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Formula 1

Clausola Perez, incerto il suo futuro in Red Bull

Una clausola legata alle prestazioni di Perez può sconvolgere la line up di Red Bull, anche nel breve termine. Di seguito i possibili scenari.

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A sx il Team Principal di Red Bull Christian Horner; a dx Sergio Perez, il cui futuro con la squadra austriaca è più che mai in bilico (© F1.com)

Sempre più in discussione il futuro di Sergio Perez in Red Bull: nei giorni scorsi è emersa una clausola contrattuale legate alle sue performance. Il messicano ha rinnovato da poco con il team austriaco, ma la sua situazione è tutt’altro che stabile; diversi piloti scalpitano per correre al fianco di Max Verstappen.

Clausola Perez: situazione insostenibile

15 punti nelle ultime 6 gare per Sergio Perez: troppo poco, soprattutto rispetto ai 119 raccolti da Max Verstappen nello stesso periodo. Red Bull non è più il team dominante, e mentre Max sta massimizzando le prestazioni della vettura continuando a lottare ai vertici, lo stesso non si può dire di Checo.

La forma del messicano è calata a picco, e la sua situazione non è più stabile. Questo soprattutto alla luce di una clausola legata alle sue prestazioni, la cui presenza è venuta alla luce durante il weekend di Sileverstone, chiuso da Perez con un 17° posto. A quanto sembra, per difendere la sua posizione, Perez dovrebbe ridurre a meno di 100 punti il distacco da Verstappen in classifica prima della pausa estiva.

Una prospettiva decisamente improbabile, dato che la distanza tra i due è di 137 lunghezze. Perez ha solo due gare per recuperare terreno, ma difficilmente recupererà i punti che gli servono. Questo non necessariamente lo condannerebbe: la decisione spetterebbe comunque ai vertici di Red Bull, che potrebbero anche confermarlo.

Il Team Principal Christian Horner però non ha usato mezzo termini dopo l’ennesima gara sottotono del messicano a Silverstone. Il britannico ha definito la situazione “insostenibile”, ribadendo la necessità di avere due piloti competitivi per reggere il passo delle arrembanti McLaren e Mercedes.

I possibili sostituti

Diversi nomi sono stati affiancati al campione del mondo Max Verstappen sul secondo sedile Red Bull. Il team avrebbe probabilmente la forza attrattiva ed economica di strappare (quasi) qualsiasi pilota a (quasi) qualsiasi squadra. La macchina non sarà più la migliore, ma è comunque veloce e rimane un sedile ambito da molti.

Detto questo, la soluzione verrà probabilmente trovata in casa. Non è un segreto che a Christian Horner piaccia molto Daniel Ricciardo, ora al volante di Racing Bulls. I punti di domanda sull’australiano però non mancano. La sua grande esperienza non è in discussione, ma Ricciardo quest’anno non è stato così costante.

È stato autore di un’ottima stagione fin qui il suo compagno di squadra Yuki Tsunoda. Tuttavia il giapponese non sembra essere mai stato veramente preso in considerazione dai vertici di Milton Keynes. Non ha mai neanche avuto la possibilità di svolgere una sessione di test su una Red Bull, a differenza dello stesso Ricciardo e anche di Liam Lawson.

Tsunoda sembra la soluzione naturale, del resto Red Bull ha sempre creduto molto nel proprio programma di sviluppo. Perché allora non lui? Forse per i problemi di temperamento. Tsunoda ha sicuramente tanto talento, ma più volte è stato ripreso dai suoi superiori per qualche comportamento sopra le righe, cosa non gradita in casa Red Bull.

Spunta Lawson, pronto ai test con Red Bull

Date le incertezze legate ai due alfieri di Racing Bulls, potrebbe guadagnare quota il nome di un altro pilota della scuderia di Helmut Marko. Liam Lawson è infatti pronto a salire al volante della RB20 per una sessione di test, il filming day che si terrà a Silverstone nella giornata di giovedì.

Seppur si tratti di un evento con scopi promozionali, il neozelandese avrà comunque a disposizione 200 km per farsi notare. L’anno scorso, Red Bull sfruttò una sessione di test Pirelli per valutare il potenziale di Daniel Ricciardo alla guida della RB19; l’australiano prese di lì a poco il posto di Nyck De Vries.

Lawson quindi andrebbe direttamente al volante della Red Bull, senza passare per il junior team? Non è impossibile. Questo perché, come da contratto, Lawson sarebbe autorizzato a guardarsi intorno nel caso la famiglia Red Bull non dovesse offrirgli un sedile di F1 entro la fine dell’anno.

Non va dimenticato comunque che Lawson ha già avuto un assaggio della F1: l’anno scorso subentrò infatti all’infortunato Ricciardo per 5 gare. Senza dubbio le sue prestazioni impressionarono; da sottolineare il bel 9° posto conquistato a Singapore.

La scarsa forma di Perez potrebbero convincere Horner e Marko ad attivare la clausola che straccerebbe il biennale firmato dal messicano. Questo anche per non perdere Lawson, che gode evidentemente di un’ottima stima in casa Red Bull.

Adesso c’è solo da aspettare e vedere come la situazione evolverà. Di certo però, la posizione di Sergio Perez all’interno del team non è mai stata così in bilico.

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