Formula 1
Rivoluzione in vista? Domenicali: «Cambierà il format e potremmo accorciare le gare»
Stefano Domenicali, CEO della F1, ha parlato dell’idea di provare a cambiare drasticamente il format attuale dei weekend.

In una lunghissima intervista concessa alla vigilia del weekend di Monza, il CEO della F1 ha toccato molti argomenti. Ha parlato del lavoro che c’è ancora da fare in vista del 2026, anche sotto il profilo comunicativo. Poi del problema legato alle gare con condizioni da bagnato, soprattutto per la visibilità. Infine ha anche mandato un chiaro messaggio agli organizzatori del GP d’Italia («Devono cambiare passo per restare nel calendario»). In mezzo a tutto questo, Domenicali ha anche suggerito una possibile rivoluzione del format dei weekend di gara, sotto diversi punti di vista.
Domenicali su format Sprint e griglia invertita
Già da qualche anno, Stefano Domenicali spinge per una F1 più snella. Una soluzione che secondo lui sarebbe più gradevole per tutti quei fan arrivati solo negli ultimi anni ad approcciarsi con questo sport, principalmente grazie a Drive to Survive, e che non digeriscono alcuni aspetti. Il primo tema citato è stato quello relativo alle prove libere: «Lo dico in maniera un po’ provocatoria, ovviamente, ma oggi le prove libere piacciono solo ai super specialisti, il grande pubblico è più interessato all’azione di un weekend sprint. Già il venerdì ci sono più argomenti da discutere e commentare, c’è una qualifica, si parla di performance».
Quindi è prevedibile avere in futuro solo format sprint? Non è detto: «Posso garantire che tra pochi anni la richiesta sarà di avere tutti i weekend con lo stesso format, non dico che arriveremo come la MotoGP che propone la sprint in tutti gli appuntamenti, per noi sarebbe uno step troppo grande, lo vedo più come un processo di maturazione che va portato avanti rispettando chi ha un approccio più tradizionalista».

La F1 in azione durante la Sprint di Spa (© F1)
Domenicali ha comunque rimarcato come proprio il format Sprint, inizialmente tanto criticato dai piloti, adesso raccolga molto più consenso: «Posso dire che il loro approccio verso il format sprint inizialmente non era favorevole (diciotto erano contrari e due favorevoli), oggi siamo all’apposto, ne abbiamo parlato durante la cena che abbiamo organizzato in Austria e tutti si sono espressi favorevolmente. Anche Max, con cui ho parlato da solo, ha ammesso che c’è un senso, quindi vedo un’evoluzione da parte di tutti».
Sembra anche che la possibilità della griglia invertita sia fattibile: «È un argomento che abbiamo in agenda. In passato ne abbiamo già parlato, ma nei prossimi mesi dovremo avere il coraggio di dare un’altra spinta alla discussione, ho sentito anche diversi piloti che l’hanno proposta. – anche qui sembra che ci sia stato un cambio di opinione generale – All’inizio erano tutti contrari, invece nell’ultimo incontro molti di loro hanno detto ‘perché non proviamo?’».
I GP potrebbero essere accorciati?
Un’altra clamorosa ipotesi messa sul tavolo dal CEO dell F1 è quella dell’accorciamento delle gare. Anche qui, ovviamente, il motivo principale sarebbe da ricercare nelle presunte esigenze del “nuovo pubblico”: «Crediamo che per i giovani siano un po’ troppo lunghe. Stiamo vedendo su molti dei nostri canali che le sintesi riscuotono un grande successo. Magari per noi che siamo nati con questo format va tutto bene così, ma c’è una grande fetta di pubblico che vuole vedere solo i momenti salienti».
Tuttavia, quest’ultimo punto non sembra essere tra le priorità al momento: «Oggi sta andando tutto molto bene, ma proprio per questo non dobbiamo sederci sugli allori ma pensare a quale sarà il prossimo passo da fare».
La F1 andrà incontro ad un restyling?
Le iniziative proposte da Stefano Domenicali sul format del futuro seguono una linea ben precisa, intrapresa con decisione. La F1 ha deciso da anni di sposare le richieste dei più giovani, che si sono appassionati a questo sport per vie diverse rispetto ai fan storici. Contenuti più brevi (video online) e molto più improntati sull’intrattenimento (Drive to Survive).

La copertina di Drive to Survive 7 (© Netflix)
Una tipologia di fruizione che in realtà riguarda ormai tantissimi ambiti, non solo lo sport. La F1 sembrerebbe pronta a fare un passo clamoroso verso questa direzione, arrivando addirittura ad accorciare la canonica durata delle corse. Un cambiamento che potrebbe riscrivere anche la tipologia di approccio che i team avranno nella preparazione delle corse stesse, come del resto hanno già fatto in parte tutti gli altri piccoli cambiamenti apportati in questi anni. Tutti quanti volti verso la ricerca della massima intensità possibile, a scapito della tradizione.