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Formula 1GP Olanda

Ferrari, a Zandvoort disfatta totale: quali prospettive verso Monza?

La Ferrari esce da Zandvoort con zero punti: Leclerc spettacolare ma ko, Hamilton a muro. Ora occhi puntati su Monza per il riscatto davanti ai tifosi

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Charles Leclerc sconsolato dopo lo zero di Zandvoort (© F1)
Charles Leclerc sconsolato dopo lo zero di Zandvoort (© F1)

Un’altra domenica amara, una delle peggiori della stagione. La Ferrari ha lasciato Zandvoort con zero punti e un fardello pesante da portare a Monza, dove i tifosi hanno già riempito le tribune in ogni ordine di posto. La SF-25 continua a mostrare i propri limiti, e nemmeno il talento di Charles Leclerc è bastato per cambiare la storia di un weekend iniziato male e finito peggio. Monza sarà l’occasione per il riscatto o la pietra tombale di una stagione da dimenticare?

Leclerc, lampi di classe vanificati da Antonelli

A tenere viva la fiamma ci ha provato Leclerc, autore di due manovre da urlo. Prima il sorpasso alla Tarzan su Russell, poi quello da manuale alla curva 12, un attacco coraggioso che ha ricordato la Formula 1 più autentica.
Un capolavoro interrotto dall’errore di Kimi Antonelli, che lo ha eliminato dalla gara con un contatto probabilmente evitabile. Il monegasco ha perso un probabile quarto posto, la Ferrari un bottino che avrebbe reso meno amara la trasferta.

Hamilton, errori da rookie

Chi continua a lasciare dubbi è Lewis Hamilton. A Zandvoort il britannico ha commesso due testacoda nelle libere e in gara è finito a muro alla curva 3 dopo soli 22 giri, tradito da una traiettoria sbagliata e da una pista leggermente inumidita da una pioggia quasi impercettibile.

Un incidente che non si addice a un sette volte campione del mondo, e che porta a due i weekend consecutivi chiusi con zero punti. Se è vero che Lewis non è il problema principale della Ferrari, è altrettanto vero che i suoi errori pesano su un team che non può permettersi passi falsi.

Lewis Hamilton a Zandvoort (© Ferrari)

Lewis Hamilton a Zandvoort (© Ferrari)

Zandvoort ha amplificato i limiti della Ferrari SF-25

Dopo l’introduzione della nuova sospensione posteriore, la Ferrari sperava in un cambio di passo. Ma la realtà è diversa: l’altezza da terra resta un limite, l’efficienza aerodinamica ne risente e su piste con tante variazioni come Zandvoort la monoposto soffre più del dovuto.

Il vero tallone d’Achille però resta il venerdì: senza un lavoro preciso nelle libere, la Scuderia si ritrova a inseguire con un setup sbagliato e qualifiche compromesse. E in una Formula 1 dove i distacchi si misurano in decimi, partire dietro equivale a condannarsi.

Monza dopo Zandvoort è l’occasione per il riscatto Ferrari

Il GP d’Olanda ha confermato le crepe di un progetto che fatica a trovare continuità. Ma ora arriva Monza, il circuito più atteso, il tempio dei tifosi del Cavallino. Qui le caratteristiche della pista potrebbero giocare a favore della Ferrari, ma l’entusiasmo del pubblico non basterà a cancellare i problemi.

Lo ha detto lo stesso Leclerc: «Zandvoort aveva tutto quello che la nostra macchina odia, a Monza potrà andare meglio. Non credo che potremo vincere, ma mai dire mai». Domenica sarà la prova del nove: la Ferrari deve rialzarsi, non solo per la classifica, ma per dimostrare di meritare ancora la fiducia dei suoi tifosi.

Charles Leclerc durante il GP d'Olanda (© Ferrari)

Charles Leclerc durante il GP d’Olanda (© Ferrari)

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