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Fuori il Calendario 2026 della WorldSBK: Round e piste confermati

La FIM ha svelato il calendario 2026 del World Superbike: dodici round confermati, con apertura a Phillip Island e doppia tappa italiana a Misano e Cremona. Ma un calendario così può essere abbastanza per un campionato mondiale?

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La WSBK in azione al Balaton Park nel 2025 (© WorldSBK)
La WSBK in azione al Balaton Park nel 2025 (© WorldSBK)

La federazione internazionale ha ufficialmente presentato il calendario provvisorio del WSBK 2026, che prevede 12 gran premi confermati. Nessuna nuova pista rispetto al 2025: i circuiti restano invariati, ma alcune date sono state ricalibrate per ottimizzare il flusso stagionale. 

Apertura stagionale in Australia

La stagione riparte dal  tradizionale Round di Phillip Island, nel weekend del 20‑22 febbraio 2026. Preceduto da un test ufficiale previsto nei giorni 16‑17 febbraio. Come ormai accade da qualche stagione l’Australia sarà l’unico appuntamento extra-europeo. L’ultima volta in cui ci furono due gare fuori dal vecchio continente fu il 2022 con in calendario anche il Round indonesiano a Mandalika.

Circa un mese dopo inizierà il blocco europeo con la prima delle due tappe portoghesi a Portimão, il week-end del 27‑29 marzo, e a seguire Assen il 17‑19 aprile si correrà ad Assen. Nella tappa portoghese vedremo anche l’esordio assoluto della nuova categoria entrante: la Sportbike. Le prime gare europee si svolgeranno quindi su due tracciati storici e spettacolari. Quest’anno Portimao e Assen hanno regalato dolci prime volte e duelli incredibili. Due appuntamenti che serviranno per svegliare i tifosi dal tepore invernale. 

Il duello tra Bulega e Toprak che ha infiammato il Round di Portimao 2025

Il duello tra Bulega e Toprak che ha infiammato il Round di Portimao 2025 (© WSBK)

Fasi centrali: Balaton Park, Most, Aragon

L’unico cambio di calendario significativo è lo spostamento della tappa di Balaton Park,. Dopo il debutto di quest’anno l’Ungheria anticipa la propria presenza al 1‑3 maggio 2026, invece dell’ultimo weekend di luglio. Subito dopo, tra il 15 e il 17 maggio, il mondiale sarà al circuito di Autodrom Most, altro Round classico del calendario WSBK. Anche Aragon si sposterà e  ospiterà la sesta tappa come appuntamento di metà stagione, dal 29 al 31 maggio.

Settima tappa, che segue invece la tradizione e si svolge a Misano Adriatico, al circuito “Marco Simoncelli”, dal 12 al 14 giugno. Dopodiché ci sarà una pausa di un mese prima di rivedere i protagonisti della SBK in azione nel Regno Unito. Il round di Donington Park dal 10 al 12 luglio, chiuderà la prima metà di stagione.

L'Autodrom Most, presente anche nel calendario 2026 della WSBK (© WSBK)

L’Autodrom Most, presente anche nel calendario 2026 della WSBK (© WSBK)

Ripresa in Europa: Magny‑Cours, Cremona, Estoril e gran finale a Jerez

La ripresa post‑vacanze è fissata al circuito di Nevers Magny-Cours in Francia, dal 4 al 6 settembre. Un circuito sul quale si esaltano le qualità dei piloti. Due settimane dopo, dal 25 al 27 settembre, si tornerà in Italia per la terza visita a Cremona. Altro cambiamento nel calendario, con la tappa lombarda che torna a settembre come nella stagione di debutto. Lasciando quindi lo slot di inizio maggio. 

Il calendario si chiude con la consueta doppietta back to back tra il Circuito Estoril dal 9 all’11 ottobre e Jerez dal 16 al 18 ottobre. Il Round andaluso chiuderà al stagione e negli ultimi anni il titolo si è assegnato sempre lì. L’unico dubbio per il circuito Angel Nieto è la conferma contrattuale, che deve ancora essere firmata. 

Il calendario SBK 2026 (© WorldSBK)

Il calendario SBK 2026 (© WorldSBK)

Una SBK da revitalizzare

Come si evince ormai da tempo il calendario SBK è ridotto all’osso, con le gare minime da correre e giusto la presenza di una tappa extra europea per considerarlo un mondiale e non un campionato europeo. Da una parte il fasto dei primi anni 2000 è difficile da ritrovare, dall’altra anche le roccaforti di pubblico come Misano e la Spagna, rischiano di svuotarsi sempre di più.

Con la migrazione dei migliori personaggi verso la MotoGP, vedi Toprak e probabilmente Bulega nelle prossime stagioni, la visibilità del campionato rischia di crollare del tutto. L’unica salvezza per ridare lustro alla SBK è Liberty Media, che decida di investirci e quindi renderla appetibile per promoter e circuiti, oppure decida di venderla a qualcuno che voglia davvero investirci.

La WSBK rientra nel pacchetto che Dorna ha venduto all’azienda americana, proprietaria della F1, ma forse proprio per dargli una sua solidità bisognerebbe renderla indipendente dalla classe regina del Motomondiale. Lasciare le cose così come stanno sarebbe inutile e significherebbe lasciar piano piano morire un campionato, che ai tempi d’oro raccoglieva migliaia di tifosi in tutto il mondo.

Con il tempo si capirà quale sarà il destino della SBK e come evolverà anche la situazione delle categorie minori, a partire dalla nuova entrata. Ma continuare così è inutile per i Team che spendono moltissimi soldi per l’intera stagione, è inutile per i piloti che lo vedono solo come una campionato di passaggio e non risulta essere una realtà attraente per gli sponsor.

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