Seguici su

Formula 1GP Spagna

Spa-Francorchamps, l’università della Formula 1

Il circuito belga ospiterà il tredicesimo GP della stagione di F1: per vincere a Spa, coraggio e velocità sono fondamentali

Pubblicato

il

spa-francorchamps f1
Spa-Francorchamps, l'iconica sequenza di curve Eau Rouge-Raidillon (© F1)

Nel cuore verde delle Ardenne si snoda uno dei tracciati più affascinanti e temuti dell’intero calendario. Il Circuit de Spa-Francorchamps, teatro del GP del Belgio, non è solo il più lungo del Mondiale di F1, ma anche quello che meglio incarna l’essenza pura del motorsport: alta velocità, tecnica sopraffina e storia gloriosa.

F1, le caratteristiche di Spa-Francorchamps

La pista, originariamente lunga oltre 14 km e usata per la prima volta nel 1921, ha mantenuto nel tempo il suo fascino unico. Ha subito diversi interventi per migliorarne la sicurezza; gli ultimi risalgono al 2022, anno in cui il circuito è stato anche riasfaltato.

Nella sua configurazione attuale, il tracciato misura 7.004 km e conta 19 curve, di cui 9 a destra e 10 a sinistra. Per il GP di domenica sono previsti 44 giri, per una distanza totale di gara pari a 308.052 km.

Spa è un circuito estremamente rapido: durante in giro sul tracciato belga, le vetture procedono a gas spalancato per oltre il 70% del tempo. Per quanto riguarda la messa a punto della vettura, è richiesto un basso livello di carico aerodinamico, per ottimizzare la velocità di punta.

Il layout di Spa-Francorchamps

layout Spa-francorchamps f1

Il layout del circuito (© F1)

Primo settore

Il giro comincia a La Source, strettissimo tornantino a destra che richiede una forte frenata. In partenza è importante stare fuori dai guai, in generale è fondamentale la trazione: uscire male da questa curva significa essere vulnerabili nella sezione successiva.

Il tratto che segue è uno dei più spettacolari dell’intero calendario. L’Eau Rouge-Raidillon è una sequenza in salita che sfida la fisica: si entra in discesa, si attraversa la compressione e si risale come un razzo verso il cielo. Le monoposto di oggi sono in grado di percorrere questa spaventosa salita a gas spalancato, cosa impensabile in passato. Si entra a 319 km/h a 11436 RPM in 8ª marcia, la velocità di uscita è 310 km/h a 11147 RPM.

spa eau rouge

La salita di Eau Rouge-Raidillon (© F1)

Segue il rettilineo del Kemmel, primo vero banco di prova per l’efficienza aerodinamica. Chi esce bene dal Raidillon ha una chance di sorpasso in fondo al rettilineo, soprattutto con il DRS aperto.

Secondo settore

Al termine del rettilineo è richiesta una forte frenata per affrontare Les Combes. Si tratta di una chicane in salita veloce e tecnica; se non si riesce a passare sul rettilineo qui si può provare l’affondo in staccata. È molto importante la stabilità del posteriore.

Dopo la veloce curva a destra di Malmedy si arriva alla Bruxelles (ex Rivage). È una curva a destra in discesa; i piloti lottano con il sottosterzo in entrata, mentre in uscita è facile perdere il posteriore. Segue una veloce curva cieca verso sinistra.

I piloti sono quindi attesi da Pouhon: una doppia sinistra da oltre 250 km/h, con carico laterale estremo. Si percorre in 8ª marcia con quasi 5 G di accelerazione laterale; non si usa il freno, solo un leggero lift dell’acceleratore. Si entra a 290 km/h, la velocità di uscita supera i 300 km/h.

spa pouhon

La curva Pouhon (© Red Bull Content Pool)

Il settore centrale si chiude con la veloce, ritmata e tecnica sequenza di Campus e Stavelot, una sequenza di destra-sinistra in cui è importante mantenere un buono slancio lottando contro il sottosterzo. Bisogna anche stare attenti a non mettere le ruote oltre i cordoli.

Terzo settore

Il curvone veloce a destra Paul Frère introduce a una delle sezioni più rapide ed esaltanti del circuito. Nella curva a sinistra di Blanchimont si rischia di pagare a caro prezzo il minimo errore; è importante essere precisi e non alzare il piede dall’acceleratore.

La chicane Bus Stop è l’ultimo atto del circuito. Ridisegnata nel tempo, è ancora uno dei punti migliori per tentare un sorpasso all’ultimo respiro. Si parla di una staccatona da  4.9 G, con asfalto sconnesso nella zona di frenata; qui è facile bloccare gli pneumatici. Importante sfruttare bene i cordoli e lanciarsi al meglio sul rettilineo del traguardo.

spa bus stop

La chicane Bus Stop (© Red Bull Content Pool)

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *