SBK
Andrea Locatelli, passo dopo passo verso il successo
Il pilota italiano oggi è una sicurezza per Yamaha in SBK. Una solidità che si è costruito nel tempo; fino ad arrivare ai vertici nel mondiale delle derivate di serie.

Andrea Locatelli ha vinto la sua prima gara in SBK con la Yamaha, coronando un sogno che stava inseguendo da moltissimo tempo. Loka si è costruito i suoi successi con il duro lavoro e tanto sacrificio. Non è mai stato uno dei favoriti nei vari campionati che ha corso, ma oggi lavorando sodo ha dimostrato di poter diventare il punto di riferimento del progetto SBK di Yamaha.
Gli inizi tra il CIV e il mondiale Moto3
La carriera del pilota di Alzano Lombardo è iniziata nelle minimoto e dopo essersi affermato tra i migliori della sua generazione ottenne una possibilità nel CIV nella categoria Moto3. Nel 2013 con la Mahindra divenne campione italiano di categoria e questo gli aprì le porte del motomondiale, in cui esordì nello stesso anno.
L’anno successivo fu ingaggiato come pilota ufficiale del Team Italia e completò la sua prima stagione nel Mondiale. Purtroppo la scarsa competitività della moto non aiutò Loka a esprimere il suo potenziale, ma Gresini gli diede l’opportunità di guidare una Honda nel 2015, accanto a Bastianini.
Il suo apice in Moto3 lo raggiunse nel 2016 con la KTM del Team Leopard. In quella stagione ottenne il suo primo podio con un brillante secondo posto in Germania, replicato come miglior risultato anche in Australia.

Andrea Locatelli festeggia il suo primo podio in Moto3 nel 2016 in Germania (© motogp.com)
Le difficoltà in Moto2
Questi ultimi due exploit fecero ottenere a Locatelli una nuova opportunità in Moto2 con il Team Italtrans. Nella categoria di mezzo il #55 ha faticato ad adattarsi alla categoria, non trovando mai un modo per essere veramente competitivo.
In tre stagioni il miglior risultato fu un sesto posto ottenuto in Olanda nel 2019. Da lì il pensiero che cambiare aria per ritrovarsi potesse essere una buona idea.
Rinascita Mondiale
Nel 2020 Locatelli iniziò una nuova parentesi della sua carriera con la Yamaha del team Evan Bros in Supersport. Il lombardo non dovette aspettare troppo tempo per trovare velocità e competitività. In quella stagione vinse il titolo della categoria con 12 vittorie su 15 gare.

Andrea Locatelli festeggia il suo titolo in Supersport nel 2020 (© worldsbk.com)
Loka si laureò campione del mondo e si dimostrò così pronto per il salto tra i grandi, nel mondiale delle derivate di serie. Il team ufficiale Yamaha nel mondiale delle derivate di serie lo scelse come compagno di squadra di Toprak Razgatlioglu.
Un successo costruito nel tempo
Al suo primo anno divenne il miglior esordiente della stagione e insieme al turco vinse il titolo per il miglior team. Negli anni a seguire subì l’adattamento alla categoria e una moto incostante e poco competitiva per la vittoria.
Anche se Andrea è sempre sembrato soffrire il talento naturale del suo compagno di squadra, non si è mai arreso e ha ripagato la fiducia di Yamaha con solidità e costanza. Oltre che una maturità acquisita di gara in gara e di anno in anno.
Quando Toprak decise di sposare il progetto BMW, Yamaha scelse di ingaggiare Jonathan Rea come nuova punta di diamante. Tutti i riflettori erano puntati sul britannico e Loka rischiava di sparire ancora dietro l’ombra ingombrante del suo compagno di squadra.
Naturalmente Yamaha è sempre stata sicura delle capacità del pilota italiano e nel nuovo ciclo sarebbe stato fondamentale per aiutare Jonny ad adattarsi alla R1 e insieme costruire un nuovo capitolo di successi. Alla fine tra gli infortuni del sei volte campione del mondo e le difficoltà della moto, il 2024 non è stata la stagione più fortunata per il team e per Loka.
Quest’anno però la voglia di rivalsa era molta e dopo un primo round difficile in Australia, da Portimao Andrea ha cambiato marcia. Nelle ultime sei gare due podi e un successo che lo piazzano di diritto terzo nella classifica del mondiale delle derivate di serie dietro i due protagonisti del 2025; Toprak e Bulega.
Loka è una sicurezza fondamentale in un inizio stagione nuovamente in salita per la casa di Iwata, a causa dell’infortunio di Rea. L’italiano tra Portimao e Assen si è dimostrato solido e coriaceo, una garanzia al vertice della classifica della SBK.
Il successo in terra olandese rappresenta forse una svolta per Locatelli che potrebbe diventare uno dei protagonisti consolidati di questa stagione. Sicuramente sarà una prima volta che rimarrà per sempre nel cuore del pilota, perché raggiunta con tanti sacrifici e costruita nel tempo, passo dopo passo.