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Round Imola | Alessandro Delbianco dopo il titolo: «Un giorno che sognavo fin da piccolo. Ci credevamo dall’inverno»

Delbianco, dopo la vittoria di Gara 2 a Imola e del titolo, ha parlato dell’importanza di questo successo e dei suoi piani per il futuro.

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Alessandro Delbianco in griglia a Imola
Alessandro Delbianco in griglia a Imola (© 1000 Cuori Motori)

Un Alessandro Delbianco molto sollevato, quello che si è presentato ai microfoni dopo Gara 2 ad Imola. Il successo di tappa gli ha permesso anche di chiudere matematicamente i giochi per il titolo, con un Round di anticipo. Dopo anni di duro lavoro, finalmente è arrivato il suo grande giorno.

Alessandro Delbianco dopo il successo ad Imola

«L’obiettivo che avevo da sempre. Fin da piccolo, nel CIV Moto3, sognavo correre qui e di vincere. Oggi ce l’ho fatta, da giorni immaginavo questo momento, ogni giorno della mia vita. Voglio godermelo il più possibile con il mio team e la mia famiglia. Purtroppo alcune persone della mia squadra non sono qua oggi, cercheremo di festeggiare tutti insieme nel sabato sera del Mugello».

«Quando ho pensato di potercela fare? Questo inverno. Nella Racing Night dell’anno scorso abbiamo fatto uno step importante e da quel momento abbiamo vinto una gara per ogni Round, quindi sapevamo di avere una base di partenza molto buona. Al primo test ci siamo guardati tutti quanti e ci siamo detti che ce la potavamo fare. Non avete idea di quanto abbiamo lavorato tutti insieme per raggiungere questo obiettivo»

Sul futuro e l’importanza di questa vittoria

«Il prossimo anno? Non so che cosa farò, ci stiamo lavorando. Se dovessi rimanere nel CIV (siamo ai dettagli) mi piacerebbe continuare a farlo con DmR. Il prossimo step sarà più fuori dalla pista insieme alla mia ragazza e a Simone, che mi allena quando sono a casa, vorrei diventare un pilota migliore lì. Mi piacerebbe in futuro arrivare alla Superbike, non l’ho mai nascosto. Non credo che utilizzerò il numero 1, sono legato al 52 e non mi sento pronto».

«Come definire questo titolo? Non lo so. Io ho avuto una carriera diversa, molto più difficile rispetto a quella dei miei coetanei, con molti alti e bassi. Non ho un termine per descrivere questo campionato. So di aver battuto in Michele, che era un mio target, mi dispiace che oggi non sia qua in pista. Lui è il pilota in cui mi rivedo sempre quando corro. Sicuramente per me aver vinto questo titolo è un grande traguardo».

«Chiusura di un cerchio? Non credo. Mi sarebbe piaciuto, nel senso che avrei voluto passare in Superbike ma non credo che sarà questo il caso. Sicuramente è bello aver vinto con la squadra che mi ha rilanciato».

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