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Formula 1GP Giappone

Ferrari, altro weekend complicato in Giappone: serve la svolta in Bahrain

P4 e P7 per Leclerc e Hamilton a Suzuka: è il miglior risultato della stagione, ma serve di più per lottare con quelli davanti

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Lewis Hamilton in pista durante il GP del Giappone di F1 (© Scuderia Ferrari)

Dopo la doppia squalifica del GP di Cina, Ferrari è arrivata in Giappone con l’obiettivo di rialzarsi. La pista però ha detto altro: nonostante il bottino di Suzuka sia stato il migliore della stagione per la Scuderia, sono risultate nuovamente evidenti le carenze della SF-25.

F1 GP Giappone, 4° e 7° posto per le Ferrari

4° e ai piedi del podio Charles Leclerc; P7 per Lewis Hamilton, alle spalle delle Mercedes di George Russell e di Andrea Kimi Antonelli. Esclusa la Sprint di Shanghai, il piazzamento del monegasco è stato il migliore del 2025 per una Rossa. Con 18 punti raccolti, quella di Suzuka è anche stata la gara più redditizia per Ferrari.

È stato però un altro weekend in cui il Cavallino non ha mai dato l’impressione di poter lottare per le posizioni di prestigio. Leclerc ha tagliato il traguardo con quasi 20” di ritardo da Max Verstappen; staccato di ben 29” Hamilton.

Come nei due GP precedenti, le difficoltà delle Rosse sono cominciate in qualifica. La macchina fatica nel giro secco, come già confermato da Leclerc in settimana, e partire dietro rende complicato sfruttare al massimo il valore della vettura.

Il passo gara è stato migliore, ma comunque incostante. Nella prima parte di gara Leclerc ha a tratti tenuto il ritmo di Max e delle McLaren, salvo poi crollare nella seconda metà, in cui è stato seriamente minacciato dalle Mercedes.

Hamilton invece ha provato una strategia diversa: è stato l’unico pilota in top 10 a partire con gomma dura. Anche la sua gara però si è fatta sempre più frustrante col passare dei giri: nel secondo stint non è riuscito a far valere il vantaggio della gomma media, e ha chiuso molto distante da Antonelli.

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Le Ferrari in azione a Suzuka (© Scuderia Ferrari)

3 circuiti diversi, stesso risultato

La mancanza di passo non può essere associata alle caratteristiche dei circuiti fin qui affrontati. Il circus di F1 infatti ha visitato tre tracciati ben diversi tra loro nei primi tre weekend della stagione: il cittadino di Albert Park, Shanghai, un mix tra rettilinei e curve di tutti i tipi, e Suzuka, famoso per le sue curve veloci.

Le lacune della SF-25 si sono presentate in tutte le gare disputate, e il distacco dai primi è rimasto invariato. Anche puntare il dito verso le prestazioni dei piloti non sembra la risposta giusta: «Fa male essere perfetti e finire al 4° posto perché non abbiamo più passo», ha commentato Leclerc ai microfoni di Sky Sport, sottolineando la poca competitività della vettura.

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Charles Leclerc in pista durante il GP del Giappone di F1 (© Scuderia Ferrari)

Le sue impressioni sono state confermate dal compagno di squadra Lewis Hamilton: «E’ stata una gara solida, ma non avevamo il passo degli altri. Rispetto a Charles mi mancava un po’ di prestazione, non mi aspettavo molto di più».

Secondo Charles però non è tutto da buttare. Il pilota Ferrari nel GP del Giappone ha ritrovato sensazioni positive e nuove indicazioni utili per il futuro: «Sicuramente abbiamo migliorato il feeling. Ho le idee ben chiare per le prossime gare».

Il Bahrain sarà un esame importante

Non c’è un attimo di pausa: nel weekend dell’11-13 aprile i piloti di F1 torneranno già in pista per il GP del Bahrain. La quarta tappa della stagione dirà tanto, per una serie di motivi: innanzitutto per la natura del tracciato di Sakhir, che essendo estremamente completo (non a caso è sede dei test pre-stagionali) spesso rivela le vere gerarchie della griglia.

Inoltre, in Bahrain potrebbe arrivare il primo pacchetto aggiornamenti della stagione. Da questo punto di vista però, Fred Vasseur predica calma: «Prima di portare aggiornamenti e alzare il livello di prestazioni dobbiamo sistemare i problemi di bilanciamento. Sicuramente porteremo upgrades, ma lo faranno tutti e non possiamo aspettarci un grande salto».

Il francese ha anche quantificato il divario da McLaren: «Penso che il gap dai primi sia 2-3 decimi, è da qui che dobbiamo lavorare». La stima fatta da Leclerc è stata in linea con quella del suo Team Principal: «Sappiamo che ci mancano 2-3 decimi rispetto ai primi, in gara come in qualifica».

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Fred Vasseur, Team Principal del Cavallino (© Scuderia Ferrari)

Anche il monegasco ha sottolineato l’importanza della prossima gara: «Dalla prossima speriamo di avere più performance, sarà una gara importante. Ho una visione chiara per il mio stile, spero che pagherà».

Il campionato è ancora lungo, e potrebbe nascondere una serie di sorprese: basta pensare all’andamento della scorsa stagione. La distanza tra Ferrari e i vertici della classifica però è già importante: se l’obiettivo è lottare per i titoli mondiali serve una svolta immediata.

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