Seguici su

Formula 1

F1, veramente vuoi privarti delle emozioni di Imola?

La F1 sembra veramente essere pronta a privarsi del fascino e dell’entusiasmo del circuito di Imola. Noi però non vogliamo arrenderci.

Pubblicato

il

Imola vuole restare nel calendario della F1
Imola vuole restare nel calendario della F1 (© Autodromo Internazionale Dino e Enzo Ferrari)

Il weekend del GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna è terminato. Tre giorni carichi di adrenalina e passione, come sempre d’altronde, in una delle località più suggestive e storiche dell’intero calendario. Un weekend che però rischia seriamente di essere l’ultimo qui, almeno per qualche anno, perché la F1 sembra pronta a disfarsi di Imola per aprirsi a nuovi mercati. Ma ne vale veramente la pena?

Da venerdì a domenica: tre giorni ricchi di emozioni

Fin dal venerdì mattina, passeggiando per le vie del centro, mentre ci si dirigeva all’ingresso dell’Autodromo, era già possibile respirare un clima festoso. Le vie trasudavano passione da tutti i pori, con striscioni e e bandiere dedicate al grande evento. I tifosi, ben prima dell’orario di apertura dei cancelli, cominciavano la loro processione verso il circuito, con il passo di chi non vede l’ora di arrivare. La sera, invece, ecco la città nuovamente protagonista, una vera e propria discoteca all’aperto.

Un simpatico benvenuto direttamente dal centro della città

Un simpatico benvenuto direttamente dal centro della città (© 1000 Cuori Motori)

Nel mezzo, lo spettacolo offerto dai fan di tutto il mondo. Migliaia di persone a passeggio tra le vie dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, tutte unite da un’unica volontà: quella di godersi un weekend magico. Un’atmosfera positiva che si è moltiplicata con il passare dei giorni, quando l’afflusso di gente è diventato sempre maggiore.

Passando nei punti con vista sul circuito, era possibile vedere tanti tifosi disposte a qualsiasi scomodità, pur di avere il privilegio di vedere il proprio campione preferito passare in una delle mitiche curve della pista. Ecco, forse proprio questa immagine riassume al meglio la passione per la F1. Così come le comunità di tifosi riunite in cori e canti in onore dei propri prediletti. In prima linea, esclusi ovviamente i numerosissimi italiani, gli argentini, che hanno fatto di tutto per farsi riconoscere, riuscendoci a pieno.

242.000 volte Grazie

E poi, ci sono i numeri, quelli non mentono mai. Al termine del weekend, è stato diramato il dato ufficiale sulle presenze complessive nei tre giorni di gare. La cifra fatta registrare è stata 242.000, record assoluto per l’evento, a testimonianza di quanto i fan amino questa atmosfera e vogliano continuare a farne parte anche negli anni a venire.

Un numero che sa quasi di dichiarazione di intenti. Gli appassionati, quelli che permettono all’intero circus di continuare a crescere, hanno fatto ben capire le loro intenzioni. Imola è stata, è, e deve rimanere un polo di ritrovo importante per i tifosi di tutto il mondo. A dirlo, o meglio, a farlo intendere, sono stati proprio loro, con la presenza nel corso dei 3 giorni appena passati.

Imola deve restare in F1

I presupposti umani ci sono tutti. Oltre al calore della gente, basta sentire l’opinione di chi è protagonista in pista, o ai box. Anche quelli economici sono già stati ampiamente annunciati: Imola è pronta a fare nuovi investimenti, anche per le sue infrastrutture, e rimanere nel calendario della F1. Il problema è un altro.

O meglio, sono gli altri. Gli organizzatori del campionato in primis, che vogliono rendere questo sport ancora più “cool”, come dimostrato dagli ultimi eventi entrati nel giro. Una situazione che ha già tagliato le gambe negli ultimi anni ad altri circuiti iconici dell’automobilismo, come Spa-Francochamps, che ha dovuto firmare un contratto di alternanza dentro-fuori dal calendario per gli anni a venire.

I tifosi

I tifosi (© 1000 Cuori Motori)

A quanto pare, al cospetto della rivoluzione in atto, le urla esaltate dei tifosi ad ogni passaggio della Rossa o di Kimi, non hanno tutta questa importanza. Così come le lacrime sincere dei tifosi di tutto il mondo davanti alla statua di Ayrton Senna nel parco delle Acque Minerali, un monumento senza eguali; o ancora, i continui cimeli lasciati annualmente dai tifosi proprio in prossimità dell’opera d’arte, così da lasciare un proprio senso indelebile in un luogo storico. Tutto questo sembra poter non contare più.

Il Sindaco di Imola, Marco Panieri, nel ringraziare tramite i propri profili social tutte le persone che si sono prestate a questo evento, ci ha tenuto a lanciare un chiaro messaggio: «Voglio rivolgere un appello a tutti gli appassionati e ai tifosi presenti e non: che alzino la voce e si facciano sentire per difendere questo Gran Premio, così straordinariamente amato ed emozionante per tutti».

Imola ha bisogno di noi, tanto quanto noi abbiamo bisogno di Imola.

Continue Reading
Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *