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Formula 1GP Las Vegas

Sfide e segreti del circuito di Las Vegas: velocità pura nel cuore della Strip

Luci, velocità e insidie tecniche nel cuore della Strip: un tracciato notturno che unisce spettacolo e complessità ingegneristica

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Las Vegas strip circuit f1
La Ferrari di Charles Leclerc in pista a Las Vegas nel 2024 (© Scuderia Ferrari)

Nel calendario della Formula 1 ci sono circuiti che affascinano per storia e tradizione, e altri che colpiscono per il modo in cui riescono a incarnare l’identità del luogo che li ospita. Il Gran Premio di Las Vegas appartiene a questa seconda categoria: un evento che unisce luci, ritmo e un’atmosfera quasi surreale. Per questo, la gara sul Las Vegas Strip Circuit è senza dubbio un unicum nella stagione di F1.

Non solo: il circuito cittadino del Nevada rappresenta una delle sfide tecnicamente più particolari del Mondiale. Concepito per sfruttare l’iconografia della Strip e allo stesso tempo garantire velocità di punta estreme, il tracciato alterna staccate violente, curve lente e lunghissimi rettilinei che mettono a dura prova assetti, gomme e stabilità aerodinamica. Le rigide temperature notturne del deserto sono un’altra variabile che può mettere in grossa difficoltà i team.

Las Vegas strip circuit f1

La Ferrari di Charles Leclerc in pista a Las Vegas nel 2024 (© Scuderia Ferrari)

F1, le caratteristiche del circuito di Las Vegas

Il Las Vegas Strip Circuit d1 F1 misura 6,2 chilometri e si sviluppa in senso antiorario attraverso alcune delle strade più riconoscibili della città. È un cittadino atipico, progettato per combinare tratti estremamente veloci con frenate improvvise e curve tecniche, in un’alternanza che mette alla prova l’equilibrio aerodinamico delle monoposto.

Le vetture raggiungono velocità superiori ai 340 km/h grazie al lunghissimo rettilineo della Strip, mentre nelle sezioni più lente è la trazione a fare la differenza. A rendere tutto più insidioso contribuiscono le basse temperature notturne, che spesso scendono sotto i 15 gradi e complicano il lavoro degli pneumatici su un asfalto poco gommato. Il risultato è un tracciato che richiede il massimo della precisione e una capacità di adattamento costante.

Il layout del circuito di Las Vegas

layout las vegas f1

Il layout del circuito (© F1)

Strategie e setup

Le squadre devono puntare su un livello di carico aerodinamico medio-basso per sfruttare al meglio i lunghissimi tratti veloci, pur mantenendo stabilità nelle frenate più impegnative e nelle curve lente che punteggiano il tracciato.

Le sospensioni vengono generalmente ammorbidite per assorbire le irregolarità dell’asfalto cittadino, mentre la gestione dei freni richiede particolare attenzione: le staccate non sono numerose, ma la loro intensità può mettere alla prova temperature e usura.

Le basse temperature complicano ulteriormente il quadro, perché rendono difficile portare le gomme nella finestra ideale di funzionamento. Anche la strategia di gara ne risente: sulla carta la singola sosta è l’opzione più logica, ma la combinazione di asfalto freddo, degrado imprevedibile e alta probabilità di safety car costringe i team a mantenere un approccio flessibile, pronti a cambiare piano in pochi giri.

Come nel 2023 e nel 2024, Pirelli porterà le mescole C3, C4 e C5. La C6, gomma più morbida della gamma, è stata scartata perché ritenuta troppo esposta a problemi di graining. Rispetto agli scorsi anni, le coperture Pirelli sono state riviste e ne è stata migliorata la resistenza meccanica. Inoltre, l’orario delle sessioni è stato anticipato di un paio d’ore: i problemi di usura probabilmente non scompariranno, ma potrebbero essere meno gravi rispetto al passato.

Primo settore

Si parte con una frenata importante a sinistra; curva 2 è di fatto il prolungamento di curva 1. Segue un veloce cambio di direzione verso destra che porta nella prima zona DRS del circuito. È anche la più corta: per sorpassare bisogna armarsi di coraggio e staccare tardi all’arrivo di curva 5, ma con i muri così vicini potrebbe non vale la pena.

las vegas curva 1

Le prime tre curve del circuito (© F1)

Secondo settore

Segue la parte più lenta e tecnica del tracciato. Curva 6 è una piega veloce verso sinistra, mentre bisogna rallentare molto per il sinistra destra delle curve 7 e 8. Si arriva quindi tornantino di curva 9; all’uscita di questa curva lenta si riapre l’acceleratore per un tratto ad altissima velocità. Le curve 10 e 11 sono molto veloci e si percorrono a gas spalancato; si torna violentemente sul freno per la staccata della 12.

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Curve 6 e 7 (© Red Bull Content Pool)

Terzo settore

Segue un infinito rettilineo; la piega a sinistra di curva 13 è appena accennata. Si apre nuovamente l’ala mobile; il tratto che porta a curva 14 è certamente il favorito per i sorpassi. Le vetture viaggiano a gas spalancato per circa 1,9 chilometri; si arriva alla staccata ad oltre 340 km/h ed è richiesta una violenta frenata.

las vegas rettilineo

Il lungo rettilineo di Las Vegas (© Red Bull Content Pool)

Le curve 15-16 sono un rapido cambio di direzione destra-sinistra in cui il focus principale è non toccare i muri; segue un breve allungo rettilineo che porta all’ultima curva, una veloce piega verso sinistra.

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