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I piloti della Prema raccontano la loro prima volta su un go-kart

I piloti di F2, F3, FRECA, F4 Italia e F1 Academy della Prema hanno raccontato la loro prima esperienza al volante di un go-kart.

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Andrea Kimi Antonelli durante il Mondiale KZ a Kristianstad (Svezia) nel 2021
Andrea Kimi Antonelli durante il Mondiale KZ a Kristianstad, Svezia, nel 2021 (© acisport.it)

I piloti di F2, F3, FRECA, F4 Italia e F1 Academy della Prema hanno raccontato il loro primo giorno alla guida di un go-kart. Da parcheggi polverosi a sventate tragedie, ecco come se la sono cavata nella loro prima esperienza al volante.

Il primo giorno su un go kart dei piloti della Prema

F2

Andrea Kimi Antonelli: «[È stato] quando avevo cinque anni, il go-kart si chiamava “Delfino”. Mi ricordo anche il posto, era a Forlì, in un piccolo circuito. L’ho amato sin da subito, adoravo la sensazione di velocità».

Ollie Bearman: «Credo di ricordarmi, ma onestamente mi ricordo solo dai video. Cioè, ho dei frammenti, ma fondamentalmente era un piccolo ovale (potevo probabilmente andare più veloce) ed era la prima volta, quindi letteralmente mi fermavano ad ogni metà. Quindi c’era un tipo [da una parte] e uno [dall’altra] e dovevi solo guidare e fermarti».

«Fondamentalmente controllavano se sapevi come frenare prima di metterti sul circuito stradale. Comunque non era davvero correre, era solo per controllare se avevi capito cos’era un pedale del freno, e tutte le volte il tipo dietro di me si schiantava addosso a me. Quindi mi ricordo che la prima volta non ne ero molto entusiasta, lo odiavo davvero perché continuavo ad essere tamponato quando mi fermavo».

F3

Dino Beganović: «È stato un giorno dopo scuola. Mio padre mi ha chiamato, ero col mio amico, mi ha chiamato e ha detto che nel pomeriggio c’erano tipo delle prove di kart, il Motorsport Club di Svezia. Andavano in varie città e offrivano ai bambini di andare sul kart, credo tra gli otto e i dodici anni».

«Ovviamente ho detto di sì, volevo andarci. Ma per prima cosa avevo sette anni, quindi non mi era permesso, poi ero troppo basso. Ma in qualche modo siamo riusciti a farcela. Ho fatto qualche giro, non ero molto veloce, ma ho fatto qualche giro e da allora ho continuato».

Gabriele Minì: «Mi sono svegliato, ho detto a mio padre che volevo guidare, avevo due anni e mezzo, quindi abbiamo aggiustato il sedile e i pedali e sono andato in un piccolo parcheggio. Mio padre camminava dietro di me e giravo in questo parcheggio. A un certo punto ho cominciato ad accelerare, ma ho fatto un incidente. Non era l’ideale, ma deve esser stato divertente».

Arvid Lindblad: «Un go-kart… Mi ricordo che avevo cinque anni. Eravamo lì e c’era un kartodromo nelle vicinanze e ho cominciato a mostrare un po’ di interesse nella Formula 1 quando mio padre aveva la TV accesa. Perciò siamo andati e ho avuto modo di sedermi su un kart a noleggio e mi è piaciuto molto e ho capito subito che era qualcosa che volevo inseguire».

FRECA

Rafael Camara: «Avevo cinque anni, quindi non potevo guidare perché ero troppo giovane. Quindi l’ho chiesto per un anno, perché mio padre mi diceva “quando avrai sei anni potrai guidare”. Poi quando ho compiuto sei anni ho chiesto di cominciare a guidare, e mi ricordo che ero molto piccolo. Credo che fosse abbastanza contento».

Ugo Ugochukwu: «Avevo sei anni, quindi non me lo ricordo pienamente. Mi ricordo solo che mi è piaciuta molto quella sensazione».

James Wharton: «Era quando avevo due anni, quindi non ricordo molto, ma è stato super divertente e abbastanza snervante»

F4 Italia

Kean Nakamura-Berta: «È stato a Rye House, me lo ricordo vividamente. C’era una pioggia torrenziale, era tipo il mio settimo compleanno e mi ricordo solo che mi è piaciuto moltissimo. Avevo un turno, ero bagnato fradicio dalla testa ai piedi, ma ho comunque chiesto un altro turno».

«In tutta onestà quel giorno ero stato preso per fare qualche piccola intervista per Sky Sport, perché c’era credo Lewis Hamilton che… credo che stesse andando al GP di Silverstone e mi hanno chiesto “Sarà Lewis Hamilton a vincere?” e ho risposto “No” e tutti sono scoppiati a ridere. Al tempo non sapevo chi fosse Lewis Hamilton».

Alex Powell: «[Ero a] Trinidad e Tobago a dire il vero, in un parcheggio. Trinidad e Tobago in un parcheggio e la mattina abbiamo dovuto spazzare il tracciato perché c’era molta polvere e sassi. Là non abbiamo un circuito vero e proprio, quindi erano solo barriere. Allora la mattina abbiamo spazzato il tracciato e sono sceso in pista. Boom. E l’ho anche fatto da solo».

Rashid Al Dhaheri: «La prima volta che ho guidato un go-kart è stata ad Al Ain. Credo di aver avuto circa tre anni e mezzo e mi ricordo (perché c’è un video che hanno fatto i miei genitori) che ero in questo piccolo go-kart, avevo questo casco enorme con questa tuta enorme».

«Ero in quel go-kart e ricordo che la prima volta c’era una fune tra me e un istruttore e avrei dovuto seguirlo, ma credo che a fine giornata fossi io a trainare lui e lui voleva assicurarsi che andassi piano, ma continuavo a trascinarlo con la fune. Quindi sì, è un bel ricordo».

Dion Gowda: «Era il 2017, avevo un circuito chiamato KF1 Karting e c’erano solo kart a noleggio, non erano go-kart veri e propri. Questa è stata la prima volta che ho toccato qualcosa legato alle corse».

Tomass Stolcermanis: «Mio padre mi ha messo nel go-kart quando avevo tre anni. Ho cominciato a fare dei giri, ho cominciato a guidare dietro di lui e poi giro dopo giro ho aumentato».

F1 Academy

Doriane Pin: «La prima volta che ho guidato un go-kart è stata a Kartland, in Francia, vicino a Parigi. Ero con mio padre ed era un mini kart in sostanza. Mi sono divertita molto e da allora ho voluto fare solo quello».

Maya Weug: «[È stato] quando avevo sette anni. Ho ricevuto per Natale un regalo dai… da Babbo Natale ed io e mio fratello abbiamo ricevuto un kart. Perciò siamo andati al circuito un paio di settimane più tardi, abbiamo fatto i primi giri. Mi ricordo che sono stata la prima a guidare tra me e mio fratello e mi ricordo che era molto bello sentire la velocità, mi sentivo molto libera quando ero nel kart».

Tina Hausmann: «Il primo giorno che ho guidato un go-kart era in Svizzera, me lo ricordo molto bene. Sono partita a tutto gas e ho quasi investito il mio meccanico, poi sono andata in pista ed era molto bello, ho amato ogni secondo. Avevo sette anni».

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