Formula 1
Charles Leclerc: «L’arrivo di Hamilton è motivante»
Charles Leclerc attraverso un’intervista ha ripercorso l’arrivo di Hamilton in Ferrari, la prima parte di stagione della rossa e il futuro
Charles Leclerc in un’intervista esclusiva a Roberto Chinchero per Motorsport.com, ha raccontato come ha vissuto la notizia dell’arrivo di Hamilton in Ferrari, le difficoltà degli ultimi mesi in pista, il rapporto con Sainz e il futuro che attende la Scuderia Ferrari.
L’arrivo di Hamilton in Ferrari
Il pilota monegasco ha affermato di non aver voluto sapere nulla sulla trattativa con Hamilton. Era a conoscenza che le due parti stavano parlando e che l’esito poteva essere positivo.
«Era nell’aria da un po’ di tempo, ma fino a quando non c’è una conferma ufficiale non puoi esserne certo. Sapevo che c’era interesse da entrambe le parti, e in questi casi è molto probabile che si arrivi ad un accordo. Non ho chiesto di saperne di più, non fa parte del mio ruolo, ma devo dire che tutti sono sempre stati molto aperti e sinceri nei miei confronti».
Leclerc sa perfettamente che la presenza di un sette volte campione del mondo al suo fianco, metterà ancora più sotto il riflettore le sue prestazioni. Il numero #16 della Ferrari vede però positivamente l’arrivo di Hamilton e non vede l’ora di mettersi alla prova.
«Quando hai un sette volte campione del mondo che si unisce al team è sempre una buona notizia, molto interessante e molto motivante. È interessante perché potrò imparare da uno dei migliori piloti nell’intera storia della F1, ed è molto motivante perché mi intriga il confronto con Lewis a parità di macchina».
«Non mi piace trovarmi dietro, e credo che sia così per tutti i piloti in griglia, vuoi sempre essere il primo, in qualsiasi situazione. Quando ero con Seb, ad esempio, odiavo ritrovarmi alle sue spalle, sapevo di essere al mio primo anno in Ferrari e che mi stavo confrontando con un compagno di squadra molto più esperto, ma la ritenevo una giustificazione sufficiente. Per quanto mi riguarda odio essere battuto».
Rincorsa Ferrari
Fino a Monaco la Scuderia di Maranello sembrava la seconda forza in campionato dietro alla Red Bull. La vittoria di Leclerc a casa sua sembrava poter dare la chiave di volta al 2024, ma da Montreal e Barcellona la SF-24 sembra aver perso performance e velocità.
«Prima di Monaco abbiamo portato in pista poche evoluzioni, ma tutti gli aggiornamenti sono stati in linea con le aspettative. La piattaforma della vettura in generale si è confermata molto stabile, il che ha aiutato me e Carlos ad estrarre il massimo».
«A Montreal ci sono stati altri motivi, ovviamente non abbiamo ottenuto i risultati che speravamo di raggiungere ed il problema di affidabilità che si è verificato in gara ci è costato un buon risultato. Dalla Spagna in poi qualcosa è cambiato, abbiamo portato delle novità sulla macchina che ci avevano fatto vedere dei buoni numeri, nelle simulazioni, ma in pista abbiamo scoperto che proprio gli aggiornamenti innescavano il saltellamento della monoposto».
Scommesse aggressive
Quando sei in difficoltà capita anche di cambiare approccio e trovarsi a fare delle scelte per massimizzare il risultato. A volte pagano e altre no, ma ci sono momenti si tenta il tutto per tutto.
«In certe situazioni hai davvero poche opportunità. Intendo dire che se vuoi far luce su un problema devi fare scelte estreme, se ti muovi con piccole modifiche rischi di aumentare la confusione. La situazione in cui ci siamo trovati ci ha spinti ad essere aggressivi con l’obiettivo di capire l’origine dei problemi. Posso dire di essere stato in più di un’occasione piuttosto drastico nelle scelte, e questo ha compromesso tre o quattro weekend».
«Ti ritrovi alle prese con una monoposto che saltella, non puoi andare troppo vicino al limite perché l’imprevedibilità del suo comportamento ti costringe a mantenere un margine di sicurezza. In questo scenario sono cosciente di espormi al rischio di pagare un prezzo, semplicemente perché non si sposa bene con il mio approccio».
«Comunque, non credo che sia stato questo il problema principale nelle gare in cui non siamo andati come avremmo voluto, abbiamo pagato delle scelte estreme sulla monoposto per poter capire l’origine dei problemi».
L’episodio di Silverstone e la relazione con Bryan Bozzi
Un altro aspetto da migliorare è sempre apparso quello della comunicazione. Da qualche mese Charles ha cambiato il suo ingegnere di pista passando da Xavier Marcos a Bryan Bozzi. I due stanno ancora cercando l’equilibrio perfetto e ogni tanto avvengono delle incomprensioni come a Silverstone.
In quell’occasione Leclerc si è fidato della squadra ed è rientrato ai box per montare le gomme da bagnato, in quanto sarebbe dovuto iniziare a piovere intensamente; ma così non è andata.
«Bryan ha fatto un lavoro incredibile per riuscire ad inserirsi a metà stagione in un ruolo non semplice, e sappiamo di avere ancora del lavoro da fare insieme. A Silverstone è stata una delle prime volte in cui ci siamo trovati in condizioni atipiche».
«Quindi penso che quella di Silverstone sia stata probabilmente la prima volta in cui ci siamo trovati in una situazione molto particolare, ed è emerso che dobbiamo ancora migliorare qualcosa nella comunicazione, fa parte del lavoro che dobbiamo fare insieme, io e Bryan».
«Tornando al GP di Gran Bretagna, è stata la cosa giusta da fare? No, non lo è stata, e sono stato chiaro. Ma da quel momento in poi abbiamo lavorato molto bene, non vogliamo che si verifichi nuovamente quanto accaduto a Silverstone».
Vasseur e la gestione del team
In Ferrari stanno cambiando molte cose; anche a livello manageriale e gestionale. Leclerc conosce bene l’operato di Vasseur ed è convinto che con il nuovo approccio la squadra potrà fare un salto in avanti.
«Credo che oggi le persone che operano abbiano una maggiore responsabilità. L’obiettivo è di mettere tutti i componenti della squadra nella posizione migliore per permettere loro di dare il 100%, e per far questo devono sentire la fiducia di Fred. Credo che sia stato molto bravo a portare avanti questo cambiamento d’approccio».
L’uscita di Enrico Cardile, in direzione Aston martin, è stato un pò un fulmine a ciel sereno. Con una persona come Vasseur al comando però la situazione non risulta essere preoccupante; anzi Charles ha piena fiducia nel lavoro del suo Team Principal.
«Ho sempre fiducia al 200% nell’operato di Fred. Mi fido completamente, sono certo che gestirà la situazione nel miglior modo possibile, e sono anche pienamente fiducioso che non ci saranno influenze negative sulla squadra. Si tratta sempre del gruppo, non tanto di una persona in particolare».
Il rapporto con Carlos Sainz
Nonostante il pilota spagnolo sia in partenza, il monegasco afferma che la loro relazione in questi mesi non è cambiata, anche se l’episodio di Barcellona poteva far sembrare così.
«Io mi fido totalmente del lavoro della squadra e credo che sia lo stesso anche per Carlos. A volte le differenze di vedute sono in realtà legate al modo in cui si parla, una parola leggermente diversa può essere interpretata in un modo molto differente».
«Sinceramente, vivendo all’interno del team ho sempre avuto la sensazione di avere lo stesso ottimismo e lo stesso feedback (di Sainz, ndr), forse il modo in cui viene rappresentato dall’esterno è un po’ diverso. Abbiamo fatto grandi progressi negli ultimi sette-otto mesi, poi sono arrivati i problemi di Barcellona ma è stato un caso isolato, abbiamo capito dove abbiamo sbagliato e sono sicuro che torneremo presto sulla buona strada».
L’arrivo di Hamilton ha portato Carlos Sainz a separarsi dalla Scuderia Ferrari dopo quattro stagioni insieme. Charles riconosce tutto il lavoro fatto insieme al compagno di squadra per far crescere il team.
«Sono molto contento del modo in cui ho lavorato con Carlos, è un pilota incredibile ed abbiamo superato momenti molto difficili durante la nostra esperienza in Ferrari. Ed è anche grazie al suo contributo se stiamo migliorando, abbiamo sempre lavorato bene insieme».