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Formula 1

Come sta lavorando la FIA per limitare il problema dei track limits? IA e non solo

Uno dei temi che crea maggiori polemiche in Formula 1 è quello relativo ai track limits, la FIA si sta aiutando anche con l’IA.

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Foto del GP d'Austria 2023, la questione track limits ne condizionò l'esito
Foto del GP d'Austria 2023, la questione track limits ne condizionò l'esito (©Red Bull Ring)

La FIA è attiva da diverso tempo per cercare di limitare il più possibile il problema dei track limits. Quello delle (millimetriche) escursioni di pista è sempre un tema molto caldo, soprattutto in alcuni circuiti, dove storicamente i richiami sono centinaia. L’IA limitando il margine d’errore, ma sono state provate anche altre soluzioni.

Il caso del GP d’Austria 2023, che portò all’evoluzione

Tutte queste idee hanno un unica principale causa: il GP di Spielberg corso 1 anno e mezzo fa. Su quella pista, da anni si presentava costantemente la “grana” relativa alla gestione dei track limits. Il 2023 fu un caso a dir poco assurdo, visto che, dopo il reclamo presentato da Aston Martin, la FIA si ritrovò a dover esaminare oltre 1200 casi, oltre a quelli già segnalati durante la gara. Una situazione che scombussolò parecchio la classifica finale, anche ai piani alti della classifica.

Dopo questo caso, si decise di accelerare drasticamente un processo di cambiamento già in atto sul tema, studiando soluzioni alternative che vennero subito sperimentate. Idee che sono molto variegate e passano da soluzioni “fisiche”, ovvero l’inserimento di linee, ghiaia o altri materiali, all’utilizzo dell’IA.

L’IA e non solo: come è gestita la questione track limits?

Queste innovazioni sono diventate necessarie nel momento in cui la FIA si è resa conto che, da quando ha deciso di mettere paletti molto rigidi sulla questione delle uscite di pista, il solo occhio umano non poteva più essere sufficiente per rilevare tutte le infrazioni, neanche tramite le telecamere dei circuiti.

f1 gp olanda 2026

Partenza GP d’Olanda 2024 (© F1.com)

Da segnalare che, oltre all’intelligenza artificiale, la FIA ha da poco introdotto altri metodi “naturali” per facilitare il lavoro degli steward. Per esempio, su diversi circuiti, è stata inserita, nei punti più critici, una striscia di ghiaia appena fuori dal cordolo. In questo modo, in quelle curve, i track limits sono stati di fatto annullati, visto che la ghiaia di per sé rallenta le macchine che ci passano sopra.

Un’altra soluzione adottata è stata quella di inserire una striscia blu tra quella bianca (che segna il limite della pista) e il cordolo. In questo modo gli steward hanno una maggior possibilità di vedere se effettivamente quel limite è stato oltrepassato o no.

Molto particolare anche il caso dell’Olanda. Sul circuito di Zandvoort era stata usata come soluzione della ghiaia compattata. L’effetto era reso possibile da una particolare resina e permetteva, in caso di escursione, di far perdere tempo al pilota in questione azzerando il rischio che potesse portare sassolini in pista, creando potenziali pericoli.

Come funziona l’intelligenza artificiale?

Il passo in avanti più grosso sulla questione track limits è stato fatto grazie all’IA. La FIA ha implementato il suo organismo di controllo da remoto andando ad aggiungere un software che analizza le immagini di varie videocamere, presenti in un determinato punto del circuito, per limitare il più possibile il margine d’errore. Proprio questo software è in grado di decretare, in tempo reale, se l’infrazione è stata commessa o meno.

La violazione dei track limits vista dall'onboard di Leclerc (© x.com F1)

La violazione dei track limits di Leclerc ad Abu Dhabi 2024, caso risolto grazie all’IA (© x.com F1)

Questo sistema non è del tutto infallibile, ma permette di avere una supporto importante, andando ad alleggerire il lavoro degli steward. Chiaramente, ci sono ancora delle casistiche talmente millimetriche da non dare la certezza assoluta o meno di determinate decisioni. Tuttavia, l’insieme di queste soluzioni sta permettendo alla FIA di avere molti meno problemi rispetto al recente passato.

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