Formula 1GP Imola
Imola sempre più rischio! Anche la Turchia si fa avanti come riserva per il 2026 (e oltre)
L’edizione turca di motorsport.com lancia la notizia che la Turchia vorrebbe tornare nel calendario di F1, subito come riserva nel 2026 e successivamente con un accordo pluriennale. Una nuova contendente per Imola

Oltre a Imola, anche la Turchia si fa avanti come riserva nel calendario F1 2026. Questa è la dichiarazione del presidente della TOSFED, Federazione Sportiva Automobilistica Turca, Eren Üçlertoprağı, rilasciata all’edizione turca di motorsport.com, e rilanciata dall’edizione italiana.
Il calendario 2026, diramato a giugno, ha introdotto ufficialmente il nuovo circuito cittadino di Madrid, il Madring, progettato dalla società italiana Dromo. Tuttavia, i lavori nella capitale spagnola potrebbero non essere conclusi in tempo e la città romagnola si era già proposta a Liberty Media come riserva. Oggi si apprende che la Turchia è pronta a subentrare con l’Istanbul Park se la pista spagnola non fosse pronta in tempo.
Madrid corre contro il tempo
Il progetto del Madring prevede un tracciato di 5,4 km con 22 curve, tra cui una sopraelevata. I lavori dovrebbero terminare entro il 30 maggio 2026, seguiti dall’omologazione FIA. Nonostante i progressi, rimangono dubbi sui tempi di consegna dell’impianto.
La corsa madrilena è prevista per il 13 settembre 2026, collocandosi tra il GP d’Italia a Monza e quello dell’Azerbaigian. Dal punto di vista logistico, Imola sarebbe in una posizione strategica per sostituire Madrid, ma anche Istanbul è esattamente sulla strada che porta a Baku.

I lavori in corso al Madring (© Madring)
La Turchia si propone come riserva per il calendario F1 2026 e oltre, Imola a rischio
In caso di ritardi a Madrid, anche la Federazione Automobilistica Turca ha, come fatto già dal Comune di Imola, avanzato la candidatura per ospitare la sedicesima gara del campionato. L’impianto prescelto è, come ovvio, l’Istanbul Park, già noto agli appassionati di Formula 1 per l’incredibile curva 8. La gestione della pista è passata di recente alla TOSFED, che punta a riportare stabilmente la F1 in Turchia.
Il presidente Üçlertoprağı ha infatti dichiarato a Motorsport.com: «In seguito alla nostra nomina da parte del Governo qualche mese fa, abbiamo avuto intense discussioni con i dirigenti di F1 e FIA. Il governo è fortemente impegnato a riportare la Turchia nel calendario della Formula 1 con un accordo permanente e a lungo termine.
Il calendario 2026 è già stato annunciato, ma nel caso una gara non possa essere disputata per vari motivi, potremmo subentrare con il Gran Premio di Turchia. Non vogliamo ospitare una gara una tantum, come era accaduto nel periodo della pandemia, puntiamo invece a garantirci un posto nel calendario con un contratto a lungo termine».
Già nel 2024 Üçlertoprağı aveva detto che la Turchia sarebbe rientrata nel calendario, forte anche dell’appoggio del presidente FIA Ben Sulayem. Un anno fa c’era però un altro gestore dell’impianto, nonchè organizzatore della corsa. Oggi la situazione sembra essere cambiata.

Il presidente TOSFED Eren Üçlertoprağı (© TOSFED)
I nodi di Imola: Domenicali e il ritardo dell’appoggio del Governo
A differenza di Imola, che non ha ancora un chiaro e perentorio appoggio da parte del Governo Italiano, la candidatura turca ha le spalle coperte dal presidente Erdogan, stando alle parole di Üçlertoprağı: «Posso dire che, fortunatamente, il nostro Presidente, il Ministro della Cultura e del Turismo e il Ministro della Gioventù e dello Sport stanno tutti sostenendo con convinzione il progetto di riportare la Formula 1 in Turchia. Abbiamo un grande sostegno dal governo e tutti i costi saranno coperti con una garanzia statale».
Il possibile ritorno della Turchia apre quindi scenari foschi per Imola. Il GP del Made in Italy e dell’Emilia Romagna a Imola attende ancora un rinnovo del contratto che tarda ad arrivare. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, a venire meno sarebbe però la volontà proprio di Liberty Media di tornare in riva al Santerno, nonostante le parole di facciata del Presidente e AD della Formula 1 Stefano Domenicali. Alla faccia di chi credeva che, con un imolese al comando di Formula One Group, il rinnovo sarebbe stato una formalità.

Charles Leclerc sulla Ferrari SF-25 durante il GP di Imola 2025 (© Scuderia Ferrari)
In aggiunta a questo punto di grande rilievo, al momento mancherebbero i fondi per assicurarsi un nuovo accordo, anche a rotazione, per Imola. Durante la scorsa settimana, ACI ha fatto sapere di essere impegnata nella creazione di un tavolo istituzionale per riportare l’Enzo e Dino Ferrari in calendario nel 2028. I turchi invece sono già pronti a investire i circa 60 milioni di dollari l’anno necessari per siglare un accordo pluriennale.
Il Comune di Imola, per bocca del Sindaco Marco Panieri, ha fatto sapere più volte di essere pronta per ospitare nuovamente una tappa del campionato di F1. In questo momento quello che sembra tardare ad arrivare è l’appoggio del Governo Italiano, mentre il supporto di ACI parrebbe esserci. Se si vuole però resistere alla concorrenza estera, è ora di iniziare a correre. Formula 1 permettendo, visto che non si muove foglia che Liberty non voglia.