Formula 1
Leclerc e i rischi di avere un compagno come Hamilton in Ferrari
Charles Leclerc dovrà convivere con uno scomodo compagno di squadra come Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo. I rischi che vivrà il monegasco: predestinato alla conferma o nuovo Jean Alesi?
Quella di oggi è stata la giornata di Lewis Hamilton a Maranello, nuovo compagno di squadra di Charles Leclerc in Ferrari dal 2025. È stata la prima giornata nella Scuderia Ferrari per il quarantenne inglese, che è nella Motor Valley per due motivi: vestire l’iconico rosso Ferrari e per battere il record di titoli vinti di Michael Schumacher, cogliendo l’ottavo titolo iridato.
Hamilton in Ferrari, un’accoglienza degna di un Capo di Stato
Nei dintorni di Maranello gli hotel in questi giorni sono tutti al completo. C’è una grande fibrillazione per Hamilton, che oggi si è goduto il primo vero bagno di folla fuori dalla Gestione Sportiva, la sede della Scuderia Ferrari.
Ad accoglierlo, nel corso della giornata, sono arrivati tutti: scontata la presenza di Fred Vasseur e di Benedetto Vigna, Amministratore Delegato Ferrari, un po’ meno quella di Piero Ferrari, che è comunque sempre di casa negli ambienti del Cavallino Rampante. Anche se non preannunciato, era in azienda anche il presidente Ferrari John Elkann. Colui il quale aveva propiziato l’arrivo di Hamilton in rosso non è voluto mancare nella prima giornata dell’ex Mercedes in Emilia.
A Maranello c’erano proprio tutti, quasi fosse la visita di un Capo di Stato. Se avessero potuto, avrebbero evocato anche lo spirito di Enzo Ferrari, che Hamilton ha comunque “conosciuto” visitando la sua casa nei pressi del Circuito di Fiorano, soffermandosi anche nell’ufficio del Drake, là dove il Commendatore osservava l’operato dei suoi uomini durante i test delle sue vetture.
Hamilton, un coinquilino scomodo per Leclerc in Ferrari dal 2025
Difficilmente si ricorda un’accoglienza così entusiasta per un nuovo pilota Ferrari. Sicuramente l’arrivo di Hamilton non spazzerà via quanto costruito di buono con Leclerc. La sensazione è che il monegasco possa soffrire il clima che c’è intorno al suo nuovo compagno di squadra.
Leclerc è il primo prodotto della Ferrari Driver Academy a essere arrivato a vestire di rosso. Al primo anno su una Ferrari ha anche vinto, due volte. Entrambe le volte sul podio, di fianco a lui, c’era Hamilton l’imbattibile. Anche lui aveva dovuto chinare il capo a questo giovane, con le stigmate del predestinato. Quel giovane, amato e coccolato da tutti, ha “pensionato” anche un quattro volte campione come Sebastian Vettel. E, ora, rischia di essere a sua volta mandato nel dimenticatoio da un quarantenne che ha fatto la storia dello sport.
Charles Leclerc non deve scivolare nella sindrome del giocattolo vecchio, messo in disparte dai bambini in favore del nuovo. Dicono che ciò che non uccide, fortifica. Per Leclerc, c’è l’occasione di imparare ancora qualcosa. Dal pilota più vincente, in termine di gare, nella storia della Formula 1.
Charles Leclerc non deve mettersi addosso la pressione di dover battere a tutti i costi Hamilton. Deve semplicemente far del suo meglio. Se è davvero il predestinato, il suo talento e le sue qualità continueranno ad emergere e le vittorie verranno di conseguenza. Se è solo un gran buon pilota, ma non un campione, invece… rimarrà sempre nei cuori dei ferraristi. Come Jean Alesi, ma con diverse vittorie in più.