Formula 1
Briatore mette in dubbio il futuro di Colapinto in Alpine: «Non è ciò che mi aspettavo»
«Ho già visto tutto, non credo di dover vedere altro. Forse non era il momento giusto per avere Franco in Formula 1. Forse serviva un altro anno prima di entrare nel Circus».

Il futuro di Franco Colapinto in Formula 1 con Alpine è in bilico dopo le recenti parole di Flavio Briatore, rilasciate ai media presenti a Zandvoort. Il manager piemontese ha infatti messo in discussione la permanenza del rookie argentino, sottolineando come i risultati ottenuti finora non siano stati all’altezza delle aspettative.
Briatore: «Forse non era il momento giusto»
Promosso dopo il Gran Premio di Miami al posto di Jack Doohan, l’argentino arrivato a inizio anno come pilota di riserva (dalla Williams) ha faticato a tenere il passo di Pierre Gasly. Il miglior risultato resta il 13° posto ottenuto a Monaco e in Canada, lontano dalla zona punti.
Secondo Briatore, Colapinto non ha soddisfatto i tre parametri fissati: essere veloce, conquistare punti e non commettere errori. Un bilancio che, alla luce delle prime uscite, spinge Alpine a valutare scenari alternativi. «Ho già visto tutto, non credo di dover vedere altro», ha affermato Briatore, sottolineando la difficoltà di un debuttante a gestire monoposto «molto pesanti e molto veloci. Forse non era il momento giusto per avere Franco in Formula 1. Forse serviva un altro anno prima di entrare nel Circus. Non sono contento dei risultati: lui ci prova molto, noi ci proviamo molto con gli ingegneri, ma non è ciò che mi aspettavo».

Franco Colapinto, Alpine F1 Team (© Alpine)
Il futuro di Colapinto sarà lontano da Alpine
Negli ultimi mesi si può notare però un cambio di approccio del manager piemontese. Lo scorso maggio, quando le voci su un appiedamento di Jack Doohan erano all’ordine del giorno, disse: «La pressione non serve a niente. Vuoi fare la Formula 1? La pressione ce l’hai sempre. Non accetto quando dicono che Doohan ha avuto pressione, perché quando arrivi in Formula 1 la pressione ce l’hanno tutti. La pressione c’è l’ha chi va a lavorare alla Fiat a 2.500 euro, anche meno, al mese, quelli hanno la pressione».
Nel caso di Colapinto, invece, Briatore ha riconosciuto anche il peso della pressione su un esordiente chiamato a guidare per una scuderia come Alpine: «Forse abbiamo messo troppa pressione su di lui. Essere in un grande team come il nostro, Mercedes o altri mette una pressione maggiore rispetto ad altre squadre. L’anno scorso ha fatto due o tre buone gare, ma essere in squadra con un pilota forte e dover competere sempre con lui non è semplice. Dobbiamo considerare anche la parte umana di questi ragazzi». Una situazione sulla quale lo stesso Briatore si mette in discussione: «Forse ho mancato qualcosa nella gestione di Colapinto, ma sul suo futuro, onestamente, non lo so».

Franco Colapinto, Alpine F1 Team (© Alpine)
Un cambio di linea che, da una vecchia volpe come il piemontese, è comprensibile. Doohan, infatti, non fu scelto da Briatore. Colapinto sì, e l’argentino è anche costato un esborso consistente ad Alpine. Difficile pensare a un cambio di line-up in questa stagione, nonostante ia possibile per regolamento. Alpine si sta guardando però intorno per il prossimo anno.