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Formula 1

Ferrari: Cardile si dimette, lo aspetta Aston Martin

Il DT di Ferrari Enrico Cardile ha presentato le dimissioni: c’è Aston Martin nel suo futuro. Vasseur entrerà ad interim nel suo ruolo.

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L'ormai ex direttore tecnico della Ferrari Enrico Cardile ha rassegnato le dimissioni; il suo ruolo verrà ricoperto ad interim da Fred Vasseur (© F1.com)

Nella mattinata di oggi, Scuderia Ferrari ha annunciato tramite un comunicato le dimissioni del direttore tecnico Enrico Cardile. L’ingegnere toscano lascia Maranello dopo 20 anni in Rosso. La location dell’ultimo GP disputato, ovvero Silverstone, sarà anche la sua nuova casa: Aston Martin è pronta ad abbracciarlo.

Ferrari, Cardile rassegna le dimissioni; Vasseur al suo posto

«La Scuderia Ferrari HP comunica che Enrico Cardile lascia l’azienda e con essa la posizione di Direttore Tecnico Area Chassis». Così si apre il comunicato di Maranello arrivato in mattinata, che ha ufficializzato le dimissioni dell’ormai ex direttore tecnico Enrico Cardile.

L’addio era nell’aria, anche se l’ufficialità è arrivata solo da qualche ora. Già nella conferenza post-gara di Silverstone, il team principal della Rossa Fred Vasseur aveva dribblato le domande sul futuro di Cardile, rispondendo così: «Stasera è ancora il direttore tecnico della Ferrari». Da stamattina non lo è più.

Cardile ha salutato Ferrari probabilmente in vista di un ridimensionamento del suo ruolo in Gestione Sportiva. Lascia però un buco importante; ancora non è chiaro come sarà colmato. A breve sbarcherà a Maranello Loic Serra, ingegnere proveniente da Mercedes, che però non ha mai avuto un ruolo simile. Il sogno Adrian Newey invece sembra destinato a rimanere tale.

Almeno momentaneamente, le mansioni del partente Cardile verranno assunte ad interim dal team principal della Rossa: «Con effetto immediato, l’Area Chassis viene affidata ad interim al Team Principal, Frederic Vasseur».

Aston Martin fa sul serio

Il futuro di Enrico Cardile sembra colorato di verde: Aston Martin dovrebbe annunciare il suo ingaggio nella giornata di mercoledì. Cardile è quindi pronto a rinforzare la squadra che Lawrence Stroll sta costruendo, con l’obiettivo di essere competitivi nel 2026 al cambio dei regolamenti tecnici.

Nella sua nuova casa a Silverstone, Enrico Cardile assumerà un ruolo diverso da quello che aveva a Maranello. Mentre in Ferrari ricopriva mansioni quasi esclusivamente tecniche, in Aston Martin sarà più che altro un gestore, con il compito di fare da tramite tra i vari reparti.

Non è il primo rinforzo del team britannico: Lawrence Stroll si è infatti già assicurato anche le prestazioni di Andy Cowell. L’ex motorista Mercedes diventerà il nuovo CEO di Aston Martin a partire dal 1° ottobre, prendnedo il posto di Martin Whitmarsh che andrà in pensione.

Potrebbe anche non essere l’ultimo innesto. Adrian Newey, in rottura con Red Bull, è l’uomo più richiesto in F1 al momento. Lawrence Stroll fa sul serio, e la possibilità che il genio inglese possa vestire il verde è concreta. Occhio però anche alla corte di McLaren: a quanto sembra, Newey avrebbe visitato la sede di Woking nei giorni scorsi.

In ogni caso, nel weekend di Silverstone è emersa anche l’esistenza della “clausola Newey”. Questa impedirebbe al tecnico britannico, anche qualora dovesse firmare con un altro team, di rivelare la sua nuova destinazione almeno fino a settembre. Ci sarà dunque da aspettare prima di conoscere il prossimo capitolo della sua carriera.

Ferrari, che succede?

L’addio di Enrico Cardile arriva dopo un GP di Silverstone da dimenticare per Ferrari, in cui è continuato il trend negativo post-Monaco. Da allora, solo un podio in quattro gare e tante difficoltà.

In particolare, dopo la strepitosa vittoria casalinga, sembra essere calato il buio su Charles Leclerc. In Inghilterra, il monegasco è rimasto a secco di punti per la terza volta nelle ultime quattro gare.

L’ultimo GP per lui è stato compromesso da una chiamata ai box troppo anticipata: il team ha montato sulla sua vettura un set di gomme intermedie quando la pista era ancora decisamente troppo asciutta. Leclerc è stato condannato a girare, in quella fase di gara, circa 12 secondi al giro più lento rispetto agli altri.

Di chi è la colpa? Difficile dirlo. Anche prima del pit stop, Leclerc sembrava in netta difficoltà, e stava perdendo molto terreno dal compagno di squadra. Lo stesso #16 poi aveva avallato la decisione del muretto, che però gli aveva anche comunicato che l’intensità pioggia sarebbe presto aumentata. Questo invece non è successo per almeno 8 giri.

A discolpa di Leclerc, va anche detto che il monegasco aveva cominciato il weekend con il più recente pacchetto di aggiornamenti della Rossa. Una specifica che non è ancora stata capita in casa Ferrari, tant’è che Leclerc è tornato nella giornata di sabato a quella precedente. Da lì, Charles ha avuto a disposizione una sola sessione di libere, tra l’altro sul bagnato, per prendere confidenza con la macchina.

Leclerc non ha usato mezzi termini per esprimere la sua frustrazione. Infuriato per aver buttato via un’altra gara, ha ribadito la necessità sua e del team di uscire da questo brutto momento. È apparso molto più positivo Sainz, cha ha elogiato il suo lato box per le chiamate fatte al momento giusto nel corso del GP.

Il compito di Fred Vasseur in questo momento è tutt’altro che semplice. Oltre a dare una svolta alla stagione in corso, il francese deve agire in fretta per ultimare la sua squadra di tecnici. Anche perché la vettura dell’annata che verrà è in questo momento orfana.

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