, è esposta insieme a una tabella numerica): il pilota indicato dalla tabella numerica dovrà fermarsi al proprio box nel giro successivo. Il motivo è che la sua vettura ha problemi meccanici per potrebbero costituire un pericolo per se stesso o per gli altri piloti.
Il pilota potrà ripartire non appena il problema sarà stato risolto, sotto supervisione dei commissari tecnici. È esposta su esclusiva indicazione della direzione gara.
Se il problema è particolarmente grave, che può provocare un grande pericolo per i piloti in pista, i commissari, istruiti dalla direzione gara, possono invitare il pilota a fermarsi in una delle postazioni commissari a bordo pista. È esposta su esclusiva indicazione della direzione gara.
Bandiera nera e bianca divisa in diagonali (fissa, è esposta insieme a una tabella numerica): questa bandiera dovrà essere mostrata una sola volta e costituisce un avvertimento: indica al pilota interessato che è stato segnalato per un comportamento scorretto. È esposta su esclusiva indicazione della direzione gara.

Bandiere usate lungo il percorso

Bandiera rossa (agitata): interrompe la gara. Tutti i piloti debbono rallentare immediatamente e ritornare alla corsia dei box. I sorpassi sono vietati. È esposta su esclusiva indicazione della direzione gara.
Bandiera gialla (agitata): è un segnale di pericolo. È esposta in autonomia dai commissari di percorso.
È mostrata ai piloti in due modi con i seguenti significati:
una sola bandiera significa che c’è un pericolo nella via di fuga. Secondo l’allegato H, «la riduzione di velocità da parte del pilota deve essere evidente. Ci si aspetta che il conducente freni prima e/o ridotto sensibilmente la velocità in quel settore». Inoltre, i piloti non devono sorpassare ed essere pronti a cambiare direzione;
due bandiere agitate significano che un pericolo ostruisce totalmente o parzialmente la pista. Citando il regolamento FIA, i piloti devono «ridurre la velocità in modo significativo, non superare ed essere pronti a cambiare direzione o a fermarsi».
Bandiera blu (agitata): indica ad un pilota che sta per essere sorpassato e deve agevolarlo alla prima occasione. Nel caso della gara indica un doppiaggio.
Durante le prove significa semplicemente che un pilota è seguito da uno significativamente più veloce, probabilmente durante un tentativo di giro veloce. È esposta in autonomia dai commissari di percorso.
Bandiera bianca (agitata): è utilizzata per comunicare al pilota che c’è un veicolo molto più lento sul tratto di pista immediatamente seguente. È esposta in autonomia dai commissari di percorso.
Bandiera verde (agitata): indica che la pista è libera da pericoli, dopo un incidente o a seguito di presenza in pista di olio o acqua. Da lì in avanti, sono permessi i sorpassi. È esposta in autonomia dai commissari di percorso. In caso di Safety Car, è esposta dal traguardo in avanti, sempre su indicazione della direzione gara.

Bandiere fisse

Bandiera gialla a strisce (fissa): indica il cambiamento dell’aderenza in pista dovuto alla presenza sulla pista di olio, acqua o ghiaia. È esposta in autonomia dai commissari di percorso, a volte in seguito ad un breve consulto via radio con la direzione gara.
Bandiera bianca con la croce di Sant’Andrea (fissa):Indica la presenza di pioggia in quel tratto di pista. È esposta se la gara non viene dichiarata bagnata prima del suo inizio. Viene esposta in autonomia dai commissari di percorso.

Bandiere nelle corse motociclistiche in pista

Nelle moto le bandiere hanno fondamentalmente lo stesso significato. La differenza più grande è che tutte le bandiere sono agitate. Per questi motivi, la bandiera gialla a strisce ha le bande orizzontali più larghe, tre di colore rosso e due gialle, in modo tale da essere viste meglio dai piloti.

Inoltre, la bandiera nera e la bandiera nera con il disco arancio, accompagnate dalla tabella numerica, sono esposte in tutta la pista, non solo sul rettilineo.

Durante le gare della MotoGP, la bandiera bianca indica la possibilità di cambiare moto nelle gare cosiddette flag-to-flag, dove la pista va via via bagnandosi o via via asciugandosi. È esposta su indicazione della direzione gara.

Bandiere nelle corse: quando producono i loro effetti?

La cosa fondamentale da sapere è che le bandiere producono i loro effetti non dal momento in cui vengono viste dal pilota. Invece, le bandiere iniziano il loro effetto dalla linea immaginaria tracciata dal punto in cui la bandiera è esposta in poi, fatto salvo per le bandiere riferite ai piloti.

Per fare un esempio pratico, la gara non finisce quando un pilota vede la bandiera a scacchi, ma quando taglia il traguardo, generalmente passando sotto la bandiera. Stessa cosa per una bandiera verde: il settore verde inizia dal punto in cui viene segnalato.

Un pilota non può, ad esempio, sorpassarne un altro quando vede la bandiera verde dopo un regime di bandiera gialla. È necessario attendere il momento in cui viene superata la prima bandiera verde visibile in pista.

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