Formula 1
L’utilizzo della VSC e della Safety Car durante il GP di Imola: i casi Ocon e Antonelli
I casi Ocon e Antonelli nel GP di Imola hanno fatto discutere. Ma quando si usa la Safety Car e quando la VSC?

Nella Formula 1 moderna sembra che siano tutti direttori di gara o commissari di pista. Il GP di Imola 2025 ha riacceso il dibattito sulle modalità di recupero auto incidentate in F1, con due neutralizzazioni diverse, con VSC e Safety Car, per situazioni apparentemente simili.
Virtual Safety Car: il caso della Haas di Ocon
Al 29° giro, la Haas di Esteban Ocon si è fermata dopo la curva della Tosa. La monoposto si trovava in prossimità di una postazione dei commissari e non ha richiesto l’intervento di un mezzo di sollevamento. In questo caso è stata attivata la Virtual Safety Car, una neutralizzazione digitale che consente di limitare la velocità dei piloti senza l’ingresso fisico della vettura di sicurezza.
L’intervento dei marshal è stato rapido ed efficace: in poco più di tre minuti la monoposto è stata messa in sicurezza. È stato possibile evitare la Safety Car grazie alla posizione favorevole dell’auto e alla vicinanza dei mezzi di soccorso.
Safety Car: la Mercedes di Kimi Antonelli
Al 46° giro, anche Kimi Antonelli ha avuto un problema tecnico, fermandosi poco più avanti rispetto a Ocon, sempre sulla destra. In questo caso si è reso necessario utilizzare un mezzo pesante per trainare l’auto in salita verso una diversa postazione di soccorso. Per garantire la sicurezza dei commissari durante l’intervento, è stata inviata in pista la Safety Car.
La prassi di neutralizzazione con vettura di sicurezza in caso di uso di mezzi pesanti è stata introdotta dopo il tragico incidente di Jules Bianchi a Suzuka nel 2014. Prima di allora, interventi simili venivano gestiti solo con bandiere gialle. Oggi, il protocollo non è formalizzato nei regolamenti scritti, ma è una procedura standardizzata nella gestione delle gare.

Kimi Antonelli in griglia di partenza per il GP di Imola (© Mercedes AMG F1)
L’utilizzo di VSC e Safety Car nel GP di Imola: una prassi non scritta, ma consolidata
Nonostante l’importanza, non esiste un protocollo scritto né nell’International Sporting Code della FIA e i suoi allegati né nel regolamento sportivo della Formula 1 che disciplini con esattezza l’uso della Safety Car in questi casi. Si tratta di una prassi operativa consolidata, condivisa da direttori di gara ed esperti.
Anche Alexander Wurz, presidente della GPDA, ha espresso il suo sostegno alla Direzione Gara, sottolineando come l’intervento a Imola sia stato eseguito con il solo obiettivo di tutelare la sicurezza dei piloti. Lo ha fatto con un video sui propri canali social, elogiando la gestione della pista e la chiarezza delle decisioni prese.
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