Formula 1
Jos Verstappen, da pilota a spettatore dei successi di Max
Un pilota senza successi e un padre che ha vissuto il suo sogno attraverso la carriera del figlio. Un carriera in F1 divisa tra la vita da pilota e quella da manager.

Per i più giovani Jos Verstappen è il padre di Super Max, il pilota che sta dominando l’era moderna della F1. Ma per molti appartenenti alle generazioni precedenti Verstappen senior è anche un pilota che ha girovagato tra le Scuderie della categoria regina della quattro ruote, ma senza mai trovare il successo; tanto che forse oggi se citiamo Verstappen è difficile pensare a Jos se non in relazione a Max.
Vivere per le corse
Jos ha fatto delle gare la sua vita. Ha iniziato in tenera età con i kart e da lì ha proseguito fino a raggiungere la Formula 1. Già nelle formule minori manifestava una passione innata per le corse, tanto che decise a 16 anni di abbandonare gli studio per concentrarsi solo sulla sua carriera automobilistica.
Si distinse per alcuni risultati tra Formula Opel e Formula 3 tedesca dove nel 1993 divenne campione. I brillanti successi ottenuti gli fecero presto guadagnare la possibilità di svolgere alcuni test con la Footwork Arrows, scuderia di F1. Le sessioni svolte all’Estoril evidenziarono buone abilità che lo fecero notare da McLaren e Benetton.

Jos Verstappen sul podio della F3 tedesca nel 1993 (© formula1.com)
Un inizio complicato
Jos alla fine scelse la scuderia anglo-italiana con Flavio Briatore come Team Principal e firmò un contratto come pilota titolare per la stagione 1994 accanto al giovanissimo talento tedesco Michael Schumacher. La B194 però non era una vettura che esaltava il suo stile di guida e questo lo lamentò per tutto l’anno.
Alla fine Schumi trionfò diventando campione del mondo, mentre Verstappen si dovette accontentare di due podi tra Ungheria e Belgio come massimo bottino stagionale. Nel 1994 fu anche vittima di un bruttissimo incidente durante il rifornimento ai box in Germania, scena ancora oggi ricordata da tutti gli appassionati.
La sua Benetton prese fuoco diventando una palla incandescente in cui Jos rimase intrappolato per alcuni secondi, riportando ustioni al viso che potevano compromettere la sua carriera, ma che fu archiviato come un grande spavento.
A fine stagione le sue prestazioni non convinsero i vertici e nelle ultime due gare fu sostituito da Herbert. Appiedato per il 1995 Verstappen senior dovette cercare una soluzione e trovò un sedile in Simtek. La squadra, nonostante avesse una buona auto, mancava di fondi e dopo il GP di Spagna dovette ritirarsi dalla stagione.
Girovagare
Dal 1996, anno in cui gareggiò per la Footwork Arrows senza ottenere risultati di rilievo se non un sesto posto in Argentina, Jos iniziò a girare in scuderie piccole dove la componente economica era forse più importante delle prestazioni. Finì in Tyrrell nel 1997, ma a fine anno rimase senza contratto, in quanto la BAR squadra che acquisì quella svedese, gli preferì un altro pilota.
Nel 1998 trovò un sedile a metà stagione con la Stewart e nel 1999 si dovette accontentare di un ruolo da pilota collaudatore per la Honda. Tornò poi in F1 con la Arrows nel 2000. Stavolta ottenne un contratto per due anni con il 2001 compreso. Il risultato migliore fu un quarto posto a Monza nella prima stagione e poi solo molta fatica.

Jos Verstappen con la Minardi PS03 nel 2003 (© formula1.com)
La sua ultima avventura fu con l’italiana Minardi, nel cuore della Motor Valley. Con la PS03 non riuscì mai a piazzarsi a punti e a fine stagione senza un contratto decise di ritirarsi dalla F1.
Jos Verstappen, il padre
Tutto quello che non è riuscito a Jos, oggi lo ha raggiunto Max. L’ex pilota olandese è stato caparbio e bravo ad inculcare in Verstappen junior la mentalità di un cannibale pronto a tutto per vincere. L’ha costruito nel tempo e anche con metodi forse poco ortodossi, ma se oggi Max è Super, allora il merito è anche di come suo padre lo ha cresciuto in pista.

Jos e Max dopo la vittoria del primo titolo ad Abu Dhabi 2021(© Red Bull Content Pool)
É stato duro, spesso uscendo dal ruolo di padre, ma nessuno meglio di Jos sapeva il talento che aveva tra le mani non poteva essere sprecato, Memore della sua esperienza ha fatto di tutto per far si che suo figlio potesse raggiungere quello che a lui non è mai riuscito.
Un padre che per capire l’importanza dei risultati a Max, una volta lo lasciò in un autogrill, abbandonandolo dopo una gara andata male, ma è lo stesso padre che dopo la prima vittoria iridata del figlio ad Abu Dhabi 2021 si è sciolto in un abbraccio che racchiudeva tutto.