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Crisi KTM: quanto peserà il ritiro dal Motomondiale per il futuro della Moto3?

La crisi KTM, con il probabile ritiro della Casa austriaca, impatterà anche sulla Moto3. Quali saranno le conseguenze per la entry class del Motomondiale?

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Due KTM impegnate nel mondiale Moto3 (© Red Bull Content Pool)
Due KTM impegnate nel mondiale Moto3 (© Red Bull Content Pool)

La crisi KTM sta assumendo contorni sempre più inquietanti per l’azienda austriaca e per il Motomondiale. Il possibile futuro ritiro da MotoGP, Moto2 e Moto3 avrà ripercussioni più o meno grandi sulle tre classi iridate. Quella che verrebbe più colpita, entry list alla mano, potrebbe essere la Moto3. Che però potrebbe avere una rivoluzione alle porte.

Crisi KTM, la Moto3 sarebbe la classe più colpita?

Nella entry class del Motomondiale, la Moto3, quanto impatterebbe la crisi KTM e il ritiro dalle corse della Casa di Mattinghofen? È difficile dirlo. Nel 2024, su 26 moto in pista, ben 16 erano KTM e questo equilibrio verrà mantenuto nel 2025.

Quanto impatterà il ritiro di KTM nella Moto3? Non così tanto. Nella classe piccola, infatti, gli sviluppi sono a carico della casa madre. Nel 2021 però venne bloccato lo sviluppo per le stagione 2022 e 2023. Nel 2024 sono state introdotte le nuove moto, con KTM che ha portato in pista la KTM 250 RC4. Per regolamento, le specifiche delle motociclette introdotte nel 2024 devono rimanere le medesime fino al 2026 compreso.

Da questo si capisce quanto poco KTM impatti sulla Moto3: ormai ha già fatto tutto. Inoltre, a parte i due team ufficiali Ajo Motorsport e Tech3, le altre squadre sono tutte clienti. A logica, anche i costi sono quindi in gran parte coperti.

I costi di queste moto, veri e propri prototipi con motore monocilindrico quattro tempi da 250cc, sono alti, sebbene contingentati. Un telaio, fino al 2024, poteva costare al massimo 85.000 euro, con 60.000 euro massimi per sei motori, numero di propulsori concessi per ogni pilota. Ogni moto costa quindi, solo per l’acquisto, 145.000 euro. Quest’anno i prezzi verranno leggermente aumentati, in modo tale da poter coprire gli incrementi dei prezzi assorbiti fino ad oggi dai costruttori stessi.

David Alonso guida un trio di KTM rimarchiate (© Red Bull Content Pool)

David Alonso guida un trio di KTM rimarchiate (© Red Bull Content Pool)

Le proposte per il 2027: monomarca come la MotoE o monomotore come la Moto2

Fino al 2026 le moto saranno quelle viste in pista quest’anno. La crisi KTM potrebbe essere addirittura un’opportunità per la Moto3. Dalla stagione 2018, dopo il ritiro di Mahindra, sono infatti solo due i costruttori presenti nella classe d’ingresso del Motomondiale: KTM, con numerosi marchi del gruppo, e Honda.

La classe non ha mai mostrato troppo appeal agli occhi dei costruttori, con marchi come Yamaha e Aprilia che se ne sono tenuti alla larga sin dall’inizio. Inoltre, campionati nazionali come il CIV, in Italia, già da alcuni anni hanno virato verso un regolamento tecnico diverso, con motori Yamaha 450cc di derivazione crossistica uguali per tutti.

Luca Boscoscuro, proprietario della Boscoscuro che tanto sta facendo bene in Moto2, già due anni fa avanzò la proposta di adottare dei propulsori bicilindrici con cilindrata di 400 o 500 cc. Questo anche per aumentare la potenza dei motori, dal momento che l’innalzamento dell’età minima dei piloti dai 16 ai 18 anni ha aumentato anche la statura media dei piloti stessi.

A quanto pare, si starebbe andando verso questa soluzione, con due possibili declinazioni. Come riportato da GPOne.com, sono attualmente due le opzioni sul tavolo di Dorna e IRTA, l’associazione dei team, per il 2027:

  1. Campionato monomarca, con costruttore unico nominato da Dorna, sull’esempio della MotoE;
  2. Campionato monomotore, con libertà di telaista. La stessa formula della Moto2.

Per entrambe le soluzioni, il motore dovrebbe essere al massimo un bicilindrico di derivazione stradale, con cilindrata di 450 o 500 cc e una potenza di 80 CV, venti in più rispetto alle attuali Moto3.

Da ciò che si sta prospettando, considerando anche il congelamento degli sviluppi fino al 2026, possiamo dire che la crisi KTM, con il ritiro dal Motomondiale ormai imminente per la casa austriaca, non dovrebbe avere grandi ripercussioni sul futuro della Moto3. Un futuro già di suo in evoluzione, alla ricerca della formula giusta per i giovani piloti di domani.

La partenza del Solidarity GP di Barcellona 2024 (© Red Bull Content Pool)

La partenza del Solidarity GP di Barcellona 2024 (© Red Bull Content Pool)

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