Formula 1
F1 | Ferrari, in arrivo una nuova sospensione per sbloccare il potenziale della SF-25
L’inizio difficile di Ferrari ha suscitato tante critiche: il problema del progetto SF-25, finora al di sotto delle aspettative, è stato individuato nella sospensione

Il podio conquistato da Charles Leclerc a Jeddah sembrava aver riportato Ferrari sulla giusta strada, ma il GP di Miami è stato un colpo duro da incassare per il Cavallino. In Florida sono emerse tutte le limitazioni di una vettura che fin qui ha performato al di sotto delle aspettative. Il problema della SF-25 potrebbe essere stato individuato nella sospensione posteriore, ma Ferrari avrà bisogno di tempo per risolverlo.
Ferrari, la sospensione posteriore è il limite della SF.25
Quanto mostrato in pista dalla SF-25, soprattutto in qualifica, non è stato in linea con i dati del simulatore. Gli unici segnali positivi dati dalla vettura sono in arrivati in Bahrain e in Arabia Saudita, anche se non si è mai avvicinata alle McLaren. A Miami invece è stato toccato il fondo, con Ferrari che è di fatto stata la quinta forza in griglia.

La SF-25 di Charles Leclerc in azione durante il GP Arabia Saudita (© Scuderia Ferrari)
Le mancanze della Ferrari non sono da rilevare nel pacchetto aerodinamico: il male principale della SF-25 è infatti di tipo meccanico. Come riportato da Autoracer.it, gli ingegneri non stanno riuscendo a far funzionare la sospensione posteriore della SF-25.
Per provare a voltare pagina, a Maranello stanno lavorando a una nuova sospensione da implementare con il prossimo pacchetto di aggiornamenti, ma i tempi d’attesa non sono noti. Nonostante il pessimo weekend americano, le parole di Hamilton alla BBC hanno dato coraggio in questo senso: «Penso che questa macchina abbia davvero prestazioni».
«Qualcosa ci sta trattenendo al momento, è lì, solo che non possiamo usarla. Finché non avremo una soluzione per questo è qui che ci troviamo», ha concluso il 7 volte iridato.
La SF-24 era competitiva: perché cambiare?
Tutto ciò si traduce in pista in una macchina complicata da guidare. La Rossa è difficile da controllare a basse velocità e si scompone in frenata. Una netta inversione di tendenza rispetto alla SF-24, che performava bene in questi fondamentali ma a cui mancava qualcosa nelle curve a media-alta velocità.
Una domanda allora sorge spontanea: è stata giusta la decisione di stravolgere il progetto dello scorso anno? Infatti, per ammissione dello stesso Fred Vasseur, la macchina di quest’anno è cambiata al 99% rispetto alla precedente, che chiuse al 2° posto nel mondiale costruttori. La scelta sarebbe stata dettata dalla sensazione di poter raggiungere un potenziale maggiore con una nuova filosofia.

Fred Vasseur, Team Principal del Cavallino (© Scuderia Ferrari)
I risultati raccolti in queste prime 6 gare non hanno dato ragione a Vasseur. Per risollevare una stagione in cui le speranze mondiali sembrano già sfumate, serve un’inversione di rotta simile a quella del 2024. In quel periodo Ferrari si trovò improvvisamente orfana della direzione tecnica di Enrico Cardile, con lo stesso Vasseur che subentrò ad interim in un momento molto delicato.
Nel frattempo, come nuovo DT è stato scelto Loic Serra, che però non ha progettato la SF-25. Il francese adesso è al lavoro su due fronti: non solo deve provare a svoltare la complicatissima stagione in corso, ma c’è anche da portare avanti il progetto 678 per il 2026, che non può essere un anno di transizione.
In difesa dei progettisti Ferrari, va anche detto le vetture a effetto suolo si sono rivelate un vero e proprio grattacapo per tutti. Ogni team ha avuto difficoltà a comprendere appieno le monoposto di quest’era. Una cosa però è certa: Ferrari non ha indovinato l’ultima macchina del ciclo. Quantomeno, la SF-25 indicherà ai tecnici di Maranello su cosa non puntare in futuro.