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Formula 1GP Monaco

Circuit de Monaco, il tracciato cittadino per eccellenza della F1

Tra le vie del Principato prende vita ogni anno uno dei weekend più iconici della F1: a Monte Carlo si corre, si rischia e si scrive la storia

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Circuit de Monaco, il tornantino "Grand Hotel" (© F1)

Sulle strettissime strade di Monte Carlo sorge il tracciato cittadino più iconico al mondo: il Circuit de Monaco, che una volta all’anno ospita la tappa più glamour del calendario di F1. Oltre a rappresentare una delle sfide più complicate per i piloti, il circuito è anche una sorta di ponte tra la F1 odierna e quella di una volta.

F1, le caratteristiche del Circuit de Monaco

Con una lunghezza di 3.337 km, il tracciato cittadino non permanente del Circuit de Monaco è il più corto del calendario di F1. Per il Gran Premio sono previsti 78 giri, per una distanza totale di gara pari a 260.286 km. Si tratta di uno dei 7 circuiti facenti parte della prima stagione di F1 nel 1950.

Rispetto ad allora, ha subito diverse modifiche. Nella conformazione attuale, conta un totale di 19 curve. A Monaco, le pieghe sono strettissime e i muri non perdonano: per questo è richiesta estrema precisione e un assetto ad altissimo carico aerodinamico.

Dato che sorge su strade di città, il circuito presenta un asfalto assai sconnesso e con poco grip. Per questo, a Monte Carlo rivedremo le C6, ovvero le gomme più morbide della gamma Pirelli. La qualifica qui è tutto: sorpassare in pista è quasi impossibile. Occhio però alle chiamate strategiche, anche perché da quest’anno entrerà in vigore la regola dei 2 pit stop obbligatori.

Il layout del Circuit de Monaco

layout Circuit de Monaco

Il layout del Circuit de Monaco (© F1)

Primo settore

Dopo il breve rettilineo del traguardo, che è anche l’unica zona di DRS del circuito, si arriva alla prima staccata. Curva 1, che prende il nome dalla chiesa dedicata a Santa Devota (patrona del Principato), rappresenta probabilmente la miglior occasione di sorpasso della pista, anche se sferrare un attacco resta comunque veramente difficile.

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La curva Santa Devota (© Pirelli)

La curva a destra molto stretta, di circa 90°, indirizza verso il curvilineo in salita di Beau Rivage. Al termine della salita si svolta a sinistra per la curva veloce Massenet, da percorrere in quarta o quinta marcia. Subito dopo si è chiamati a un brusco cambio di direzione verso destra per la curva del Casinò; segue una discesa che porta verso il secondo settore.

Secondo settore

Il settore centrale si apre con una frenata tutt’altro che banale. Per la curva a destra di Mirabeau Alta bisogna fermare la macchina in discesa e percorrere la svolta in seconda o terza marcia; qui è alto il rischio di bloccare gli pneumatici. Segue una breve salita, che porta alla curva più lenta della Formula 1.

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La curva Mirabeau Alta (© F1)

Il lentissimo tornantino del Grand Hotel (o Curva Fairmont) va percorso in prima marcia, girando al massimo il volante verso sinistra. Dopo una corta discesa seguono due curve a destra, Mirabeau Bassa e Portier, che lancia verso il tunnel. È uno dei tratti più iconici della pista, oltre che uno dei più veloci.

All’uscita del tunnel ci aspetta la frenata più brusca del circuito, che per i più coraggiosi può rappresentare un’occasione di sorpasso. È la curva a sinistra con cui apre la Nouvelle Chicane (Curve 10-11), situata appena prima del porto. È un tratto estremamente tecnico; si cerca di stare più vicini possibile al cordolo interno per percorrere meno strada, ma salire troppo aggressivamente sul dissuasore può far perdere tempo.

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La Nouvelle Chicane (© F1)

Importante uscire bene per portare velocità nel breve rettilineo successivo. Questo ci conduce verso Tabac, curva a sinistra stretta ma veloce che lancia verso il T3.

Terzo settore

Il settore finale comincia con due chicane. La prima è la Loius Chiron, che prende il nome dal primo pilota monegasco ad affermarsi sulle strade del Principato nel 1931. Solo Charles Leclerc è riuscito a ripetere l’impresa, imponendosi 93 anni dopo nell’edizione del 2024.

Si tratta di un sinistra-destra molto veloce, da percorrere in pieno. Segue la chicane delle Piscine. Si frena in ingresso e si svolta a destra, passando a pochissimi centimetri dal muretto interno.

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La chicane delle Piscine (© F1)

Nella successiva curva a sinistra si cerca di tagliare il più possibile passando sul cordolo, ma occhio al dissuasore che può far saltare la vettura lanciandola inevitabilmente contro il muro. Charles Leclerc fu protagonista di un incidente in questo tratto durante le qualifiche dell’edizione 2021, a causa del quale non potè prendere parte alla gara.

Segue il difficile tornante a destra da 150° di angolo della Rascasse. Infine, è importante uscire bene dalla Anthony Noghes, ultima curva del giro che immette sul rettilineo principale.

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