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Kimi Raikkonen, Iceman

Il finlandese è l’ultimo pilota Ferrari ad aver conquistato il titolo. Oggi, 18 anni fa esordiva in Rosso e apriva la parentesi più gloriosa di una carriera longeva e iconica.

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Kimi Raikkonen alla sua ultima gara in F1 ad Abu Dhabi 2021
Kimi Raikkonen alla sua ultima gara in F1 ad Abu Dhabi 2021 (© Formula 1)

Il 18 marzo 2007 segnava l’inizio di una nuova era per la Scuderia Ferrari. Sul circuito di Melbourne, un pilota finlandese dal talento cristallino e dalla personalità glaciale si apprestava a debuttare con il Cavallino Rampante. Il suo nome? Kimi Raikkonen.

L’inizio di una leggenda

Dai primi anni in Formula 1 fino al suo ritiro, il pilota finlandese ha lasciato un segno indelebile nel mondo del motorsport sia per la sua personalità, sia per i risultati conseguiti. Esordì nel 2001 con la Sauber e, nonostante il suo modo di essere, in poco tempo conquistò tutti gli appassionati. La Scuderia svizzera gli diede un’occasione unica. Kimi fino a quel momento infatti aveva corso una ventina di gare circa nella Formula Renault.

Eppure il sesto posto all’esordio con la C20 e altri risultati di rilievo in stagione come i due quarti posti in Austria e Canada gli valsero l’attenzione di McLaren. La Scuderia inglese lo ingaggiò nel 2002. Nelle stagioni con la squadra di Woking, Kimi si fece notare per la sua velocità e il suo stile di guida aggressivo. Spesso in lotta per podi e vittorie, fu frenato dall’affidabilità della vettura, ma dimostrò di avere il potenziale per diventare campione del mondo.

I primi successi e le delusioni

Ottenne il suo primo podio nella gara d’esordio con McLaren in Australia e successivamente il primo successo nel 2003 nel GP della Malesia. Alla sua seconda stagione chiuse da vice campione del mondo e spesso si trovò in corsa per il titolo. Purtroppo però i molti ritiri nei momenti chiave del campionato non gli consentirono mai di ottenere il coronamento della sua carriera. L’esempio fu il 2005 quando, con ben sette vittorie, si dovette nuovamente accontentare del secondo posto nella classifica finale.

Kimi Raikkonen ai tempi della McLaren

Kimi Raikkonen ai tempi della McLaren (© Formula 1)

L’arrivo in Ferrari e il titolo mondiale

Kimi aveva qualcosa di speciale e quel qualcosa lo avevano notato in molti, anche tra i suoi avversari. Ferrari lo scelse nel 2007 come successore del Kaiser, Michael Schumacher, che nel 2006 decise di appendere il casco al chiodo per la prima volta. Il finlandese si vestì di Rosso e alla prima occasione non si fece scappare il titolo.

Kimi Raikkonen alla sua prima vittoria in Ferrari durante l'esordio nel GP d'Australia 2007

Kimi Raikkonen alla sua prima vittoria in Ferrari durante l’esordio nel GP d’Australia 2007 (© Formula 1)

Si laureò campione del mondo in una delle stagioni più combattute della storia della Formula 1, all’esordio con Ferrari. Ma non solo; insieme a Felipe Massa aiutò la squadra a conquistare anche il titolo costruttori nel biennio 2007-2008. Ad oggi è l’ultimo pilota ad aver regalato il titolo alla Scuderia di Maranello. L’ultimo re in Rosso, che si porta addosso ancora la sua corona, in cerca del suo successore.

L’esperienza nei rally e il ritorno in F1

Dopo il 2009 Raikkonen decise di prendersi una pausa dalla F1 e si dedicò ad un’altra sua grandissima passione: il Rally. Corse due stagioni nel WRC con Citroen raggiungendo un quinto posto come miglior risultato. Nel 2012 si presentò l’occasione di correre in F1 con la Lotus e Kimi decise di rientrare nel circus.

Con la Scuderia inglese, il Iceman si dimostrò subito veloce e competitivo, ottenendo due vittorie tra il 2012 e il 2013 e 12 podi. Questa costanza gli consentì non solo di tornare ad essere protagonista del campionato del mondo di F1, ma convinse anche Ferrari ad ingaggiarlo di nuovo per la stagione 2014.

Kimi Raikkonen vincitore del GP di Abu Dhabi 2012 con la Lotus

Kimi Raikkonen vincitore del GP di Abu Dhabi 2012 con la Lotus (© Formula 1)

Il ritorno in Ferrari e gli ultimi anni

La sua seconda parentesi in Rosso durò fino al 2018 e dal 2015 affiancò Sebastian Vettel nella missione di riportare agli antichi albori la squadra. Kimi si dimostrò un compagno affidabile e ancora un pilota competitivo, ma la crescita del giovane talento monegasco della FDA, Charles Leclerc, lo costrinse a cercare una nuova opportunità. In Ferrari, Raikkonen ottenne anche la sua ultima vittoria in F1 ad Austin nel 2018.

Gli ultimi anni della sua carriera, dal 2019 al 2021, li trascorse in Alfa Romeo, riportando esperienza e visione a una squadra in crescita. Nel 2021, dopo oltre due decenni in Formula 1, salutò il campionato definitivamente, lasciando un’eredità fatta di talento, velocità e una personalità unica.

Kimi Raikkonen in pista con l'Alfa Romeo

Kimi Raikkonen in pista con l’Alfa Romeo (© Formula 1)

Freddo fuori dalla macchina ma infuocato in pista, Raikkonen rimarrà per sempre un’icona del motorsport. Un pilota che ha parlato poco, ma ha fatto urlare i motori.

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