Formula 1GP Monaco
La regole delle due soste obbligatorie nel GP di Monaco non cambierà, almeno per ora
Tombazis l’ha confermato in un’intervista a Motorsport.com, ma la FIA ascolterà proposte dai team: «Chiediamo di essere creativi e propositivi»

In un disperato tentativo di rendere più divertente il GP di Monaco, la FIA ha introdotto quest’anno una nuova regola che obbliga ciascun pilota a effettuare due pit stop nel corso della gara. La novità è stata pensata per creare più azione su un tracciato dove sorpassare è quasi impossibile. La sua messa in pratica ha però suscitato molte polemiche. La FIA ha confermato la regola per il 2026, ma è aperta a possibili modifiche.
GP Monaco, confermati i due pit stop obbligatori nel 2026
Una votazione del Consiglio Automobilistico Mondiale della FIA ha approvato l’Articolo 6.3.6 del regolamento sportivo, che recita: «Nella gara di Monaco, ogni pilota dovrà utilizzare almeno tre set di pneumatici di qualsiasi specifica». Da notare che non è richiesto l’utilizzo di tre mescole differenti; è chiaro che, per montare tre diversi set di gomme, è necessario effettuare due soste.
Il Gran Premio di quest’anno, in cui la nuova regola ha debuttato, ha suscitato diverse polemiche. Alcuni team, tra cui Racing Bulls e Williams, l’hanno sfruttata a proprio favore in modo creativo. Hanno chiesto a uno dei loro piloti di rallentare il gruppo alle spalle per aiutare il compagno di squadra davanti a loro, dandogli la possibilità di effettuare uno o due pit stop senza perdere la posizione in pista.
Le squadre hanno agito nella piena legalità, ma molti hanno sollevato dubbi sull’integrità sportiva di questa strategia. Nonostante ne abbia beneficiato, il pilota della Williams Carlos Sainz è stato tra i più polemici: «Stai girando due o tre secondi più lento del potenziale della macchina. È una manipolazione della gara e del risultato. Se non si interviene, temo che ogni anno sempre più team adotteranno questi comportamenti».
Anche George Russell, bloccato dalla Williams per quasi tutto il GP, ci andò pesante nel post-gara: «La gara qua è abbastanza assurda, a meno che non diluvi. Negli ultimi anni siamo stati fortunati ad avere diverse gare bagnate. Ma questa è Monaco, non ci sono altre gare così. Probabilmente più del 95% di quelli che vengono qui non guardano neanche la corsa. Quindi non è neanche veramente una gara», dichiarò a Sky Sport.

Carlos Sainz e George Russell in pista durante il GP di Monaco (© F1)
Tombazis: «Il numero di soste non è il problema principale. Siamo aperti a proposte»
La regola è stata per il momento confermata. La FIA, però, non esclude cambiamenti: il regolamento per la prossima stagione è ancora provvisorio, e la Federazione è pronta ad ascoltare proposte dai team. Ad affermarlo è stato Nicholas Tombazis, responsabile del reparto monoposto della FIA, ai microfoni di Motorsport.com: «Non pensiamo che quanto visto quest’anno sia l’obiettivo da raggiungere».
«È un problema da affrontare. Per ora la regola è inserita, ma siamo ad agosto e Monaco si corre a giugno. Ci sarà tempo per discuterne con lo Sporting Advisory Committee».
Il vero nodo, secondo Tombazis, non è il numero di pit stop, ma la natura stessa del circuito: «Il problema principale è la quasi totale impossibilità di sorpassare. Il numero di soste è solo un aspetto secondario. La richiesta rivolta ai team è di essere creativi e propositivi. Noi della FIA non siamo ancora legati a nessuna soluzione in particolare».
«Se arriveranno proposte che miglioreranno la situazione, le sosterremo senza dubbio. Questo è uno dei temi che verranno discussi con lo Sporting Advisory Committee e con la Commissione F1 nei prossimi incontri», ha concluso il greco.