Formula 1GP Spagna
F1, sfide e segreti del Circuit de Barcelona-Catalunya
Il tracciato catalano unisce sezioni ad alta velocità, curve tecniche e frenate impegnative: un vero banco di prova per l’equilibrio aerodinamico e meccanico delle vetture

Dal 1991 il Circuit de Barcelona-Catalunya ospita il GP di Spagna di F1: con varie tipologie di curve e un lungo rettilineo, spesso mette in evidenza i veri valori delle monoposto. Non a caso è spesso scelto come sede dei test: è un tracciato estremamente completo, che mette a dura prova anche le gomme.
F1, le caratteristiche del Circuit de Barcelona-Catalunya
Il circuito è lungo 4.657 km e per il Gran Premio sono previsti 66 giri, per una distanza totale di gara pari a 307.236 km. Presenta 14 curve, di cui 8 a destra e 6 a sinistra. Qui il bilanciamento e l’efficienza aerodinamica delle monoposto fanno la differenza. Fondamentale, visto l’asfalto molto abrasivo, anche l’aspetto della gestione gomme.
Il layout del Circuit de Barcelona-Catalunya

Il layout del circuito di Barcellona (© F1)
Primo settore
Dopo il rettilineo principale a DRS spalancato, il settore iniziale entra nel vivo con le prime due curve. I piloti sono chiamati a fare una forte frenata in leggera discesa prima di affrontare il rapido cambio di direzione destra-sinistra.

Le prime due curve del tracciato di Barcellona (© Scuderia Ferrari)
La prima staccata è il punto di sorpasso più gettonato del circuito. Segue un curvone verso da destra che in qualifica si percorre in pieno. Generare tanto carico aerodinamico equivale ad avere una vettura stabile e facile da controllare in questa curva ad alta velocità.
Il breve tratto rettilineo che segue fu nel 2016 teatro di uno dei momenti più ad alta tensione della rivalità fratricida Rosberg-Hamilton, che qui furono protagonisti di uno scontro che mise entrambi fuori gioco.
Secondo settore
Curva 4 (Repsol) si percorre verso destra in terza marcia; importante uscire bene per affrontare al meglio la successiva. Si procede in discesa verso Curva 5, a sinistra. Dopo una svolta appena accennata per curva 6, arriva una delle sezioni più tecniche del circuito.

Curva 4 (© F1)
Le curve 7 e 8, in salita, possono essere affrontate con un’unica manovra, tagliando molto sui cordoli. Percorrere questo tratto in modo pulito e senza fare correzioni superflue porta grandi vantaggi in termini di tempo.
Segue una curva molto veloce e cieca verso destra, dove gli pneumatici vengono messi a dura prova. Questa immette sulla seconda zona DRS del circuito. Il tratto rettilineo però non è molto lungo, quindi è difficile sorpassare qui.
Terzo settore
Con curva 10 si apre il settore finale del circuito. Questa svolta a sinistra è estremamente provante per i freni, dato che si passa da quasi 300 km/h a 117 km/h, sviluppando una decelerazione di ben 3,9 g. All’uscita della 10, che di recente è stata ridisegnata ed allargata, aspetta i piloti una sezione molto fluida e veloce.

Curve 10 e 11 (© Circuit de Barcelona-Catalunya)
Dopo la svolta a destra di curva 11, arrivano altre due curve molto rapide che hanno sostituito dal 2023 la lenta chicane che in passato precedeva il rettilineo. Le curve 11 e 12 così riviste permettono così di entrare con molta più velocita sul tratto dritto, favorendo i sorpassi.