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Formula 1

Kimi Antonelli, il podio a San Paolo gli regala le conferme che cercava

Dai sogni di Bologna al podio di Interlagos, Kimi Antonelli sta costruendo passo dopo passo il suo percorso in Formula 1. In una stagione da rookie fatta di ostacoli, pressioni e momenti di luce, il giovane talento della Mercedes ha trovato l’ennesima conferma del suo valore.

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Kimi Antonelli sul podio in Brasile
Kimi Antonelli, pilota Mercedes AMG Petronas (© Mercedes)

Il Gran Premio del Brasile ha regalato a Kimi Antonelli un altro risultato da incorniciare: il giovane talento italiano è salito sul podio per la seconda volta nella sua stagione da rookie in Formula 1, dopo l’exploit del GP del Canada. Una prestazione solida, matura e segnata da quella freddezza che non sempre si trova nei debuttanti.

Dalle difficoltà alla consapevolezza

Debuttare in Mercedes, la squadra che lo ha cresciuto, è stato un sogno e un privilegio. Sostituire Hamilton era invece un peso da portarsi dietro. Ma Kimi con i suoi 18 anni e la sua naturalezza ha saputo poco a poco costruirsi il suo cammino, accanto ad un George Russell che certo non è il compagno più comodo da cui partire.

Il 2025 di Antonelli non è stato privo di ostacoli. Le prime gare hanno messo in luce i limiti di una monoposto ancora da sviluppare e l’inevitabile curva di apprendimento di un pilota che, fino ad un anno fa, correva in Formula 2. Ma tra errori, pressioni e critiche, Kimi ha reagito con personalità, dimostrando di saper leggere le gare e migliorare costantemente. Ogni week-end è stato un piccolo passo avanti nella costruzione del suo futuro in F1.

Kimi Antonelli, GP del Brasile 2025 di F1

Kimi Antonelli, GP del Brasile 2025 di F1 (© Mercedes)

Il talento che convince il paddock

L’inizio di stagione con il quarto posto in Australia e le conseguenti posizioni costanti nella top ten avevano fatto pensare ad una crescita lampo. Anche la pole nella sprint di Miami lasciava presagire questo.

Eppure dal GP di casa a Imola, qualcosa era cambiato. In estate alcune battute d’arresto tra ritiri, sfortuna e prestazioni opache hanno normalizzato il percorso da rookie di Kimi. Tra questi momenti però è arrivato anche la prima gioia; il podio in Canada.

In quel momento fu una boccata d’aria e un’affermazione necessaria. Nel giorno in cui il suo compagno di squadra vinceva a Montreal, Kimi era lì sul podio con lui. Un terzo posto che l’italiano si è guadagnato al via con un sorpasso deciso.

Il secondo podio stagionale arrivato a San Paolo non è soltanto una soddisfazione personale: è una conferma per tutto il team che ha creduto in lui. Antonelli ha mostrato ritmo, gestione gomme e visione di gara, elementi fondamentali per diventare protagonista nel circus. La sua capacità di apprendere e adattarsi a ogni condizione di pista è uno dei tratti che più impressionano gli ingegneri e i tecnici al muretto.

Non solo, ha anche messo in mostra una velocità che gli ha permesso a tratti di lottare con Lando Norris. Tutti aspetti che Toto Wolff e Mercedes sapevano essere presenti in Kimi. Doveva solo avere il tempo di mostrarli.

Un futuro tutto da scrivere

Con due podi all’attivo e una crescita costante, Kimi Antonelli ha dimostrato di meritare pienamente il suo posto in Formula 1 e il rinnovo in vista del 2026. Il talento è evidente, la maturità sta arrivando e la sensazione è che il meglio debba ancora venire. Il passo successivo sarà trovare la vittoria, ma senza ansia o fretta.

Dopo un anno di apprendistato intenso, l’obiettivo ora è consolidarsi tra i grandi, continuando a scrivere una storia che ha appena cominciato a prendere forma.

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