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Formula 1

Piastri sempre più in fiducia, Norris non può più sbagliare

Oscar Piastri sta battendo Lando Norris nel confronto interno in casa McLaren. Una sfida che probabilmente deciderà anche il titolo.

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L'esultanza di Oscar Piastri dopo la vittoria nel GP di Miami (© F1)

Dopo un 2024 in cui era riuscito a imporsi abbastanza nettamente nei confronti del suo compagno di squadra, in questo inizio di stagione Lando Norris è indietro nella lotta interna con Oscar Piastri. Il pilota inglese è chiamato a dare una risposta immediata al dominio momentaneo dell’australiano. Anche perché McLaren difficilmente commetterà gli stessi errori dell’anno scorso, soprattutto per quanto riguarda la gestione interna.

Piastri glaciale, Norris è avvisato

La cosa che più sorprende di Oscar è la sua freddezza nei momenti che contano. Una caratteristica che è possibile intravedere anche nelle sue espressioni fuori dalla macchina, che sembrano sempre quelle di un pilota in totale controllo della situazione. A testimonianza del fatto che a Piastri il ruolo del leader non sembra pesare più di tanto in quanto a responsabilità.

Il pilota australiano ha sbagliato solo in un’occasione: la gara inaugurale a Melbourne, a casa sua. Lì, nel momento in cui ha cominciato a piovere, Oscar non è riuscito a mantenere il controllo della sua macchina, perdendo così la chance di lottare fino alla fine con Norris per la vittoria. Da quel momento, è quasi sempre riuscito a massimizzare la performance.

Oscar Piastri, leader del mondiale davanti al compagno Lando Norris

Oscar Piastri dopo il successo di Miami (© McLaren)

Lo dimostrano i 4 successi ottenuti nelle successive 5 gare, intervallate dal 3° posto di Suzuka, dietro a Verstappen e al compagno di squadra. Inoltre, nelle due Sprint fin qui corse, ha ottenuto altrettanti secondi posti. E a Miami, senza la beffarda Safety Car uscita sul finale, sarebbe riuscito a portare a casa l’ennesimo successo stagionale.

Lando ha bisogno di imporsi, il prima possibile

Lo score di 4-1 nelle vittorie stagionali è quello che dovrebbe destare maggior preoccupazione. L’unico successo di Lando Norris in una gara lunga, risale proprio al GP inaugurale, quello in cui il suo compagno di squadra commise l’unico errore della sua stagione fino a qui. Dal suo canto invece, l’inglese di sbavature ne ha commesse parecchie.

Le più grossolane sono quelle arrivate nelle qualifiche disputate in Bahrain e Arabia Saudita. In entrambi i casi, McLaren aveva il potenziale per mettere entrambe le macchine molto in alto, ma un Norris incolore gliel’aveva impedito. Nel Q3 di Sakhir, Lando aveva completato un giro imperfetto, che lo aveva fatto chiudere solamente in sesta posizione, con il compagno di squadra in pole position. Peggio aveva fatto in Arabia, quando il Q3 non era riuscito neanche a disputarlo, a causa di un errore nel corso del primo giro.

George Russell con Oscar Piastri e Lando Norris (© Mercedes-AMG F1)

George Russell con Oscar Piastri e Lando Norris (© Mercedes-AMG F1)

Due situazioni in cui invece proprio Piastri aveva dimostrato la sua forza in gara, con il dominio del Bahrain e l’aggressività usata nella partenza Jeddah, per indurre Verstappen all’errore. La vittoria (fortunosa) nella Sprint di Miami è stata un piccolo raggio di sole proveniente dal pianeta Lando, ma da Imola dovrà dimostrare di poter essere più veloce di Oscar.

Quali saranno le “papaya rules” quest’anno?

L’anno scorso McLaren, forse non del tutto convinta di poter recuperare Verstappen nel mondiale piloti, aveva dato lo stesso peso a entrambi i piloti. Lando, fino alle ultime gare del 2024, non aveva avuto particolari favoritismi. Anzi, la gara di Budapest fu proprio l’emblema del trattamento assolutamente paritario di Piastri e Norris.

Se il team di Woking che, per gran parte della scorsa stagione, ha avuto la macchina più forte, avesse dato da subito più fiducia a Norris, probabilmente si sarebbe potuto giocare le sue carte anche contro Max. Anche quest’anno, seppur a ruoli invertiti, la minaccia Verstappen continua ad essere ben presente sulle spalle della McLaren. Nonostante il campione del mondo in carica guidi una Red Bull nettamente inferiore.

Meglio non dare troppa fiducia ad un campione del suo calibro, motivo per cui le “papaya rules” quest’anno potrebbero essere diverse dal 2024 fin da subito. Se davvero dovesse essere così, non abbiamo dubbi su chi ricadrebbe la scelta di McLaren per il ruolo di Numero 1 del team. E vista l’attuale netta superiorità della macchina, anche l’esito del mondiale diventerebbe quasi scontato. 

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