Formula 1
Decaduto Sticchi Damiani, commissariata ACI. Cosa cambia per l’automobilismo italiano
Sticchi Damiani non è più il presidente ACI, al suo posto arriverà un commissario. Elezioni il 9 luglio, cosa cambia per lo sport automobilistico italiano

Negli ultimi giorni è diventata più chiara la situazione dell’Automobil Club d’Italia. È infatti decaduto il Presidente Angelo Sticchi Damiani, rieletto per il quarto mandato lo scorso ottobre e ACI verrà commissariata.
Commissariata ACI, il futuro dopo Sticchi Damiani
Lo scenario si è concretizzato a causa dell’articolo 7 del Decreto Emergenze contenuto nella Legge di Bilancio 2025. All’interno di questo articolo è determinato che per «gli enti pubblici che hanno natura di Federazione Sportiva continua ad applicarsi la disposizione per cui la persona in carica in qualità di presidente o vicepresidente di istituti e di enti pubblici, anche economici, non può essere confermata per più di due volte». Sebbene cervellotico, ciò significa che un presidente non può portare a compimento più di tre mandati.
Di fatto Angelo Sticchi Damiani è decaduto da presidente il 31 dicembre scorso, data di entrata in vigore del decreto. Il 12 febbraio, ACI ha indetto le nuove elezioni, fissate per il 9 luglio. Domani, secondo un articolo del direttore di Motorsport Italia Franco Nugnes, il Governo dovrebbe formalizzare la nomina di un commissario. Dovrebbe essere Tullio Del Sette, 73enne ex comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.
Per quanto riguarda le elezioni, sembra che siano due i possibili candidati: Geronimo La Russa, figlio del Presidente del Senato Ignazio La Russa e attuale presidente di AC Milano, e Giuseppina Fusco, direttrice di AC Roma. Le candidature dovranno pervenire entro la fine di marzo.

Sticchi Damiani nel 2019 con, a destra, Geronimo La Russa (© ACI Sport)
I dossier sulla scrivania del commissario ACI
Qual’è però la situazione attuale? L’ente pubblico di per sé non ha particolari criticità. ACI Sport, quindi la Federazione Sportiva che è l’Autorità Sportiva Nazionale riconosciuta dalla FIA, ha invece tre dossier importanti, che dovranno essere presi in consegna dal commissario.
Il primo è garantire gli investimenti richiesti da Liberty Media per l’Autodromo di Monza, gestito proprio da ACI. Il rinnovo dell’impianto è una condizione obbligatoria per la conferma del contratto per il GP d’Italia siglato nei mesi scorsi. In caso di mancato rispetto degli impegni, Liberty Media ha la possibilità di annullare l’accordo. Il secondo è il mantenimento del Rally d’Italia in Sardegna, in scadenza con il World Rally Championship.
Il terzo è il prolungamento del contratto per il GP di Imola, attualmente organizzato sempre da ACI. L’impianto romagnolo ospiterà l’ultima gara prevista dall’attuale intesa nel 2025. Secondo anche quanto detto da Stefano Domenicali, amministratore delegato della Formula 1, Imola potrebbe assicurarsi uno spazio in rotazione con altri circuiti.
Secondo quanto raccolto da 1000 Cuori Motori, stante anche la situazione di ACI, il Sindaco di Imola Marco Panieri si starebbe muovendo in prima persona per sbrogliare la matassa in favore dell’Autodromo in riva al Santerno. Uno scenario non semplice, ma che potrebbe diventare meno intricato data l’assenza di un interlocutore.

Sticchi Damiani con, al centro, il Sindaco di Imola Marco Panieri e con Stefano Domenicali (© ACI Sport)