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Moto2

Ai Ogura, il settimo campione del Sol Levante

Il pilota giapponese erediterà il vessillo nipponico da Nakagami in MotoGP nel 2025 e lo farà da campione del mondo Moto2.

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Ai Ogura mentre festeggia il titolo 2024 della Moto2 conquistato in Thailandia
Ai Ogura mentre festeggia il titolo 2024 della Moto2 conquistato in Thailandia (© motogp.com)

Ha bruciato le tappe fin da piccolo, completando tutti i passi necessari per arrivare in alto, quasi in sordina. Col tempo si è costruito una reputazione grazie alla sua tenacia e alla sua solidità è riuscito prima a ottenere una sella in MotoGP e poi il titolo mondiale in Moto2. Ai Ogura, in Thailandia, ha scritto la storia del motorsport giapponese e non ha intenzione di fermarsi qui.

A piccoli passi

Il giovane talento di Tokyo debuttò nella Asia Talent Cup a soli quattordici anni. Il monomarca asiatico, che lancia le promesse del continente, ha sempre offerto al motomondiale profili interessanti, contribuendo a mantenere viva la tradizione asiatica nelle due ruote.

Ogura, però, capì che per avere una possibilità doveva esplorare le serie inferiori europee. Decise così di gareggiare nella Rookies Cup tra il 2016 e il 2017, per poi partecipare al Campionato Europeo di Velocità spagnolo. Le scelte compiute hanno pagato, e nonostante la difficoltà per i piloti asiatici nel vivere lontano da casa, è stato grazie a quelle decisioni che è riuscito ad affermarsi ai vertici delle corse.

Nel 2018 ha esordito in Moto3 con la Honda del Team Asia, partecipando a quattro gare come wildcard per prendere confidenza con la categoria d’ingresso del motomondiale.

L’anno successivo è stato ingaggiato come pilota titolare dello stesso team. Al suo primo anno completo in Moto3, Ogura ha dimostrato velocità e costanza, ottenendo ottimi piazzamenti e un podio ad Aragon.

Negli anni successivi, il giapponese è cresciuto, lottando costantemente per la vittoria. Nel 2020 ha ottenuto sette podi, che gli hanno permesso di chiudere il campionato al terzo posto in classifica. Nonostante la prima vittoria fosse ancora arrivata, Ogura decise di passare alla Moto2 per proseguire la sua crescita.

La categoria giusta

A ingaggiarlo fu ancora una volta il Team Honda Asia con la Kalex. Nel 2021, Ogura è salito una volta sul podio, ottenendo un secondo posto in Austria. Tuttavia, il 2022 si è rivelato l’anno della maturazione completa.

Nelle prime quattro gare, è salito due volte sul podio e, successivamente, a Jerez, ha ottenuto la sua prima vittoria assoluta nella categoria e nel motomondiale. Ogura non si è più fermato, conquistando altri due podi e due vittorie, in Austria e in Giappone, che gli hanno permesso di chiudere la stagione al secondo posto finale e di diventare vicecampione del mondo Moto2.

La scommessa vincente di Ai Ogura

Nonostante un lieve calo nelle prestazioni nel 2023, per il 2024 Ogura ha accettato una nuova sfida, decidendo di passare al team MT Helmets, esordiente in Moto2. Con questa scelta, ha lasciato la Kalex per passare al telaio Boscoscuro, intuendo il potenziale del progetto.

Il pilota di Tokyo non ha dominato la stagione, ma ha dimostrato una costanza che ha piegato i suoi rivali, permettendogli di conquistare il titolo in Thailandia, chiudendo la classifica in anticipo. Con tre vittorie a Barcellona, in Olanda e a Misano, e cinque podi, Ogura è diventato campione del mondo 2024 della Moto2, diventando il settimo giapponese a vincere un titolo nel motomondiale.

Il Giappone torna così a vincere un mondiale dopo quindici anni; l’ultimo fu il compianto Hiroshi Aoyama con la Honda del Team Scott. Prima di loro, a portare il titolo nel Sol Levante furono Kato nel 2001, Aoki nel 1995 e 1996, Sakata nel 1994 e 1998, Harada nel 1993 e Katayama, il primo samurai a conquistare un titolo nel 1977.

Nel 2025 una nuova avventura attende il fresco campione del mondo Moto2: l‘Aprilia del team Trackhouse. Sarà Ogura a succedere a Taka Nakagami e a continuare a portare in alto la bandiera giapponese in MotoGP, mantenendo viva una tradizione nipponica ben radicata nel motorsport e soprattutto nelle corse motociclistiche.

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