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Formula 1

Ferrari guarda al 2026, Leclerc: «Dobbiamo partire forte, è ora o mai più». Vasseur chiede calma

Il monegasco ha enfatizzato quanto sarà importante partire con il piede giusto nel 2026: le prime gare potrebbero segnare il suo futuro in Ferrari

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Charles Leclerc (© Scuderia Ferrari)

La prossima stagione di Formula 1 sarà l’inizio di una nuova era: con il GP di Abu Dhabi non si è solo concluso il Mondiale 2025, ma anche il ciclo tecnico delle vetture a effetto suolo. Per tutti i team, il 2026 sarà un’occasione per ripartire da zero, ma anche un appuntamento da non mancare; più di tutti, Ferrari non può sbagliare: Charles Leclerc è fiducioso, ma la sua pazienza è agli sgoccioli.

Ferrari, Leclerc sul 2026: «È ora o mai più»

È giunta al termine l’era delle monoposto a effetto suolo: questa generazione di vetture non ha mai conquistato il cuore dei piloti, che le hanno spesso criticate per la loro rigidità e imprevedibilità. La rivoluzione tecnica del 2026, che riguarda sia il telaio che il motore, è un grande punto di domanda.

Una cosa però è certa: Ferrari, che non sale sul tetto del mondo da quasi vent’anni, deve tornare al vertice e fornire ai propri piloti una vettura competitiva. Lo sviluppo nel corso dell’anno, in una stagione con così tante incognite, sarà certamente fondamentale. Sarà altrettanto importante però partire col piede giusto, anche perché un avvio a rilento potrebbe avere strascichi dolorosi per Maranello.

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Leclerc in pista durante il GP del Bahrain 2022, prima gara dell’era a effetto suolo (© Scuderia Ferrari)

Charles Leclerc ha fiducia nel progetto 678, nome in codice per la vettura 2026. Il suo futuro con il Cavallino però nono è mai stato così incerto: secondo F1News.eu, il monegasco avrebbe già firmato un pre-contratto con Aston Martin per il 2027. Leclerc avrebbe tempo fino alle prime gare del 2026 per prendere una decisione finale; se la vettura non sarà competitiva, potrebbe lasciare la Rossa.

Probabilmente, anche per questo Charles ha sottolineato quanto sarà importante partire forte nel 2026: «Il team è molto carico per il 2026, visto che c’è un grosso cambio di regolamento e che può essere una grande chance di dimostrare di cosa è capace la Ferrari. Si tratta di adesso o mai più».

«Spero davvero che inizieremo questa nuova era nel modo migliore possibile, perché è importante per gli anni successivi. Magari non saranno i primi tre Gran Premi a decretare il quadro, ma dopo sei o sette gare penso che avremo un’idea di quali squadre domineranno i prossimi anni», ha concluso.

Vasseur invita alla calma: «Nessuna pressione, solo lavoro e metodo»

Se Leclerc spinge, Frederic Vasseur predica invece equilibrio. Interpellato sulle parole del suo pilota, il team principal ha invitato a non trasformare la stagione 2026 in una roulette emotiva.

«Nessuna urgenza. Sicuramente se chiedi a Leclerc se è contento della seconda posizione o della sesta, non è lo stesso Charles. Ma quando il giovedì dopo gli chiedi cosa vuole per la squadra, l’approccio è lo stesso. È sempre costruttivo e cerca di fare il meglio», ha dichiarato il francese nella conferenza stampa post-gara.

Vasseur ha spiegato come la ricerca della performance non sia mai legata allo stato d’animo del weekend precedente, ma a un metodo di lavoro rigoroso e costante: «Anche se siamo davanti, l’approccio che ho con il team nel briefing del lunedì è lo stesso, per capire come possiamo migliorare. Che tu sia primo o decimo, conta solo lavorare su ogni pilastro: motore, cambio, aerodinamica, setup, simulatore. È il nostro DNA».

Frederic Vasseur insieme a Hamilton e Leclerc a Melbourne (© Scuderia Ferrari)

Frederic Vasseur insieme a Hamilton e Leclerc (© Scuderia Ferrari)

La sensazione, nel paddock, è chiara: il 2026 non sarà una stagione come le altre. È un reset totale che potrebbe rimescolare le carte più di quanto visto nel 2022, quando nacque l’era delle porpoising-cars. Per Ferrari, è un’opportunità di uscire da un decennio e mezzo di ambizioni e rimpianti.

A Maranello tutti lo sanno. E proprio per questo il prossimo inverno sarà uno dei più intensi della storia recente del team. Quando il semaforo si spegnerà a Melbourne, inizierà una nuova Formula 1: per la Ferrari sarà davvero, come dice Charles, «ora o mai più».

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