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Petrucci in BMW potrà puntare al titolo?

Dopo stagioni da protagonista con Ducati, Danilo Petrucci si prepara a una nuova sfida in sella alla BMW M 1000RR. Il pilota ternano punta a trasformare l’occasione in una chance concreta per inseguire il titolo mondiale in WSBK.

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Danilo Petrucci con Toprak Razgatlioglu
Danilo Petrucci con Toprak Razgatlioglu (© Barni Racing Team)

L’arrivo di Danilo Petrucci in BMW potrebbe rappresentare una svolta nella sua carriera; l’occasione per giocarsi un titolo mondiale. Un investimento importante da ambo le parti. Danilo per BMW è il successore di colui che ha regalato il primo titolo WSBK alla casa tedesca: riuscirà il ternano a reggere tale pressione e performare sulla scia dei risultati che BMW sta ottenendo oggi?

Dall’esordio in SBK alla tripletta di Cremona

Dal suo arrivo in SBK, Petrucci si è piano piano inserito nella lotta di vertice. Da quando ha riabbracciato il team Barni, il pilota italiano ha prima affrontato un periodo di adattamento e poi si è imposto. Prima con alcuni podii, il primo a Donington Park nel 2023, e poi con la splendida tripletta di Cremona 2024.

Danilo si è trovato subito a suo agio sulla Panigale V4, ma ha impiegato tempo prima di diventare competitivo e costante nell’ottenere risultati di rilievo. Quest’anno ha iniziato subito alla grande in Australia con un podio e, nell’arco della stagione, si è più volte distinto nelle posizioni di vertice, anche se manca ancora qualcosa per lottare costantemente con Razgatlioglu e Bulega.

Certo, Danilo guida per un team privato e non ufficiale. Infatti, molto spesso è il primo pilota tra i team privati e l’anno scorso è arrivato anche il titolo come miglior pilota indipendente.

La chiamata di BMW

Dal Round di Most, però, Petrux ha messo una marcia in più, finendo sul podio per quattro volte consecutive tra Repubblica Ceca e Misano. Molto spesso riesce a essere anche la miglior seconda Ducati al traguardo dietro Bulega, mettendosi dietro piloti come Bautista e Sam Lowes.

Danilo Petrucci, attuale pilota di Barni Racing in SBK

Danilo Petrucci, attuale pilota di Barni Racing in SBK (© Barni Racing Team)

Questo ha convinto BMW che fosse lui il pilota ideale per sostituire il partente Toprak, affidandogli così le speranze del team nel continuare a essere tra i protagonisti delle derivate di serie. Oltre al fatto che Petrucci ha un palmarès di tutto rispetto, avendo vinto praticamente in ogni categoria in cui ha corso: dalla MotoGP alla SBK,

passando anche per la vittoria alla Dakar.

La prima esperienza da ufficiale

Per Danilo non è però la prima volta in cui veste i colori ufficiali. Nel 2019 è stato pilota Ducati Lenovo in MotoGP accanto a Dovizioso. La casa di Borgo Panigale decise di investire su di lui, dopo gli ottimi risultati ottenuti con il team Pramac. Quindi un passaggio già vissuto da Petrucci, che da un team clienti (Barni) va a un team ufficiale (BMW).

Con la Ducati ufficiale in MotoGP, Danilo ha dimostrato di poter essere un vincitore e, dopo la prima vittoria al Mugello nel 2019, arrivò anche quella a Le Mans nel 2020.

Danilo Petrucci Ducati Lenovo Team, Mugello 2019

Danilo Petrucci Ducati Lenovo Team, Mugello 2019 (© Ducati)

Le incognite della nuova avventura

Con il passaggio in BMW, per il #9 si riaprono quelle possibilità che ebbe con la Ducati rossa nella classe regina. Anche se stavolta l’esperienza è maggiore, restano aperte le possibilità di tornare su quel gradino più alto del podio e le speranze di lottare per quella corona che sarebbe un premio meritato per la sua carriera.

Ci sono però degli aspetti da tenere in considerazione. A Petrucci servirà un periodo di adattamento alla nuova moto. La BMW M 1000RR è una moto diversa dalla Panigale V4 e il ternano dovrà digerire i nuovi comportamenti della sua moto.

Il tempo potrebbe essere quindi un nemico, con una stagione abbastanza corta. Altro spunto da tenere in considerazione sarà la nuova Ducati V4 Panigale, che sarà in pista l’anno prossimo: un’evoluzione dell’attuale, che quindi nelle mani di Bulega potrebbe essere ancora più performante.

L’altro ostacolo sarà proprio il pilota #11 di Aruba. Nicolò Bulega avrà ancora più esperienza ed ha dimostrato di poter essere un osso duro da battere.

Pretendente al titolo?

Quindi, alla domanda se Petrucci potrà in primis essere un pretendente al titolo, la risposta può variare. Dovrà prima capire il suo feeling con la BMW e poi valutare quanto potrà essere competitivo. Se si dimostrasse veloce e allo stesso tempo costante, capace di mettere il bastone tra le ruote più volte a Bulega, allora sarà da titolo; altrimenti sarà difficile.

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