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Formula 1

Restituiti i punti sulla patente tolti a Sainz dopo Zandvoort, ma la beffa rimane

Sainz e la Williams vincono il ricorso, restituiti i punti della patente tolti a Zandvoort. Ma la gestione della FIA lascia molto perplessi.

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Sainz e la Williams vincono il ricorso dopo Zandvoort (© Williams F1)
Sainz e la Williams vincono il ricorso dopo Zandvoort (© Williams F1)

Carlos Sainz e la Williams hanno vinto il ricorso, è stata riconosciuta l’innocenza del pilota spagnolo sul contatto con Liam Lawson a Zandvoort. Al termine della sentenza è stato deciso che a Carlos sarebbero stati restituiti i punti tolti dalla patente dopo il fatto. Una vittoria solo parziale, dato che comunque in quella gara gli era stata data una penalità in secondi che non gli è stata tolta. Col rischio di aver creato un precedente pericoloso.

Restituiti i due punti tolti a Sainz a Zandvoort

La sentenza è arrivata lo scorso venerdì pomeriggio in una videoconferenza organizzata con i responsabili dei team Racing Bulls, Williams e altri tre. Grazie a questa decisione, a Carlos Sainz sono stati restituiti i due punti della patente che gli erano stati comminati insieme alla penalità in pista.

sainz russell gp monaco

Carlos Sainz e George Russell in pista durante il GP di Monaco (© F1)

Il fatto era avvenuto al termine della prima Safety Car uscita in quella corsa, causata dall’uscita di scena di Lewis Hamilton. Dopo la ripartenza, Sainz aveva tentato il sorpasso all’esterno di curva 1 su Lawson. I due però erano arrivati al contatto e la FIA aveva deciso di penalizzare lo spagnolo in quanto “non aveva il diritto di traiettoria“. Una decisione che aveva fatto molto discutere, alla luce del fatto che il contatto era stato causato principalmente dalla perdita del posteriore del pilota Racing Bulls.

Sainz, molto arrabbiato, aveva definito già durante la corsa quella decisione “una barzelletta“. La Williams ha poi deciso di prendere in modo ufficiale le sue difese presentando un reclamo ufficiale alla FIA, sulla base di nuovi elementi rilevanti trovati tramite telecamere non visionabili dai commissari. Da qui poi l’indagine che ha portato alla decisione finale.

Ma la beffa rimane…

Al di là del fatto che, a causa di quella collisione, la gara di entrambi era di fatto compromessa. Quella sui due punti tolti dalla patente non era stata l’unica penalità inflitta a Sainz durante il GP di Zandvoort. Ovviamente ce n’era stata anche una riguardante la gara stessa, in questo caso 10 secondi, a testimonianza del fatto che per la FIA la responsabilità di Sainz era piuttosto alta.

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Il Presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem (© FIA)

Quei secondi allo spagnolo non sono stati restituiti. Poco male nel caso specifico, dato che per lui non sarebbe cambiato molto, però in altre situazioni simili 10 secondi rischiano di pesare e non poco. Alla luce degli elementi portati dalla Williams, è lecito pensare che la FIA forse poteva prendersi un po’ più di tempo prima di prendere la decisione.

Immaginando uno scenario simile con un pilota in lotta per un mondiale, o per punti pesanti, la situazione sarebbe stata molto più scomoda da gestire. Diciamo che in questo caso, in fin dei conti, agli organizzatori è quasi andata bene…

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